Le lancette fanno girare 46 miliardi. Rolex resta il marchio più ambito

- Il 50% del fatturato dipende dal polo orologiero svizzero che esporta più del 90% della produzione, mentre in Italia gli orologi valgono circa 1.4 miliardi di euro.
- A oltre sessant'anni dal suo esordio, il «Cornes de vaches» di Vacheron Constantin torna in una riedizione già amatissima dai collezionisti.
- Grand Seiko presenta il suo primo orologio a carica manuale. dove i quadranti sono piccole opere d'arte impreziosite dalla più alta artigianalità giapponese.
- L'indimenticabile Day-Date di Rolex è ora anche in versione da 40 e da 36 millimetri.
- Il Tudor Black Bay torna nella versione «Fifty-eight», un riferimento all'anno in cui TUDOR lanciò il suo primo orologio subacqueo impermeabile fino a 200 metri.
- Giampiero Bodino presenta i suoi «orologi segreti». Tre modelli unici arricchiti da diamanti e pietre preziose.
Lo speciale contiene sei articoli, infografiche e gallery fotografiche.
Il mercato degli orologi da polso vale circa 46 miliardi di dollari a livello globale. Il 50% di questo fatturato dipende dal polo orologiero svizzero che esporta più del 90% della produzione mentre in Italia gli orologi valgono circa 1.4 miliardi di euro. Una cifra che equivale a 6.5 milioni di pezzi venduti durante il 2018. Lo scorso anno ha segnato una leggera flessione del mercato con un calo stimato del 2,7%, ma le previsioni dei prossimi sei mesi - che includono il periodo delle feste - ci offrono segnali ottimisti. La Fédération de l'industrie horlogère suisse (Fh) ha segnato una crescita dell'11,4% nel mese di maggio, con esportazioni per 1.81 miliardi di euro.
Buone notizie anche dal colosso Lvmhche ha chiuso il periodo gennaio-marzo di quest'anno superando per la prima volta il miliardo di euro nella sezione «Watches & Jewelry» con un +9% rispetto al 2018. Kering cresce invece del +21,9% con 3.8 miliardi di euro di fatturato nel primo trimestre, grazie ai brand Boucheron, Pomellato, Dodo, Qeelin, Ulisse Nardin e Girard-Perregaux. Il gruppo Richemont che nel suo portfolio vanta Cartier, Van Cleef&Arpels, A. Lange & Söhne, Iwc, Jaeger-Le Coultre e Roger Dubuis ha poi chiuso l'esercizio fiscale con un aumento dei ricavi pari al 27% (13.9 miliardi di euro) e un utile che segna un +128% (2.8 miliardi di euro). Infine, Swatch ha registrato un aumento dei ricavi pari al 6.1% per il 2018.
Secondo la piattaforma Launchemetrics, i brand di orologi ad aver generato il maggiore Miv (Media Impact Value, ndr) sono Rolex, Chanel e Tag Heuer. In pratica si analizza e confrontare l'impatto media su print, online e social. Rolex ha così generato - in un solo mese - 23.5 milioni di euro in MIV, mentre Chanel si ferma a 8.31 milioni. Tag Heuer arriva a 6.5 milioni seguito da Omega (5.73 milioni), Longines e Paket Philippe (4.25 milioni), Hublot (a milioni), Piaget (3.87 milioni).
Canale preferito per l'acquisto di un orologio di lusso è ancora la gioielleria, ma il web sta vedendo una grossa crescita. Lo shop online ha registrato una crescita del 24% durante lo scorso anno, un andamento che secondo Assorologi è destinato a crescere. In Italia, gli e-commerce valgono già un terzo del mercato e il prossimo dicembre sarà un mese decisivo per capire come si evolverà il business degli orologi. La maggior parte degli accessori da polso viene infatti acquistata nel mese di dicembre (22% a volare e quantità). Il prezzo medio degli orologi venduti dal canale gioielleria a italiani e stranieri è in aumento (da 236 a 245 euro) mentre è in calo se si considerano solo i consumatori italiani su tutti i canali (da 220 a 212 euro).
«Anche se l'Italia rimane uno dei principali mercati mondiali per l'orologeria, non ci nascondiamo insidie e difficoltà, che le nostre aziende stanno affrontando con determinazione e capacità di investimento» ha commentato il presidente di Assorologi Mario Peserico, definendo quello degli orologi un mercato «complesso ad andamento variabile».
