2018-06-18
Il folle codice antimolestie di Netflix: vietato guardare per più di 5 secondi
L'ansia da #MeToo porta la casa di produzione di House of cards a partorire un regolamento grottesco. Guai a chi insiste con gli inviti a cena: il collega importunato è incoraggiato a mettersi a gridare sul set.Se un attore vede il corteggiamento come un gioco di sguardi e una carezza furtiva sulla mano mentre ci si passa accanto, gli conviene rinunciare all'idea di lavorare per Netflix. Perché nel codice di condotta contro le molestie sessuali che il colosso dello streaming ha appena diffuso tra i collaboratori delle sue serie originali, questi due atteggiamenti sono vietati. Sui set delle serie tv del momento, infatti, chi guarda un altro membro del cast per più di 5 secondi di fila rischia grosso. Rimirare un collega è vietato, come abbracciarlo troppo. Vietatissimo anche chiedere il numero di telefono di qualcuno che si è appena conosciuto sul set. Per entrare in contatto e magari vedersi per un aperitivo - rigorosamente fuori dal set - bisogna aspettare che il numero venga ufficialmente offerto, gesto che può essere naturale per chi è disinvolto, ma certo non risulta tale per i riservati. Le nuove regole di comportamento spiegate agli attori ingaggiati per le produzioni del network sembrano davvero fuori luogo, ma sono il risultato della campagna Me too e degli scandali su violenze e molestie sessuali nel mondo dello spettacolo, che hanno portato all'arresto del produttore americano Harvey Weinstein. Subito dopo le prime denunce, per il vero, Netflix aveva invitato i propri dipendenti a tenere un comportamento impeccabile, nel segno del «candore straordinario» (è una traduzione letterale) che viene indicato come un elemento vincente dello spirito d'azienda. Una decisione condivisibile, che adesso però ha preso una piega grottesca, per via forse del moltiplicarsi delle denunce e del fatto che anche qualche attore o produttore collegato a Netflix è stato colto con le mani nella marmellata. Vedi per esempio Kevin Spacey, protagonista con Robin Wright di una delle serie di maggior successo della casa (House of cards) e accusato di «comportamenti predatori» da più di un collega.Il nuovo codice esclude sguardi prolungati, scambi di numero di telefono, carezze, abbracci, smancerie, vicinanza eccessiva. Viene espressamente vietato anche di flirtare. Se qualcuno ci prova, chiede a un collega di uscire e riceve un benservito, il suggerimento ufficiale della casa di produzione è di non insistere, perché una seconda richiesta potrebbe essere interpretata come una forma di stalking e di bullismo, anziché come la perseveranza che in tanti film e romanzi ha condotto al lieto fine.Ma l'indicazione più incredibile riguarda le modalità di intervento nel caso in cui si ravvisi un comportamento inappropriato. Il dipendente che lo subisca viene infatti invitato a gridare, nel bel mezzo del set, «stop, non farlo un'altra volta», e a riferire immediatamente ai responsabili dello staff e ai colleghi chi sia stato il responsabile dell'attenzione indesiderata. Secondo i giornali britannici, questi suggerimenti sono stati diffusi tra gli attori impegnati a girare la nuova stagione della serie fantascientifica Black Mirror in Inghilterra, ma è chiaro che si tratta di linee guida più generali, rivolte a tutti. Combattere contro la violenza sessuale e le molestie è sacrosanto e nessuno lo discute, ma l'impressione è che si stiano perdendo di vista alcuni elementi chiave delle relazioni umane. Perché è assolutamente normale incontrare qualcuno, provare attrazione, tentare un approccio nella speranza che porti a una storia d'amore, ma per farlo servono sguardi ben più insistenti dei 5 secondi regolamentari, un minimo contatto fisico che regali un brivido, l'emozione di sentirsi chiedere un appuntamento o almeno il numero di telefono per una chiacchierata. Se è vero che il movimento Me too ha sollevato il velo su abusi sessuali e vessazioni, è anche vero che sembra aver creato un'impasse. Come hanno segnalato anche un centinaio di donne francesi, guidate da Catherine Deneuve, che in una lettera aperta hanno difeso la libertà di «provarci», spiegando che se la violenza sessuale è un crimine, il flirtare insistente e magari un po' pasticciato di certi soggetti meno brillanti può essere il sale delle relazioni sentimentali. Un modo per evidenziare come tra galanteria e machismo estremo esista una linea mediana che coincide con il romanticismo e la ricerca dell'altro, secondo una regola che vale per gli uomini come per le donne.Di fronte alle richieste di chiarire i motivi della decisione, Netflix non ha voluto fare commenti ufficiali, limitandosi a segnalare la propria soddisfazione per il training contro la violenza e le molestie che viene fornito ai propri dipendenti, visto che consente di rendere le produzioni del colosso sicure e rispettose. Verrebbe voglia di aggiungere un po' asettiche e gelide, con il rischio che si finisca per disabituarsi al corteggiamento e al contatto con gli altri. Il che, in una società individualista che già tende a ridurre l'amicizia a una questione di «like» e condivisioni, potrebbe diventare davvero un problema.
