Omofobia Roma, Pro Vita e Famiglia: «Ci mancava il murale-marchetta alla comunità Lgbtqia+»

Omofobia Roma, Pro Vita e Famiglia: «Ci mancava il murale-marchetta alla comunità Lgbtqia+»

«Ma quale colossale opera d'arte anti smog nella Capitale, è l'ennesima propaganda Lgbtqia+ che volta le spalle al senso comune dei romani. Con la scusa che il messaggio è legato 'alla necessità, di ogni persona di sentirsi libera di essere ciò che è, ciò che vorrebbe essere, ciò che sarà, in realtà si impone un pensiero unico, si propone la liquidità come modello e si discrimina i cittadini che non credono alle panzane di una lobby potente e prepotente» ha dichiarato Toni Brandi, presidente di Pro Vita e Famiglia onlus, sul murale anti-inquinamento apparso a Roma che vede un uomo ed una donna avvolti da un drappo bianco, che indossano gli stessi monili come fossero parte di un unico corpo e guardano fissi nella medesima direzione.

«Il progetto guarda caso ha il patrocinio del Municipio VIII e può fregiarsi della collaborazione del vicino Circolo Mario Mieli. La solita marchetta di cui non interessa nulla agli italiani visto che in questo momento vivono anche una pesante crisi lavorativa oltre a gravi disagi sociali. È solo una pubblicità arcobaleno che divide le persone, altro che le unisce» ha continuato Pro Vita e Famiglia Onlus.

«Alla Raggi, tanto attenta a chiedere di rimuovere i nostri cartelloni, chiediamo almeno un'esame di coscienza: mamma e papà o un bambino in pancia erano violenti, questa immagine e questo messaggio invece sono rispettosi di tutte le osservanze religiose, di tutte le idee e opinioni?» ha concluso Jacopo Coghe, vice presidente della Onlus.

Paola Quattrini: «Mi piace il pubblico che contesta»
Paola Quattrini (Getty Images)
L’attrice: «A teatro non si deve sempre applaudire, altrimenti non c’è gusto. Litigai con Modugno, Corrado era come un padre. Pupi Avati fu fantastico: mi prese senza provino. Le foto su “Playboy”? Ora le tengo nascoste».
Caro Onorato, il suo centro è «sesso e samba»?
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Caro Alessandro Onorato, caro assessore di Roma nonché candidato leader del nuovo centro del centrosinistra, le scrivo per farle i complimenti per l’idea davvero originale: a parte Renzi, Calenda, Beppe Sala, Ernesto Ruffini e Luigi Marattin, in effetti, a fare il leader del nuovo centro del centrosinistra non ci aveva pensato ancora nessuno.

Pechino si rafforza in Africa investendo nel settore della sicurezza
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L’espansione delle attività di sicurezza della Cina nel continente africano fa parte della geostrategia di Pechino per consolidare il suo ruolo nella sicurezza globale.
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Green deal, riarmo, corruzione. Sono tempi duri per i socialisti europei.

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