Virus africani? Di malaria muoiono 1.800 persone al giorno

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Virus africani? Di malaria muoiono 1.800 persone al giorno
  • Secondo un recente studio una famiglia di virus che causa sintomi simili all'Ebola nelle popolazioni di primati africani «è pronta per lo spillover agli esseri umani».
  • Una ricerca della rivista Viruses che analizza il virus Kiwira ha rivelato la presenza di sequenze di hantavirus in sei dei 334 pipistrelli della Tanzania e in uno dei 49 pipistrelli della Repubblica democratica del Congo.
  • Uno dei problemi cronici e ostacolo per lo sviluppo è la malaria. Essa rimane una delle malattie parassitarie più devastanti che colpiscono gli esseri umani. Nel 2020 si sono registrati circa 241 milioni di casi e 672.000 decessi per malaria.

Lo speciale contiene tre articoli.

Claudio Borghi: «Il riarmo può falcidiare il welfare»
Claudio Borghi (Imagoeconomica)
Il leghista: «L’unico modo per spendere per la Difesa senza affondare è riscrivere il Patto di stabilità. Bisogna tornare alla Cee: era l’idea giusta di Europa. L’euro non è più il primo problema, ma i suoi squilibri restano».
La guerra dei 12 giorni alza il velo sulla debolezza strategica della Cina
Xi Jinping e Ali Khamenei (Ansa)
  • L’Iran è una pedina importante per i rifornimenti energetici di Pechino e per la sua proiezione nel mondo. Eppure il Dragone non si è mosso in difesa di Teheran: non ha voluto sfidare gli Usa e scontentare la Ue.
  • L’analista Michael Lai, ricercatore senior del Middle East Media Research Institute (Memri): «Il leader cinese ha imparato a camuffare la sua influenza. Pure se non sempre rispetta le promesse sugli investimenti».
  • Quelle armi provenienti dall’Impero di Mezzo finite a Hamas e Huthi.

Lo speciale contiene tre articoli.

Kiev si affida alle mine antiuomo
Ansa
L’Ucraina esce dalla convenzione che mette al bando gli ordigni. La Russia intensifica i bombardamenti. Telefonata tra i capi delle intelligence di Washington e Mosca.
La scommessa di Trump per la pace: pure l’Iran negli Accordi di Abramo
Donald Trump (Ansa)
Donald apre alla possibilità di alleggerire le sanzioni a Teheran. Ma le precondizioni per il suo nuovo Medio Oriente sono la fine dell’arricchimento dell’uranio e la pace a Gaza. Per la quale pressa ancora Netanyahu.
Le Firme

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