2025-05-31
Panetta punzecchia Savona sulle cripto
Per il governatore di Banca d'Italia non bastano i divieti. Poi dà l’allarme su costo dell’energia e dazi: a rischio un punto di crescita.Dazi, criptovalute, costo dell’energia, importanza del Pnrr. Sono solo alcuni degli argomenti che il numero uno della Banca d’Italia, Fabio Panetta, ha citato all’interno delle sue considerazioni finali, in occasione della presentazione a Palazzo Koch della relazione annuale relativa al 2024. In particolare, il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, ha messo in guardia dagli effetti negativi dell’inasprimento delle barriere doganali, sottolineando come «potrebbe sottrarre quasi un punto percentuale alla crescita mondiale nell’arco di un biennio». Negli Stati Uniti, ha aggiunto, «l’effetto stimato è circa il doppio». Nel suo intervento, Panetta ha aperto il discorso richiamando l’attenzione sulle tensioni commerciali e sui conflitti geopolitici in corso, che stanno minando la fiducia a livello globale. Ha ricordato che, nelle scorse settimane, il Fondo Monetario Internazionale ha rivisto al ribasso le stime di crescita mondiale per i prossimi due anni, portandole a meno del 3%, un livello inferiore alla media registrata nei decenni passati.Secondo Panetta, l’aumento dei dazi «potrebbe comportare una minore domanda di lavoro e un aumento delle pressioni inflazionistiche, in una fase già caratterizzata da aspettative di inflazione in rialzo». Inoltre, ha aggiunto, «stanno incidendo negativamente sulla fiducia di famiglie e imprese, con possibili ripercussioni su consumi e investimenti». Panetta ha ricordato che i dazi attualmente applicati dagli Stati Uniti, sebbene inferiori a quelli annunciati all’inizio di aprile, rappresentano comunque il livello più alto dal secondo dopoguerra. Tali misure, ha sottolineato, «sembrano essere utilizzate come leva negoziale per ridefinire i rapporti economici e politici internazionali». Panetta ha anche puntato l’accento sui rischi legati alle criptovalute, strumenti di cui riconosce che «sarebbe illusorio pensare che l’evoluzione del settore possa essere governata solo con divieti o vincoli normativi». E da questo punto di vista è difficile non vedere una punzecchiatura al presidente della Consob, Paolo Savona, che continua a invocare una regolamentazione ferrea per le cripto e anzi chiede che non vengano legittimate. Nel corso delle sue considerazioni finali, ha sottolineato la necessità di affrontare le sfide poste da questo settore in rapida trasformazione «attraverso la cooperazione internazionale», ambito nel quale l’Europa può giocare un «ruolo guida», anche grazie allo sviluppo del progetto dell’euro digitale. «Serve una risposta all’altezza della trasformazione tecnologica in atto, capace di soddisfare la domanda di strumenti digitali di pagamento sicuri, efficienti e accessibili, preservando il ruolo della moneta di banca centrale. Il progetto dell’euro digitale nasce esattamente da questa esigenza», ha detto Panetta. Certo, i pericoli legati alle cripto, «devono essere attentamente presidiati», in particolare quelli «reputazionali legati all’offerta di cripto da parte delle banche». Secondo Panetta, infatti, «vi è il pericolo» che i risparmiatori «li confondano con prodotti bancari tradizionali, con ripercussioni negative sulla fiducia nel sistema creditizio in caso di perdite».Un altro rischio per l’Italia, secondo il numero uno di Bankitalia, è rappresentato dai costi legati all’energia. «In Italia, più che altrove in Europa, è urgente intervenire sul costo dell’energia, seguendo le direttrici già tracciate: ampliando il ricorso a fonti pulite, incentivando i contratti a lungo termine e rafforzando infrastrutture e reti di trasmissione. Servono investimenti adeguati e una netta semplificazione delle procedure autorizzative per i nuovi impianti».Panetta, ha anche ricordato che l’Italia ha finora ricevuto 122 miliardi di euro nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, utilizzandone la metà. «Il pagamento delle prossime rate», ha precisato, «dipenderà dal raggiungimento di obiettivi relativi alla realizzazione di opere pubbliche; a tale riguardo, i dati attualmente disponibili suggeriscono l’esistenza di ritardi». Se però tutto andrà secondo i piani, «gli interventi previsti per il biennio 2025-26 potrebbero innalzare il Pil dello 0,5%».Panetta ha anche ribadito l’importanza di «introdurre un titolo pubblico europeo, con un duplice obiettivo: finanziare la componente pubblica degli investimenti e fornire un riferimento comune, solido e credibile all’intero sistema finanziario». Secondo le stime della Banca d’Italia, un mercato dei capitali pienamente integrato, centrato su un titolo comune europeo, permetterebbe di ridurre i costi di finanziamento per le imprese, stimolando investimenti aggiuntivi pari a 150 miliardi di euro l’anno e contribuendo, a regime, a un aumento del prodotto dell’1,5%. Panetta ha aggiunto che «l’effetto sul Pil potrebbe risultare fino a tre volte maggiore se i nuovi investimenti fossero destinati a progetti ad alto contenuto tecnologico».Panetta quindi ha ribadito che in Italia «il problema centrale rimane la produttività, nella manifattura come nel resto dell’economia. Gli incrementi finora conseguiti sono incoraggianti, ma non bastano a sostenere lo sviluppo del Paese. Il basso livello dei salari riflette questa debolezza». Condivide l’analisi di Panetta, l’ad di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina: «Ritengo che abbia dato una visione del paese positiva, condividiamo in pieno l’analisi sulla possibilità di crescita e sul fatto che il Paese non è in nessun modo in declino ma anzi ha un potenziale di crescita».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.