
Il ministro GIulia Grillo illustra il «grande atto di semplificazione e tolleranza burocratica» che smonta il super obbligo della Lorenzin: ecco come cambiano le cose da subito. E come cambieranno con la futura legge gialloblù.Un'autocertificazione da presentare prima dell'inizio dell'anno basterà per frequentare la scuola. La scadenza del 10 luglio, per attestare «l'avvenuta vaccinazione», non è «un termine perentorio». La nuova circolare sui vaccini, presentata ieri a Roma da Giulia Grillo, ministro della Salute, con Marco Bussetti, ministro dell'Istruzione (Miur), è secondo la titolare della Salute un «grande atto di semplificazione e tolleranza burocratica». In attesa di una nuova legge, prevista dal contratto di governo e che, come ha detto la Grillo, verrà «in pochissimi giorni presentata in Parlamento», nessun bambino resterà fuori dalla classe a settembre e, per i genitori, la dichiarazione sostitutiva di avvenuta vaccinazione sarà necessaria solo per la prima iscrizione scolastica. I ragazzi tra 6 e 16 anni, se non sono alla prima iscrizione, potranno mantenere i documenti presentati per il precedente anno scolastico, salvo nuovi vaccini o richiami. «In alcuni casi» ha precisato il ministro Grillo, «si potrà anche solo autocertificare di aver preso l'appuntamento con la Asl per effettuare la vaccinazione, e dunque non di averla già eseguita». Nel caso di certificazioni false, però, si incorrerà «nelle conseguenze previste dalla legge», ha chiarito il ministro. Sulla regolarità delle autocertificazioni sono previsti dei controlli a campione e, in caso di illecito, si procederà come da codice penale.La circolare Il nuovo documento, che di fatto riduce l'impatto del decreto Lorenzin sull'obbligo vaccinale, rilancia la necessità, già prevista dalla legge, di costituire l'Anagrafe nazionale vaccini, per la quale sono previsti 2 milioni di euro di finanziamenti. Proprio il mancato funzionamento di questo sistema che monitora a livello regionale le coperture vaccinali, ha reso necessaria la circolare: perché le Asl non erano in grado, entro il 10 luglio, di fornire ai genitori i dati aggiornati da presentare a scuola. Tra le novità presentate dal ministro pentastellato c'è anche la costituzione di un tavolo ministeriale di esperti indipendenti, cioè liberi da rapporti con aziende produttrici di vaccini. Sarà Vittorio Demicheli, già vicedirettore della sanità in Piemonte, a coordinare il gruppo che sosterrà, con dati scientifici, i contenuti e le scelte utili a superare le contrarietà dei cittadini e aggiornare il piano nazionale di prevenzione. Quello dei vaccini, ha dichiarato il ministro Grillo, fortemente attaccata sui social per aver «deluso» i no vax che chiedevano la cancellazione dell'obbligo, «non è un problema di pro scienza o antiscienza, ma una questione che riguarda solo il modo in cui un Paese sceglie la propria strategia di prevenzione». Lanciando una frecciata al suo predecessore, il ministro del M5s ha osservato che «il decreto Lorenzin ha creato una grossa cicatrice, per lo scontro tra tifoserie che si è generato, è inutile negarlo». Proprio per «riconciliare» le famiglie con le istituzioni, la nuova norma prevede una campagna informativa a supporto dell'utilità dei vaccini e il compito, per l'Agenzia del farmaco (Aifa), di gestire il sistema nazionale di sorveglianza degli eventi avversi. Ma la circolare è solo il primo atto del governo su questo tema e non sarà l'ultimo. «Non potevamo fare un decreto», ha spiegato il ministro, «non c'erano né i tempi né le motivazioni d'urgenza, ma la modifica della legge Lorenzin verrà fatta da una legge di iniziativa parlamentare su cui gli eletti di M5s e Lega, in totale accordo, stanno lavorando, e che mi auguro verrà presentata già la prossima settimana». L'obbligatorietà diventerà «flessibile» perché «ci sono vaccini per cui il trend è già positivo, altri in cui bisogna migliorare ». Secondo fonti parlamentari, il testo di partenza sarebbe quello presentato nella scorsa legislatura da Paola Taverna (M5s) che prevede l'obbligo per solo quattro vaccini, lasciando per gli altri una «raccomandazione». Nella nuova legge dovrebbero cessare le sanzioni e il divieto di frequentare la scuola per gli