Sehrii Kuznietsov (Getty Images)
13 agosto 2025: un F-35 italiano (a sinistra) affianca un Su-27 russo nei cieli del Baltico (Aeronautica Militare)
La mattina del 13 agosto due cacciabombardieri F-35 «Lightning II» dell’Aeronautica Militare italiana erano decollati dalla base di Amari, in Estonia, per attività addestrativa. Durante il volo i piloti italiani hanno ricevuto l’ordine di «scramble» per intercettare velivoli non identificati nello spazio aereo internazionale sotto il controllo della Nato. Intervenuti immediatamente, i due aerei italiani hanno raggiunto i jet russi, due Sukhoi (un Su-27 ed un Su-24), per esercitare l’azione di deterrenza. Per la prima volta dal loro schieramento, le forze aeree italiane hanno risposto ad un allarme del centro di coordinamento Nato CAOC (Combined Air Operations Centre) di Uadem in Germania. Un mese più tardi il segretario della Nato Mark Rutte, anche in seguito all’azione di droni russi in territorio polacco del 10 settembre, ha annunciato l’avvio dell’operazione «Eastern Sentry» (Sentinella dell’Est) per la difesa dello spazio aereo di tutto il fianco orientale dei Paesi europei aderenti all’Alleanza Atlantica di cui l’Aeronautica Militare sarà probabilmente parte attiva.
L’Aeronautica Militare Italiana è da tempo impegnata all’interno della Baltic Air Policing a difesa dei cieli di Lettonia, Estonia e Lituania. La forza aerea italiana partecipa con personale e velivoli provenienti dal 32° Stormo di Amendolara e del 6° Stormo di Ghedi, operanti con F-35 e Eurofighter Typhoon, che verranno schierati dal prossimo mese di ottobre provenienti da altri reparti. Il contingente italiano (di Aeronautica ed Esercito) costituisce in ambito interforze la Task Air Force -32nd Wing e dal 1°agosto 2025 ha assunto il comando della Baltic Air Policing sostituendo l’aeronautica militare portoghese. Attualmente i velivoli italiani sono schierati presso la base aerea di Amari, situata a 37 km a sudovest della capitale Tallinn. L’aeroporto, realizzato nel 1945 al termine della seconda guerra mondiale, fu utilizzato dall’aviazione sovietica per tutti gli anni della Guerra fredda fino al 1996 in seguito all’indipendenza dell’Estonia. Dal 2004, con l’ingresso delle repubbliche baltiche nello spazio aereo occidentale, la base è passata sotto il controllo delle forze aeree dell’Alleanza Atlantica, che hanno provveduto con grandi investimenti alla modernizzazione di un aeroporto rimasto all’era sovietica. Dal 2014, anno dell’invasione russa della Crimea, i velivoli della Nato stazionano in modo continuativo nell’ambito delle operazioni di difesa dello spazio aereo delle repubbliche baltiche. Per quanto riguarda l’Italia, quella del 2025 è la terza missione in Estonia, dopo quelle del 2018 e 2021.
Oltre ai cacciabombardieri F-35 l’Aeronautica Militare ha schierato ad Amari anche un sistema antimissile Samp/T e i velivoli spia Gulfstream E-550 CAEW (come quello decollato da Amari nelle immediate circostanze dell’attacco dei droni in Polonia del 10 settembre) e Beechcraft Super King Air 350ER SPYD-R.
Il contingente italiano dell'Aeronautica Militare è attualmente comandato dal colonnello Gaetano Farina, in passato comandante delle Frecce Tricolori.
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