Per boicottare le elezioni si attaccano perfino alle infradito
ANSA
Il voto fa paura e si moltiplicano le scuse per rimandare: il sindaco di Rimini arriva a «denunciare» la sovrapposizione fra urne e notte rosa. Segno che l'élite è pronta a tutto pur di imporre un premier tecnico.
Il furbetto del quartiere (televisivo), un tempo sempre pronto a fingersi ostracizzato, ora che non è più in Rai ha l’aria di chi è in esilio (auto imposto). Odia essere definito «buonista», ma c’è un rimedio: basterebbe, una volta tanto, fare vere domande agli intervistati.
In un istituto a Spilimbergo (Pordenone) i docenti invocano la «clausola di minoranza», prevista da una legge del 2015: non possono essere forzati ad agire contro la loro morale. Per loro «Mario» non diverrà «Giorgia».