2020-06-27
Palamara, il «conflitto d’interessi» del pm
Luigi Salvato, braccio destro del procuratore della Cassazione Giovanni Salvi, compare nelle chat del pubblico ministero sott'inchiesta in occasione del voto per diventare avvocato generale nel 2017. Eppure sarà proprio lui a decidere sul destino degli altri colleghi.Ecco le chat tra Luca Palamara e Francesco Minisci. Le chat tra Luca Palamara e Francesco Minisci from La Verità Ai magistrati della Procura generale della Cassazione devono essere venuti i sudori freddi leggendo le chat del pm Luca Palamara. Essì perché ieri a fianco del pg Giovanni Salvi era seduto l'aggiunto Luigi Salvato, nominato tale nel plenum di 10 giorni fa. Salvi lo ha presentato come il suo braccio destro, l'uomo responsabile del settore disciplinare, l'ufficio che ha spedito davanti al plotone d'esecuzione del Csm dieci incolpati, tra cui Palamara. Ma il nome di Salvato nelle chat è citato diverse volte. Forse troppe. E la sua ultima promozione è arrivata dopo che la toga aveva già ricevuto le 49.000 pagine di conversazioni estrapolate dal cellulare di Palamara. Quando ha letto il proprio nome, Salvato lo avrà comunicato ai superiori? O avrà lasciato perdere? Qualunque sia la risposta il plenum lo ha promosso a pieni voti. Ovviamente di quella candidatura e dell'ultima investitura non ci sono tracce nel telefonino del pm che con le sue chiacchiere sta terremotando il mondo della magistratura italiana. Infatti le chat si interrompono il 30 maggio 2019. Ma ci sono, invece, alcuni messaggi precedenti alla votazione per due posti di avvocato generale (una specie di vice aggiunto ) del Palazzaccio che si tenne nell'autunno del 2017. All'epoca la quinta commissione del Csm, quella che si occupa degli incarichi direttivi e semidirettivi, era presieduta proprio da Palamara. Salvato fu uno dei prescelti e la carica gli venne confermata nel plenum del 14 febbraio 2018. Salvato era uomo di Unicost e della sua carriera si è dovuto interessare l'ex presidente dell'Anm oggi sulla graticola per quel suo modo disinvolto di trattare le nomine anche via smartphone. Il 2 ottobre 2017, durante la corsa di Salvato per diventare avvocato generale, Carmelo Celentano, primo dei non eletti nell'attuale Csm, scrive a Palamara: «Ciao Luca domani vorrei passare in Consiglio anche con Luigi Salvato. A che ora è meglio?». Palamara: «Ci vediamo verso le 11? Voglio farmi bella chiacchierata con te». Il giorno dopo Celentano, tre minuti prima delle 11, informa Palamara di essere dentro al Palazzo dei marescialli. C'è con lui anche Salvato? La risposta è sì, come emerge da un'altra chat. Il 3 ottobre, infatti, Francesco Cananzi, un campione nel tetris delle nomine (è noto ai nostri lettori per il pizzino che ha inviato a Palamara con i nomi di alcuni giudici da promuovere nei tribunali di Santa Maria Capua Vetere e Napoli) informa Palamara: «Ci sono Carmelo e Luigi Salvato». Il pm sotto inchiesta risponde: «Ci vediamo tra dieci minuti da me». Il 15 novembre 2017 la responsabile giustizia del Pd, Donatella Ferranti, in quel momento parlamentare e oggi giudice di Cassazione, sembra molto contraria alla candidatura di Salvato: «Luca mi dicevano che c'è disponibilità Mi Forteleoni (Luca, ex consigliere del Csm, ndr) a votare Francesco Salzano avvocato generale oltre Salvato (!) al posto di Finocchi Ghersi (Renato, ndr)… ma che le perplessità arrivano dal vostro gruppo. Possibile? Io ho avuto modo di conoscere entrambi e credo che per Francesco sarebbe la seconda ingiustizia (…) io c'ero quando Salvato dopo sei mesi lasciò la segreteria generale (…) io fui testimone della scelta errata di Unicost (…) che puntò su Salvato che dopo sei mesi lasciò proprio per non adeguatezza a gestire e dirigere! Io ne beneficiai perché Rognoni (Virginio, ex vicepresidente del Csm, ndr) voleva chi era in grado di coordinare e dirigere senza creare problemi burocratici e scelse me anche senza grande contentezza del mio gruppo dell'epoca. Ora per l'avvocato generale contano le pubblicazioni o l'esperienza dell'ufficio? Date un segnale significativo». Certo se anche fosse realistica una piccola parte di questo ritratto verrebbe da chiedersi se Salvato sia la persona giusta per gestire un procedimento monstre come quello innescato dalle chat di Palamara e che riguarda decine di colleghi. Per esempio potrà eventualmente incolpare la Ferranti senza essere sospettato di conflitto di interessi o preferirà astenersi? Ma proseguiamo con la lettura delle chat: il 16 novembre 2017 Palamara comunica a un altro consigliere di Unicost, Massimo Forciniti: «Abbiamo deciso di non votare avvocati generali. Accordo su Salvato. Non su altro posto. Quindi ho sospeso». Il 6 dicembre 2017, alle 19 e 05 Palamara avverte Celentano: «Votato Salvato unanime. Ghersi 5 voti astenuto Morgigni». Celentano: «Benissimo». Una decina di minuti dopo Pina Casella, esponente di punta di Unicost e sostituto procuratore generale della Cassazione, manda questo messaggio a Palamara: «Grazie per Gigi Salvato. Hai davvero contribuito a migliorare l'ufficio. Un abbraccio grande». Prima delle 20 Maria Rosaria San Giorgio, altra consigliere di Unicost, domanda: «Luca, ma avete fatto avvocati generali?». Risposta: «Sì, ti stavo scrivendo. Salvato e Finocchi». Nelle carte dell'inchiesta di Perugia c'è anche traccia di una chat diretta tra Palamara e Salvato. Ma è molto scarna e successiva alla promozione del magistrato. Il 3 agosto 2018 l'allora consigliere del Csm domanda al procuratore generale Riccardo Fuzio il cellulare di Salvato e cinque giorni dopo chiede all'attuale aggiunto la sua requisitoria contro il gip Vincenzo Cristiano (implicato in un processo per corruzione), forse in vista dell'udienza davanti alla sezione disciplinare del parlamentino dei giudici. Salvato gliela invia. Ieri sera abbiamo provato a raccogliere un commento dal grande accusatore di Palamara & c.. Ma lui, dopo averci informato di essere impegnato, ha interrotto bruscamente la conversazione.
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