2023-12-06
Nell’era pandemica a uccidere la gente è anche il lockdown
Privare le persone di contatti e calore umano ha ripercussioni negative sul sistema immunitario: ha spianato la strada al virus.Il cosiddetto lockdown è stato un crimine contro l’umanità. Esaminando i dati dell’Istat, benché il virus circolasse dall’autunno del 2019, il picco di mortalità si ha nel marzo del 2020, quando vengono abolite le terapie a casa, sconsigliate le vitamine C e D e imposto un regime folle di arresti domiciliari. Non è aumentata solo la mortalità per Covid ma è aumentata anche la mortalità per innumerevoli altre patologie, perché lo stress continuato, senza risoluzione, uccide, l’essere rinchiusi uccide, il crollo della vitamina D dovuto alla mancanza di sole favorisce Covid e cancro, l’aumento di cortisolo dovuto a paura e imprevedibilità fa crollare il sistema immunitario. Per spiegare una delle grandi tragedie di questi tre anni di follia, occorre ricordare gli esperimenti sui topi. Non vorrei instaurare un discorso sulla vivisezione, pro o contro. Questi poveri topi comunque li hanno già usati, quindi tanto vale che sfruttiamo i risultati degli esperimenti. I documentati esperimenti di Martin Seligman nell’Università della Pennsylvania consistevano nell’iniettare il cancro in ratti da laboratorio, e poi sottoporli a stress. I risultati furono pubblicati sulla rivista Science (1982), confermati da lavori successivi e costituiscono la prima ossatura della psicooncologia. Un terzo dei ratti veniva lasciato in pace, era il gruppo di controllo: di questi circa il 50% moriva di cancro. Un gruppo era messo in gabbie particolari dove somministravano loro scosse elettriche evitabili: dovevano schiacciare una leva. I topi imparavano a evitare la scossa elettrica. Avevano avuto un problema e lo avevano risolto. Erano vincitori. Solo il 23% moriva di cancro. Affrontare problemi e risolverli si chiama eustress e potenzia il nostro sistema immunitario. Le scosse elettriche, quindi, non danneggiavano i topi. Un gruppo ha ricevuto scosse elettriche imprevedibili e la sua mortalità è salita al 63%. È l’imprevedibilità, l’irrazionalità dei provvedimenti, l’assurdità dei Dpcm e il loro continuo cambiare che uccidono. Se un organismo è sottoposto a stress continui e imprevedibili (scosse elettriche, oppure due settimane di lockdown, tre settimane, forse 15, chiudi il tuo negozio, apri, chiudi, mentre io ti parlo in continuazione di morte e di morti, se ti azzardi a uscire ti accuso di essere responsabile di migliaia di decessi e mando i carabinieri a inseguirti su una spiaggia deserta, a casa i tuoi bambini impazziscono mentre i giardinetti diventano il regno degli spacciatori), il sistema immunitario crolla per eccesso di cortisolo e aumenta la suscettibilità al cancro. Analogo esperimento è stato fatto prima di innestare il cancro. Ai topi sottoposti a stress da choc imprevedibile, detto distress, il cancro attecchiva in maggiore percentuale ed era più violento. Un secondo esperimento consisteva nel vedere in quanti giorni i topi morivano dopo che gli erano stati tolti la tiroide e le paratiroidi. C’è un articolo del 1921-22 dell’anatomista Frederick S. Hammett, del Wistar Institute of Anatomy di Filadelfia, in cui cercava di scoprire gli effetti della rimozione totale della tiroide e delle paratiroidi nei ratti albini dello stock geneticamente omogeneo del Wistar. Egli notò che alcuni animali, contrariamente al previsto, non erano morti in seguito all’operazione. Molti ricercatori avevano pensato che la tiroparatiroidectomia dovesse invariabilmente dimostrarsi fatale. Questo tipo di intervento viene fatto per il cancro della tiroide, e causa la morte se non si somministra una terapia sostitutiva. Il senso dell’esperimento? Bisognava calcolare quanto tempo. Si sono usati topi dello stesso ceppo. E quindi hanno radunato tutti i topi di quel ceppo che c’erano nell’università dove è stato fatto questo test. Due terzi dei topi sono morti nel giro di pochi giorni come tutti si aspettavano. Un terzo incredibilmente ha resistito, cosa straordinaria. Si è scoperto che questi topi arrivavano dal reparto di psicologia dove erano stati usati per un esperimento molto più dolce che consisteva nell’accarezzarli. Questi topi venivano accarezzati. La produzione di ossitocina ed endorfine era stata talmente potente da proteggerli. La pelle è l’organo più esteso del nostro corpo e soprattutto il tatto è il senso