Mariella Baroli
INFOGRAFICA
Dopo 60 anni torna il «Cornes de vaches» di Vacheron
Un cronografo leggendario, un orologio iconico. A oltre sessant'anni dal suo esordio, il «Cornes de vaches» di Vacheron Constantin torna in una nuova riedizione. Le linee rimangono immutate, la silhouette è quella inconfondibile che già nel 1955 gli valse un successo immediato. Ricercatissimo dai collezionisti, il modello più emblematico di Vacheron si riafferma nell'esclusiva collezione «Historique», una celebrazione del passato adeguata agli standard dell'orologeria contemporanea. Il «Cornes de vaches», così chiamato per l'inconfondibile forma delle anse che ricorda le corna ricurve del toro, dopo le preziose riedizioni del 2015 e del 2016, in platino e oro rosa, si ripropone al pubblico in una versione in acciaio.
Un'ode al vintage che si differenzia dai precedenti modelli nel materiale della cassa, nelle dimensioni che si espandono dai canonici 35 millimetri ai più moderni 38,5 e nel cinturino in pelle di vitello patinata che per la prima volta vede la collaborazione tra la Maison svizzera e la casa di pelletteria milanese Serapian che ha dato al secondo passante del cinturino la forma «attacco», firma esclusiva che si trova sui manici delle sue borse. Il nuovo «Cornes de vaches», che nel 1955 venne presentato al mondo come il primo cronografo impermeabile sviluppato da Vacheron, accoglie al proprio interno il movimento calibro 1142 a carica manuale, capace di offrire una riserva di carica di 48 ore. Il meccanismo di misura dei tempi brevi è comandato da una ruota a colonne, secondo la grande tradizione orologiera, decorata con una testa di vite la cui forma s'ispira alla croce di Malta, simbolo della casa svizzera. Questo movimento, interamente smussato e decorato a mano, può essere ammirato attraverso il fondello trasparente in vetro zaffiro, un nuovo dettaglio che arricchisce questa riedizione, incorniciato da una lunetta a dieci lati.
Il modello offre le funzioni orarie con piccoli secondi e cronografo a lancetta centrale e contatore dei minuti. La classica scala tachimetrica su base di 1000 metri (che permette di determinare una velocità media su una distanza nota) circonda la minuteria del cronografo le cui lancette in acciaio offrono una lettura nitida e chiara. La minuteria, bianca punteggiata da numeri rossi, fa risaltare il quadrante opalino grigio il cui effetto vellutato è enfatizzato da indici e numeri romani applicati in oro e da due contatori azzurrati. Il «Cornes de vaches Historique» è un classico diventato informale grazie alla scelta di Vacheron di sviluppare una cassa tutta in acciaio, un materiale che lo rilancia come cronografo sportivo, ma che lascia inalterata l'eleganza che dal 1955 contraddistingue uno dei modelli più significativi dell'orologeria mondiale.
Paola Bulbarelli
Il colosso giapponese Grand Seiko debutta con il primo orologio a carica manuale
Movimenti raffinati e un design riconoscibile, Grand Seiko è una certezza nel mondo dell'orologeria. Negli ultimi anni la casa giapponese, l'unica capace di competere con lo strapotere svizzero, si è fatta largo nel cuore degli appassionati grazie allo sviluppo di nuovi modelli iconici. I precisissimi Gmt e i Date automatici della collezione «Elegance», che al proprio interno racchiudono un cuore che pulsa a 36mila alternanze/ora, hanno avuto grande successo in tutte le varianti, spingendo Grand Seiko allo sviluppo di un movimento a carica manuale, una novità per il colosso giapponese. Il nuovo orologio monta il calibro 9S63, un importante movimento che conduce verso una nuova direzione del design. Il nuovo calibro garantisce una riserva di carica di 72 ore e mostra una lancetta dei piccoli secondi in corrispondenza delle ore nove e un indicatore di riserva di carica a ore tre. Oltre alla raffinatezza del movimento, è l'estetica pura, fine e discreta del design a trasparire dai dettagli. Le casse sono lucidate con una speciale tecnica Zaratsu che accentua la bellezza delle superfici curve e i quadranti sono piccole opere d'arte impreziosite dalla più alta artigianalità giapponese, la lacca Urushi.
