2021-09-07
Mentre la politica litiga su Mps il Tesoro tira dritto verso Unicredit
Maria Patrizia Grieco, presidente di Mps (Ansa)
Scontro fra Matteo Salvini ed Enrico Letta ma Montepaschi annuncia: «Avanti nel rispetto dei tempi».Mentre Enrico Letta e Matteo Salvini litigano sul Monte dei Paschi, il Mef tira dritto verso Unicredit. La campagna elettorale in vista delle suppletive di ottobre non sembra viaggiare in sincrono con il film che il Tesoro, come azionista di controllo, e Andrea Orcel, come ad del gruppo che tratta per prendersi la good bank, stanno girando sul futuro di Rocca Salimbeni. Lo schema è sempre lo stesso: il perimetro «selezionato» a Unicredit, i crediti deteriorati alla Amco, l'area Sud (circa 150 sportelli sparsi principalmente in Puglia e Sicilia) al Mediocredito centrale (Mcc). La due diligence dovrebbe terminare a metà della prossima settimana, salvo proroghe eventuali. Si tratterebbe solo di definire la spartizione delle piccole società controllate, in particolare Mps capital service e il Consorzio informatico. E di trovare un compromesso sul marchio Monte dei Paschi che - secondo indiscrezioni raccolte ieri dal Corriere di Siena - alla fine potrebbe quindi prendere proprio Unicredit, per continuare a usarlo «a tempo» solo in città o forse in tutta la Toscana. Un po' come è stato fatto del resto dall'istituto di piazza Gae Aulenti al momento delle acquisizioni di Banca di Roma e Banco di Sicilia. Intanto, in una lettera inviata agli oltre 21.000 dipendenti il presidente di Mps, Maria Patrizia Grieco, ha scritto che il cda «si è riunito» lo scorso 1° settembre «per verificare le attività e il percorso fin qui compiuto nella virtual data room, aperta per dare modo a Unicredit di effettuare la due diligence» e che «l'attività sta procedendo nel rispetto dei tempi e degli impegni stabiliti». La Grieco ha poi assicurato che il cda «monitorerà e supervisionerà il cammino della soluzione strutturale», ribadendo «nei confronti di voi tutti il massimo impegno affinché siano preservati i valori e il patrimonio di competenze della banca». Sullo sfondo, c'è lo sciopero dei dipendenti del Monte annunciato per il prossimo 24 settembre e soprattutto ci sono i botta e risposta tra Pd e Lega che hanno tenuto banco domenica al forum Cernobbio. Il segretario dei dem, candidato proprio a Siena, dice «no allo spezzatino di Mps» mantenendo una «presenza pubblica in questa fase di accompagnamento». Salvini auspica invece per Mps «una soluzione di mercato ma non nell'immediato». Ieri lo stesso Salvini è tornato in Toscana , prima a Montevarchi e poi a Siena, per sostenere il candidato della Lega, Tommaso Marrocchesi Marzi. E ha rilanciato gli attacchi a Letta, («Si candida vergognandosi del simbolo del suo partito»), al Pd («Io aspetto che qualche Procura indaghi» ) e a Pier Carlo Padoan, oggi presidente di Unicredit («Un ministro che dà dei soldi a Mps e poi si candida nel collegio di Siena, poi si dimette per fare il presidente di una banca che intanto vuole comprare la banca di Siena a spese degli italiani e dei senesi»). Il leader della Lega ha poi aggiunto che sta raccogliendo le firme «che porterò direttamente al presidente Mario Draghi perché Mps diventi assieme ad altre banche dei territori il terzo polo bancario». Nel frattempo, ieri è stato diffuso il rapporto dell'Eu tax observatory della Scuola d'economia di Parigi dove si legge che tra gli istituti europei che più fanno ricorso ai paradisi fiscali c'è proprio il Monte, secondo dopo Hsbc con quasi il 50% degli utili pre tasse nel periodo 2018-20 contabilizzato in alcuni dei 17 Paesi con fiscalità favorevole. I numeri sono stati però subito smentiti dalla banca sottolineano che «la ricerca è basata su informazioni incomplete» e che «è stato considerato solo l'utile registrato in Lussemburgo nel 2018 senza tener conto della perdita di analogo importo riportata nel medesimo Paese nel 2017. Una lettura disgiunta dell'utile 2018 dalla perdita 2017 è impropria essendo risultati collegati tra loro ed entrambi connessi all'esecuzione del burden sharing degli strumenti subordinati, nel contesto della ricapitalizzazione precauzionale completata nel 2017», viene aggiunto.
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