Omofobia, Pro Vita & Famiglia: «Zan non cerchi pretesto, con sua legge vuole in realtà introdurre il gender»

Omofobia, Pro Vita & Famiglia: «Zan non cerchi pretesto, con sua legge vuole in realtà introdurre il gender»
Alessandro Zan (Ansa)

«Per il deputato Pd, Alessandro Zan, serve una legge contro l'omofobia. Ma non si vergogna? Condanniamo l'aggressione avvenuta a Valle Aurelia, la persona che ha posto in essere quegli atti violenti contro la coppia gay è da punire con tutte le aggravanti già riconosciute dal codice penale, rischiando quindi fino a 16 anni di carcere. Ma non sia questo il pretesto per leggi liberticide che vogliono introdurre il gender sotto mentite spoglie e indottrinare così i nostri figli». È quanto ha dichiarato Toni Brandi, presidente di Pro Vita e Famiglia dopo l'ennesima dichiarazione del deputato dem.

«Aspettiamo poi le indagini del caso, sperando di non scoprire che il movente omofobo sia falso come è accaduto in passato diverse volte» ha concluso la nota di Pro Vita e Famiglia.

«Vacanze romane» tra sacro e profano: monumenti iconici e quartieri autentici
Il Tempio di Esculapio, all’interno del parco di Villa Borghese (IStock)
La capitale in versione insolita: in giro dal ghetto ebraico a Villa Borghese, tra tramonti, osterie e nuovi indirizzi.
Love, peace & Hitler. L’ignota passione delle grandi rockstar per il Terzo Reich
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Un saggio riscrive la storia della musica: Lennon si ritraeva come il Führer e Clapton amava il superconservatore Powell.

L’ultimo è stato Fedez: dichiarando di preferire Mario Adinolfi ad Alessandro Zan e scaricando il mondo progressista che ne aveva fatto un opinion leader laburista, il rapper milanese ha dimostrato per l’ennesima volta quanto sia avventata la fiducia politica riposta in un artista. Una considerazione che vale anche retrospettivamente. Certo, la narrazione sul rock come palestra delle lotte per i diritti è consolidata. Non di meno, nasconde zone d’ombra interessanti.

Carofiglio, il samurai della giustezza in camicia bianca
Gianrico Carofiglio (Ansa)
Magistrato, politico in quota Pd per un breve periodo e romanziere. Si fa predicatore del «potere della gentilezza» a colpi di karate. Dai banchi del liceo insieme con Michele Emiliano, l’ex pm barese si è intrufolato nella cricca degli intellò scopiazzando Sciascia.
I veicoli elettrici non fanno calare la CO2
(IStock)
Pure la Francia fustiga l’ostinazione green di Bruxelles: il ministro Barbut, al Consiglio europeo sull’ambiente, ha detto che il taglio delle emissioni in Ue «non porta nulla». In Uk sono alle prese con le ambulanze «alla spina»: costate un salasso, sono inefficienti.

Con la Cop 30 in partenza domani in Brasile, pare che alcuni Paesi europei si stiano svegliando dall’illusione green, realizzando che l’ambizioso taglio delle emissioni in Europa non avrà alcun impatto rilevante sullo stato di salute del pianeta visto che il resto del mondo continua a inquinare. Ciò emerge dalle oltre 24 ore di trattative a Bruxelles per accordarsi sui target dell’Ue per il clima, con alcune dichiarazioni che parlano chiaro.

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