Il color ambra del quadrante Urushi, quasi trasparente, montato sull'edizioni limitate in oro rosa, è ispirato agli alberi cresciuti vicino alla città di Joboji, ai piedi del Monte Iwate. Attraverso la lacca color ambra «Suki-urushi», si può apprezzare il fine motivo «Mount Iwate», presente sul modello in acciaio, che rivela l'orgoglio dei maestri orologiai per la bellezza della natura che li circonda. Il quadrante nero adotta lo stesso tipo di lacca, mescolata con il ferro, per creare un'intensa e distintiva tonalità di nero. In entrambi i modelli, gli indici e le lettere «GS» sono decorati con la tradizionale tecnica Maki-e che il maestro Urushi Isshu Tamura realizza nel suo studio di Kanazawa. L'applicazione della lacca strato dopo strato conferisce a questi indici un profilo tridimensionale e una presenza forte e al contempo delicata sul quadrante. Tamura vi applica poi la polvere d'oro giallo 24k o di platino e li lucida usando uno strumento realizzato in prima persona, così da conferire a Maki-e il suo effetto brillante e leggero.
Al momento questa nuova serie comprende tre limited edition: due modelli con quadrante Urushi in oro rosa 18k (edizioni limitate a 150 pezzi) e il modello d'acciaio con il quadrante con motivo Mt. Iwate (di 1.500 pezzi). La quarta edizione con cassa d'oro giallo 18k è stata introdotta nella collezione permanente Grand Seiko a luglio.
Paola Bulbarelli
L'indimendicabile Day-Date di Rolex
È la quintessenza dell'orologio di prestigio, pietra miliare dell'eleganza orologiera. Dal giorno della sua presentazione alla Fiera di Basilea del 1956, il Rolex Day-Date si è immediatamente collocato al vertice della gamma Rolex per consolidarsi tra i modelli più amati dal pubblico di tutto il mondo. Un pezzo fondamentale per gli appassionati che, oltre all'unicità del design, ne riconoscono anche l'indispensabile contributo all'evoluzione della tecnica di costruzione degli orologi da polso. Il Rolex Day-Date è stato il primo, infatti, a indicare, a complemento della data, il giorno della settimana per esteso in lettere all'interno di una finestrella sul quadrante, un'autentica prodezza per l'epoca.
Da 60 anni a questa parte, il Day-Date è una presenza fissa sui cataloghi della casa coronata. Una variante per tutte le stagioni, sempre e solo in metalli preziosissimi: oro, oro bianco, Everose o platino. L'orologio preferito da politici e dirigenti, il Day-Date è immediatamente riconoscibile anche grazie all'emblematico bracciale President, a tre maglie semicircolari e dotato di un fermaglio invisibile, detto Crownclasp, che si apre mediante la corona Rolex articolata. Si può dire che il destino fosse proprio nel nome data la statura degli uomini che l'hanno indossato. Questo particolare modello Rolex è stato visto al polso di alcune delle personalità più influenti della storia: è iconica, infatti, la foto di Fidel Castro che allo stesso braccio porta sia un Day-Date in oro giallo con bracciale President, sia uno dei primi modelli di Gmt Master, due degli orologi più famosi della Maison svizzera.
Ma la fortuna di questo Rolex non risiede nel passato. La casa coronata non delude i suoi tanti fan e regolarmente presenta delle nuove soluzioni che detteranno lo stile del futuro. Le ultime proposte di Day-Date riguardano le versioni da 40 e da 36 millimetri. La più grande, referenza 228238, sfoggia un quadrante bianco con numeri romani in oro giallo, come la cassa, che fungono da indici. Sul Day-Date da 36 millimetri, referenza 128238, invece, fa il suo esordio il quadrante verde con dégradé concentrico, una novità ulteriormente impreziosita da diamanti in castoni in oro 18 ct. che fungono da indici, con quelli a ore 6 e ore 9 in taglio baguette, come vuole la configurazione della gamma Day-Date.
Il Day-Date 36 e il Day-Date 40 sono dotati del calibro 3255, un movimento di nuova generazione, interamente sviluppato e prodotto da Rolex che garantisce prestazioni superlative. Il calibro 3255 comprende lo scappamento Chronergy brevettato da Rolex, che garantisce contemporaneamente un alto rendimento energetico e un'estrema sicurezza di funzionamento. Realizzato in una lega di nichel-fosforo, questo scappamento è anche insensibile ai campi magnetici.