che si forma per primo. C’è una legge in fisiologia che afferma che, sempre, quello che si forma per primo è più importante per la sopravvivenza. I bambini prematuri morivano come mosche nelle loro infernali cullette sterili prima che qualcuno scoprisse che se carezzati stanno meglio. Ora, appena possibile, li lasciano in braccio alla mamma. Per noi il contatto è fondamentale. Il contatto ci dà ossitocina. Mentre dopamina e feniletilamina sono strettamente legati alle fasi di accoppiamento e sessualità, l’ossitocina è un ormone che viene prodotto anche in altre condizioni, come nell’attaccamento madre-figlio, negli abbracci e nello stare tra amici. Il lockdown ha abbattuto i livelli di vitamina D, necessaria per combattere Covid e cancro. Il distanziamento sociale è stato un crimine. Sono un ex medico ospedaliero, vi posso assicurare che c’è una differenza di prognosi clamorosa tra i pazienti che hanno qualcuno vicino e i pazienti che sono invece abbandonati da soli. C’è una differenza di prognosi anche del 20% in meno di giorni di ospedalizzazione. Chi permette ai parenti di stare vicino ai malati risparmia giorni di ospedalizzazione, quindi soldi dello Stato. Non resta senza letti per i nuovi ricoveri. Se ha qualcuno vicino, il paziente è seguito benissimo: se ha bisogno di un bicchier d’acqua, di avere il cuscino messo meglio, di avvertire che sta male, il parente è molto utile. Dove il parente è ancora più fondamentale è nel far sentire il paziente amato, ricordargli che è una persona. Gli anziani sono stati isolati nelle Rsa, i pazienti sono stati isolati negli ospedali, tutti sono stati isolati nelle loro case. Nessuna dittatura è mai arrivata a tanto. Nessuna dittatura ha mai impedito di camminare da soli su una stradina di montagna o di correre su una spiaggia. Perfino Stalin e Hitler avevano permesso ai bambini di correre sui prati. Una delle grandi crudeltà è stata quello di far morire i pazienti da soli, senza che nessuno tenesse loro la mano. Se qualcuno avesse tenuto loro la mano, ne sarebbero morti meno. Se qualcuno tiene la mano del suo congiunto mentre muore, è più facile elaborare il lutto. I pazienti sono stati isolati, rinchiusi nella disperazione che ha accelerato la loro morte. Invece di stare nei corridoi pagati dai contribuenti con le divise pagate dai contribuenti a fare pagliacciate indecenti come ballare Jerusalema, medici e infermieri avrebbero dovuto procurare ai visitatori le tute bianche e le difese necessarie per stare vicino ai congiunti. Qualcuno ha messo a fuoco questo terrificante e atroce problema: le psicologhe del Comitato nazionale psicologi. Il comitato è nato intorno al gennaio del 2022 apprendendo gli eventi di Trieste, la sospensione dei sanitari che non hanno aderito ai diktat di quella terribile fase pandemica. Il comitato ha messo a fuoco una degenerazione della psicologia messa al servizio - diciamo - del potere in epoca pandemica, sottovalutando il danno psicologico delle mascherine, del lockdown e dell’insicurezza. Il loro progetto si chiama «La morte negata», e vuole indagare l’impossibilità di elaborare il lutto, quindi di risolvere il dolore dove sia stato impedito alle persone d stare vicino ai loro congiunti agonizzanti. Gli ospedali e anche le Rsa erano diventati veramente luoghi blindati in cui nessuno poteva entrare, nemmeno i parenti più stretti. Le comunicazioni sono state ridotte al minimo e spesso totalmente troncate con un copione simile in tutta Italia. I cellulari sono stati sequestrati, per cui i pazienti non potevano neanche più comunicare per telefono. La persona vicina al paziente può anche difenderlo. Una donna ha scritto alla figlia il suo ultimo messaggio: sto male, sono sola, non ho nemmeno un campanello per chiamare, vieni a prendermi o manda i carabinieri. Nelle Rsa e nei reparti Covid sono arrivate task force a sostituire i normali operatori, così che i parenti non riuscivano più a parlare con gli operatori sanitari di quella struttura, che conoscevano bene, ma trovavano degli interlocutori sconosciuti che venivano spesso da altre parti d’Italia. Quindi totalmente tagliati fuori. Per le persone che hanno visto i loro cari portati via da casa, spesso con sintomi neanche tanto gravi, e poi non li hanno più rivisti se non in sacchi neri, elaborare il lutto è difficile se non impossibile. Il dolore non riesce a essere elaborato: è come un’ustione non curata.3. Fine
Giorgia Meloni e Donald Trump (Ansa)