2023-08-15
Ristori, Bonaccini sbatte sui garage
Il governatore Pd ha escluso le pertinenze dai risarcimenti per l’alluvione in Emilia: niente soldi a chi ha avuto rimesse e cantine distrutti. Fdi: «La beffa dopo il danno».Hanno spalato acqua dalle cantine, dai garage. Erano i luoghi più drammatici e inquadrati dai servizi televisivi «emozionali» durante l’alluvione in Emilia Romagna. Le vittime del Santerno, del Sillaro, del Lamone, della Zena, del Rabbi, del Voltre hanno trascorso giorni e notti con le galosce e le pale, i calzoni zuppi di melma mentre le pompe aspiravano liquami. Poi, davanti ai loro occhi solo locali distrutti, irriconoscibili. Quelle persone dovranno attendere i rimborsi a lungo. Non perché «non ci mandano i soldi», come lamenta il governatore Stefano Bonaccini. Ma perché sul decreto firmato da lui c’è scritto: «Pertinenze escluse!». Il decreto regionale, nel censimento dei danneggiamenti per ottenere i primi sostegni (da 3.000 fino a 5.000 euro), prende in considerazione solo l’abitazione di residenza.L’acqua è andata in basso, ha invaso le cantine, ha sfondato i garage. E allora? «Quei rimborsi rientrano nella perizia asseverata sul danno totale». Gli emiliani e i romagnoli travolti dall’alluvione osservano il governatore protestare con il governo per non essere stato chiamato a gestire i 4,5 miliardi destinati (per ora) alla ricostruzione, fare melina contro il commissario Francesco Figliuolo, rifiutarsi di aggiustare una strada di campagna, costretto solo da un video di abitanti esasperati a Fontanelice. Lo vedono farsi concavo, giocare in difesa chiuso nella tenda di Achille: «Vadano avanti loro». Ma dal decreto che esclude cantine e garage hanno la conferma di una gestione non perfetta proprio da parte dell’istituzione che insiste sul territorio, la più vicina, quella che non manca di autopromuoversi come «una delle più efficienti d’Italia».La vicenda è affiorata nei giorni della protesta di Fontanelice e della richiesta a gran voce del nostro giornale alle autorità locali di trovare 100.000 euro per risolvere il problema viabilistico tutt’altro che gigantesco. Proprio sui social vittime dell’alluvione hanno cominciato a riassumere una storia deprimente: «Decine di garage allagati (oltre due metri d’acqua) in maggio. Bonaccini annuncia ristori, decine di famiglie e amministratori presentano domanda. Ma noi siamo esclusi perché il decreto regionale prevede rimborsi solo per danni alle abitazioni. Grazie Pd».Sollecitata dalle opposizioni ad affrontare il problema, la vicepresidente regionale Irene Priolo (che ha sostituito Elly Schlein alla transizione ecologica) ha spiegato che «se un cittadino ha avuto allagata la pertinenza non può avere subito i 5.000 euro ma può fare la perizia asseverata per ottenere lo status di danneggiamento». Esiste un’eccezione: nel caso in cui in cantina o garage ci siano tecnologie (caldaia, quadro elettrico) senza le quali una famiglia non può tornare a vivere. In quel caso la domanda viene accolta. La posizione della maggioranza piddina non convince la capogruppo in Regione di Fratelli d’Italia, Marta Evangelisti, che sta combattendo la battaglia per allargare la platea degli aventi diritto.«Noto un controsenso poiché il decreto 999/2023 prevede anche le pertinenze come oggetto di intervento», sottolinea la rappresentante dell’opposizione. «Molte di queste, come i magazzini, devono essere considerate parte fondamentale per le attività produttive legate al commercio e all’artigianato. La decisione di non considerarle al momento può avere riflessi importanti sulle economie famigliari, più ancora rilevanti dei danneggiamenti limitati alle abitazioni».Secondo Evangelisti il buco nero è pericoloso proprio per il ritorno alla piena produttività e il decreto regionale diventa un tappo al flusso naturale dei rimborsi. «Questo perché la ricognizione dei danni e la susseguente graduatoria per l’assegnazione dei rimborsi non può prescindere dalla effettiva ed efficace valutazione degli elementi relativi alle economie famigliari coinvolte». E invece prescinde. Bonaccini si lamenta, chiede di fare in fretta, si lamenta: «Non abbiamo visto ancora un euro». Ma tre mesi dopo il dramma continua a prescindere. Nel frattempo è Ferragosto.
Emmanuel Macron (Getty Images). Nel riquadro Virginie Joron
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L'evento organizzato dal quotidiano La Verità per fare il punto sulle prospettive della transizione energetica. Sul palco con il direttore Maurizio Belpietro e il vicedirettore Giuliano Zulin, il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, il presidente di Ascopiave Nicola Cecconato, il direttore Ingegneria e realizzazione di Progetto Terna Maria Rosaria Guarniere, l'Head of Esg Stakeholders & Just Transition Enel Maria Cristina Papetti, il Group Head of Soutainability Business Integration Generali Leonardo Meoli, il Project Engineering Director Barilla Nicola Perizzolo, il Group Quality & Soutainability Director BF Spa Marzia Ravanelli, il direttore generale di Renexia Riccardo Toto e il presidente di Generalfinance, Boconi University Professor of Corporate Finance Maurizio Dallocchio.
Kim Jong-un (Getty Images)