Renzi allo stremo: basta Italia viva, viva Silvia Salis

Renzi allo stremo: basta Italia viva, viva Silvia Salis
Matteo Renzi (Ansa)

Per restare vivo (politicamente, ovvio), Matteo Renzi è pronto a far morire Italia viva, il partito che ha creato sei anni fa. Lo ha annunciato lui stesso, come un Crono moderno che mangia i suoi figli, spiegando di voler alimentare la tenda riformista, in vista delle prossime elezioni. Che l’ex presidente del Consiglio ed ex segretario del Pd lavori per il 2027, quando si rinnoverà il Parlamento, è evidente. Le elezioni comunali o regionali gli interessano poco o nulla: al massimo, come è successo a Genova, si imbuca nella coalizione per ottenere un po’ di visibilità e, soprattutto, per poter dire che il suo contributo alla vittoria è stato determinante.

Processi incagliati all’età della biro. Per l’Anm è sempre colpa del governo
Il presidente di Anm Cesare Parodi (Ansa)
  • Secondo l’Associazione, la scarsa digitalizzazione dei procedimenti dipende dall’esecutivo. Dimentica le migliaia di addetti da poco assunti. La gestione di quella «macchina» è in mano alle toghe stesse.
  • Lite «Unità»-carabinieri su Almasri. Il quotidiano diretto da Sansonetti parla di «rivincita» dell’Arma che, dopo essere stata «esclusa dal caso, ha scoperchiato le bugie» di Palazzo Chigi. Dura smentita dei militari.

Lo speciale contiene due articoli.

L’e-commerce passa dal postino
L'amministratore delegato di Poste Matteo Del Fante (Ansa)
Nei primi sei mesi del 2025 Poste ha recapitato 159 milioni di pacchi, con un +11,3% rispetto allo stesso periodo del 2024, grazie a 38.000 tra corrieri e portalettere.
Guerra dei lingotti tra Usa e Svizzera. India e Brasile irritate, ma trattano
Ansa
I dazi di Washington colpiscono l’oro di Berna, alcune raffinerie sospendono le spedizioni oltre Atlantico. Nuova Delhi smentisce lo stop all’acquisto di armi e aerei americani. Anche Lula prova a limitare i danni.
Regionali, Schlein s’appiglia al salario minimo
Elly Schlein (Ansa)
Il segretario del Pd ha annunciato ieri «candidature inclusive per battere la destra». Però in Campania l’ex governatore De Luca si comporta da ras; in Puglia Decaro sabota la corsa di Emiliano e Vendola; e Giani in Toscana è osteggiato apertamente dal M5s.
Le Firme

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