Paola Bulbarelli
Tudor presenta «fifty-eight», un omaggio al primo modello impermeabile della maison
Tudor si conferma una delle Maison più attive nel panorama dell'orologeria mondiale. Nuovi movimenti di manifattura uniti a riedizioni di modelli che hanno segnato la storia della casa fanno da padrone sul catalogo del brand. Tra gli ultimi nati, il Tudor Black Bay torna nella versione «Fifty-eight», un riferimento all'anno in cui Tudor lanciò il suo primo orologio subacqueo impermeabile fino a 200 metri: la referenza 7924, anche nota come «Big Crown». Tra gli altri richiami estetici allo storico orologio, questo nuovo modello ha una cassa di 39 millimetri di diametro che rievoca le proporzioni tipiche degli anni Cinquanta. È quindi particolarmente adatto a chi ha un polso sottile, a chi preferisce un orologio più compatto e, soprattutto, a chi ama lo stile neo-vintage. Inoltre, questo modello è disponibile in una nuova combinazione di colori che rappresenta una leggera variazione dell'estetica della famiglia Black Bay. Le finiture in oro aggiunte agli indici, alle lancette e alla scala minuti della lunetta nera e acciaio rimandano a un'epoca in cui la produzione di orologi subacquei Tudor era appena agli inizi. Il tubo della corona di carica è in acciaio satinato, una caratteristica nuova per la linea Black Bay ma che si abbina perfettamente alla cassa e alla corona di carica con la rosa Tudor in rilievo.
Insieme al «Fifty-eight», Tudor presenta anche un nuovo cronografo Black Bay dotato di un movimento di Manifattura «in-house» con carica automatica e di una cassa «S&G steel and gold», acciaio e oro. Il cronografo Black Bay rivisita le famose lancette a fiocco di neve, dette «Snowflake», segno distintivo del marchio dal 1969, con una versione in oro che assicura una leggibilità ottimale sullo sfondo del quadrante nero opaco bombato, con i contatori concavi e color champagne, per un contrasto ancor più marcato e, come da tradizione dei cronografi Tudor, il datario è posizionato a ore 6. Le caratteristiche essenziali del Black Bay sono preservate nella cassa in acciaio di 41 millimetri di diametro, dotata di pulsanti in oro giallo ispirati alla prima generazione di cronografi Tudor. La lunetta fissa in oro giallo con disco in alluminio anodizzato nero e scala tachimetrica completa questo nuovo cronografo dallo stile elegante e sportivo. Tra le peculiarità di questa nuova edizione, il movimento di Manifattura spadroneggia anche se non visibile. Elaborato a partire dal calibro cronografo Breitling 01, con un organo regolatore di alta precisione sviluppato da Tudor e finiture specifiche, questo movimento è il frutto di una duratura collaborazione tra i due brand, che hanno scelto di unire le rispettive competenze nella progettazione e produzione di alcuni movimenti meccanici destinati ad animare gli orologi dell'uno e dell'altro.
Paola Bulbarelli
Gli «orologi segreti» di Giampiero Bodino
Gli orologi segreti di Giampiero Bodino, finiti dentro bracciali di superba finezza, tutti pezzi unici, sono creazioni di alta gioielleria. Il famoso designer, piemontese, studi di architettura, ha, dapprima, iniziato il suo lavoro al fianco del maestro Giorgetto Giugiaro, e poi a Roma, da Bulgari, dove ha imparato a maneggiare pietre e a creare straordinari e preziosissimi monili. Dal 2002 è direttore artistico del gruppo Richemont, colosso del lusso per il quale si occupa in esclusiva del patrimonio stilistico di alcune delle più importanti realtà di alta gioielleria e orologeria del mondo. Nel 2013 fonda la maison che porta il suo nome, Giampiero Bodino, diventata un'istituzione nel settore. E grazie alla sua esperienza e alle sue doti artistiche non poteva non occuparsi anche di orologi che portano il suo nome.
Tre i temi iconici. «Primavera» è un pezzo romantico, un bocciolo che rivela una grande rosa preziosa: c'è un diamante giallo da 1,45 carati, zaffiri rosa, smeraldi e brillanti bianchi, gialli, cognac e grigi. «Rosa dei Venti» combina armoniosa geometria con la delicatezza di un fiore di Lys dove, protagonista, è uno smeraldo da 11,49 carati, rubini, smeraldi, zaffiri e diamanti. «Mosaico» la cui superficie è formata da un motivo di cerchi concentrici, apparentemente non ha un inizio o una fine. Questo secret watch ha solo diamanti e spinelli neri, ma la perfezione del meccanismo e dell'incastonatura ha tutti i colori della poesia della grande oreficeria e gioielleria.
Paola Bulbarelli

































