2019-08-07
«Salvare i naufraghi ora è reato». Tutte le balle sul decreto Salvini bis
Vescovi, sinistra e Ong attaccano il nuovo dl Sicurezza voluto dal leader della Lega. Eppure non cancella le leggi del mare, ma multa i trafficanti di uomini come accade in Spagna. Senza violare la Costituzione.Per chiudere i porti basterà un tweet. E a decidere sarà solo il ministro dell'Interno. Chi salva profughi in mare viene multato o finisce in carcere. L'Italia è l'unica nazione che multa le navi da salvataggio. Il provvedimento è stato creato solo per colpire le Ong. Il testo viola le regole internazionali ed è incostituzionale. Il diritto di asilo viene azzerato. La situazione sicurezza peggiorerà. Chi dissente durante le manifestazioni pubbliche va in galera. Di balle sul decreto Sicurezza bis ne sono state sparate a iosa. Sia prima, sia dopo la sua approvazione. La Conferenza episcopale italiana non ha brillato per lucidità di analisi. Per esempio, il suo presidente, il cardinale Gualtiero Bassetti, ha scandito: «Mi preoccupa l'abrogazione dei permessi di soggiorno per motivi umanitari». E anche per l'Arci «il diritto di asilo rischia di essere azzerato». Non solo: l'associazione ritiene che «privatizzando di fatto il sistema dell'accoglienza resteranno solo coloro che lucrano sull'accoglienza». In realtà nel testo del decreto Sicurezza bis approvato non c'è alcun riferimento all'abrogazione dei permessi per i richiedenti asilo. La nuova legge istituisce un fondo per le politiche di rimpatrio «volto a sostenere iniziative per la riammissione degli stranieri irregolari presenti nel territorio nazionale». L'ex presidente del Senato, Pietro Grasso, invece, ha parlato di «tweet di Salvini trasformato in legge». E sui social in tanti hanno commentato sostenendo che Matteo Salvini potrà chiudere i porti con un tweet. Il provvedimento in realtà stabilisce che il ministro dell'Interno «può limitare o vietare l'ingresso, il transito o la sosta di navi nel mare territoriale» per ragioni di ordine e sicurezza, ossia quando si presuppone «che si sia compiuto il reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina». Il provvedimento però dovrà essere controfirmato dai titolari dei dicasteri di Infrastrutture e Difesa. Poi c'è il coro di chi ritiene il decreto incostituzionale. Il leader di Articolo uno, Roberto Speranza, ad esempio, sostiene che «è incostituzionale. E che calpesta i principi fondamentali del diritto internazionale del mare». E anche Laura Boldrini è sulla stessa posizione: «Un provvedimento chiaramente anticostituzionale e in contrasto con il diritto internazionale». Perfino don Luigi Ciotti, fondatore e animatore dell'associazione Libera, ne è convinto: «La politica ha tradito la Costituzione, i sogni e gli ideali di chi l'ha pensata e scritta e delle convenzioni internazionali». Nulla muta, però, tramite il decreto in ordine al dovere per ciascun comandante di nave di prestare soccorso a chiunque sia in condizioni di pericolo. L'articolo 2 del decreto Sicurezza bis, invece, prevede una sanzione da un minimo di 150.000 euro a un massimo di 1 milione di euro per il comandante della nave, «in caso di violazione del divieto di ingresso, transito o sosta in acque territoriali italiane». Inoltre, come sanzione aggiuntiva, è stabilito anche il sequestro della nave. Norme che peraltro sono previste anche nella democraticissima Spagna. Per il comandante della nave è previsto l'arresto in flagranza nel caso in cui incorre nel «delitto di resistenza o violenza contro nave da guerra». Per Nicola Fratoianni di Sinistra italiana, invece, si tratta di «un decreto schifoso, che trasforma la solidarietà nel peggiore dei reati». Il decreto Sicurezza bis, però, introduce innovazioni solo per il contrasto dell'immigrazione clandestina: 2 milioni di euro per il 2019, che potranno aumentare fino a un massimo di 50, come previsto dall'articolo 12 per il rimpatrio degli irregolari. E proprio su questo punto ieri il ministro Salvini, rivendicando il «successo per il governo e per il Paese, ha scritto al premier, Giuseppe Conte: «Caro Giuseppe [...] tra gli aspetti più qualificanti del nuovo provvedimento vi è la creazione del fondo per le politiche di rimpatrio. Si tratta di uno strumento che potrà rivelarsi cruciale per l'affermazione del principio di premiare quei Paesi terzi che collaborano nella riammissione di soggetti irregolari presenti sul territorio nazionale». E ha concluso chiedendo a Conte di sensibilizzare e orientare in questa direzione la nuova Commissione europea, «la cui azione dovrà aprire la strada, da subito, a un nuovo approccio verso le questioni migratorie».Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, invece, ha attaccato il decreto sulle riforme per le forze di polizia: «Avevamo chiesto il contratto per i lavoratori delle forze dell'ordine, presidi nei quartieri a rischio. Ma niente. Il crimine ringrazia, le persone sono sempre sole e le paure aumentano. Salvini ci campa». Nel decreto Sicurezza bis, però, sono previste proprio più risorse per forze di polizia, forze armate e vigili del fuoco. Addirittura sono stati aumentati da 4 a 7 euro i buoni pasto della polizia e stanziate risorse per il miglioramento e il ricambio delle divise.Gaetano Azzariti, costituzionalista della Sapienza, intervistato da Repubblica, invece, ha criticato le introduzioni sulla sicurezza durante le manifestazioni pubbliche: «Scrivono norme per governare senza il controllo del popolo a cominciare dagli ostacoli posti alle manifestazioni. Interpreto così le pene più gravi per la minaccia e la resistenza al pubblico ufficiale che potrebbero punire pure forme verbali di dissenso e non azioni violente». Ma il decreto prevede solo pene più severe in caso di violazione del divieto di uso di caschi che rendano difficile il riconoscimento della persona. E la reclusione per chi, nel corso delle manifestazioni, utilizzi fumogeni e oggetti atti a offendere, minacci un pubblico ufficiale o si renda colpevole di devastazione e saccheggio.