2022-02-11
La proposta della Lega sulle tasse: più tagli e no alla riforma del Catasto
Il ministro dell'Economia, Daniele Franco (Ansa)
Il programma del Carroccio prevede anche l’estensione della Rottamazione. Il caro bollette, l’aumento del costo delle materie prime, l’inflazione a livelli che non si ricordavano da oltre 25 anni, l’aumento dei tassi di interesse in America, sperando che l’Europa non segua a «ruota» l’esempio come accade quasi sempre, sono tutte criticità di una fase economica delicatissima. Per questo non possiamo permetterci di aggiungere ulteriori criticità a quelle esistenti, ecco perché la riforma fiscale, lo sblocco della cessione dei crediti e lo sconto in fattura sui bonus edilizia, gli aiuti a famiglie, imprese e anche ai Comuni sul caro bollette sono passaggi nodali su cui il governo sta dando e deve assolutamente dare ancora ascolto alla Lega.Il primo passo della riforma fiscale, anche in questo caso fortemente voluto dalla Lega proprio nel merito della modalità pratica di riduzione delle tasse, è stata l’approvazione in manovra di bilancio della riduzione dell’Irpef e l’abolizione dell’Irap. Per l’Irpef la scelta è stata di ridurre «poco o tanto» a tutti, lavoratori dipendenti, pensionati e autonomi. L’abolizione dell’Irap per oltre 860.000 lavoratori autonomi, aziende individuali e imprese familiari, voluta inizialmente solo dalla Lega, rappresenta non solo una rilevante diminuzione delle tasse ma anche un forte processo di semplificazione fiscale perché 860.000 attività economiche si aggiungono agli oltre due milioni di attività soggette a mini flat tax 15% che, anch’esse grazie a una norma voluta dalla Lega durante il governo Conte uno, sono esenti da Irap. Migliaia di attività che non fanno più calcoli astrusi, non compilano più la parte della dichiarazione dei redditi relativa a questa imposta.Il secondo passo della riforma fiscale, proprio per le difficoltà economiche, deve assolutamente semplificare il sistema fiscale e ridurre ulteriormente la tassazione. Questo rappresenta anche il modo migliore per far emergere il sommerso, come successo proprio con la mini flat tax al 5% per i primi cinque anni di attività. È un sistema talmente semplice e a bassa tassazione che è «concorrenziale» con il sommerso. Tra l’altro un emendamento della Lega alla riforma fiscale prevede di destinare immediatamente i proventi della lotta all’evasione in manovra di bilancio alla riduzione delle tasse. Ma bisogna anche dare liquidità al sistema economico, prorogando le moratorie sui prestiti, riducendo i divieti alla compensazione dei crediti fiscali e la ritenuta d’acconto sui lavoratori autonomi, rateizzando il secondo acconto di novembre, abolendo l’acconto Iva (tutte norme che non costano nulla al bilancio dello Stato) e soprattutto rimettendo nei termini chi non è riuscito a causa della pandemia a pagare la Rottamazione ter, il saldo e stralcio. Anche in questo caso al Milleproroghe c’è un emendamento della Lega che considera i due anni di pandemia come un periodo di moratoria fiscale, come per i mutui, riscadenziando tutte le cartelle scadute. Non può essere una colpa non riuscire a pagare le imposte regolarmente dichiarate per difficoltà obbiettive o di liquidità.Non si può in un momento come questo parlare di riforma del Catasto, che rappresenterebbe più tasse per tutti sulla casa. Solo citarla significa bloccare il mercato immobiliare. Passare da un dato oggettivo come la rendita catastale a un dato soggettivo come il prezzo di mercato significa non solo non dare più stabilità alle tasse sugli immobili ma, in certi casi, rischiare di fornire alla criminalità mezzi di pressione sui valori economici degli immobili.Bisogna da subito sbloccare le cessioni dei crediti e lo sconto in fattura. Va bene colpire le frodi ma non si può bloccare l’intero sistema delle ristrutturazioni, mettendo in crisi le imprese e in angoscia le famiglie che hanno commissionato i lavori. In sostanza dobbiamo ricordare le parole d’inizio del presidente Mario Draghi: «È il momento di dare soldi e non di prenderli». Sul primo step della riforma fiscale, sul caro bollette la Lega è stata decisiva e lo sarà anche per le prossime decisioni sempre di diminuzione del costo delle bollette e di riduzione delle tasse, decisioni che devono proseguire a essere vicine a famiglie e imprese se si vuole che la crescita economica del 2021 si stabilizzi sempre sopra la media europea, una sfida che possiamo e dobbiamo vincere per il futuro del nostro Paese.Alberto GusmeroliResponsabile unità fisco del dipartimento economia della Lega e vicepresidente della commissione Finanze della Camera