inadempienti. Inoltre, in Senato, la Lega propone di eliminare l'obbligo per il soggetto che è già immunizzato e che attualmente riceve comunque gli antigeni perché il Sistema sanitario ha vaccini polivalenti, non monodose. Questa riduzione dell'obbligatorietà nasce anche dal riconoscimento, da parte della Grillo, del fatto l'operato della Lorenzin ha comunque portato a una aumento della copertura vaccinale. Morbillo e untori Resta però da lavorare «ancora molto sul morbillo», ha dichiarato il ministro. Il lavoro non è solo tecnico, ma anche diplomatico. Con incredibile tempismo, proprio ieri è arrivato dal britannico Times un attacco il governo M5s-Lega. I partiti «populisti», secondo il giornale, volendo «cancellare la legge che rende obbligatori alcuni vaccini per i minori di 16 anni», sarebbero responsabili dell'aumento dei casi di morbillo nel Regno Unito. Il Public health England (Phe), organo tecnico del ministero della Salute britannico, ha infatti individuato come causa dell'attuale picco infettivo «l'importazione» di morbillo dall'Europa, mettendo in guardia i turisti in partenza per Romania, Francia, Grecia e Italia. Peccato che nello stesso Regno Unito l'obbligo vaccinale non sia previsto e che la copertura vaccinale, tra i sudditi di sua maestà, sia del 92%, praticamente identica a quella raggiunta in Italia: 91,6%. È vero, entrambi i dati sono al di sotto della soglia del 95% che garantisce l'immunità di gregge, ma vale la pena di ricordare che, dati alla mano, la malattia ha un andamento che causa periodicamente epidemie in varie parti del mondo. A stretto giro il ministro della Salute si è detta pronta a parlare «con le autorità inglesi». Intanto, nel ricordare l'accordo presente nel governo sul tema, visto che anche il vicepremier Matteo Salvini «ha fatto vaccinare i suoi figli», il ministro Grillo ha annunciato che tra pochi mesi nascerà il suo primo figlio a cui, «ovviamente» farà tutte le vaccinazioni.
Nel 2025 la Bce ha tagliato di 1 punto gli interessi, ma i prestiti casa sono diventati più cari. Su un fisso (9 su 10 lo preferiscono al variabile) da 150.000 euro a 25 anni il salasso è di 600 euro all’anno. Motivo? I mercati non credono possano esserci altre sforbiciate.
La Bce taglia i tassi o comunque non li aumenta e i mutui per comprare casa sono sempre più cari. È questo il paradossale fenomeno con il quale devono fare i conti le famiglie italiane che hanno deciso di indebitarsi pur di coronare il sogno di una vita: l’abitazione di proprietà. Tanto per intenderci: nel 2025, la Banca Centrale Europea ha limato per quattro volte il costo del denaro portandolo dal 3 al 2%. Si poteva sperare in qualcosa in più soprattutto con un Europa che cresce a ritmi lentissimi e con un’inflazione tutto sommato stabile, ma tant’è.
Le fake news russe diventano la scusa per varare il Democracy shield, l’ente per la «resilienza democratica» con cui l’Europa si arrogherà il diritto di controllare l’informazione. Che già influenza coi soldi a tv e giornali.
La Commissione europea si prepara a sferrare un attacco frontale contro quella che definisce «disinformazione» e «ingerenza straniera», ma i suoi piani sollevano gravi interrogativi sulla libertà di espressione dell’Unione. L’iniziativa, presentata come il nuovo «Scudo europeo per la democrazia» (Democracy shield), viene lanciata oggi a Bruxelles. Al centro di questo piano c’è la proposta di istituire una nuova struttura, il Centro europeo per la resilienza democratica, presentata come un polo per coordinare gli sforzi tra l’Ue e i Paesi membri contro attacchi ibridi di disinformazione provenienti, in particolare, da attori stranieri come la Russia.
Antonio Chiappani (Ansa)
Proteste in commissione Covid per l’audizione di Antonio Chiappani, il procuratore che indagò Conte e Speranza per epidemia colposa. Lui cita il codice penale: non impedire un evento evitabile equivale a cagionarlo.
Ancora una volta gli auditi proposti dalla maggioranza sono puntualmente contestati dall’opposizione. Succede in commissione parlamentare d’inchiesta sulla gestione dell’emergenza sanitaria Covid. Ieri, a essere ascoltato era Antonio Chiappani, già procuratore capo della Repubblica presso il Tribunale di Bergamo. «Sono qui per rappresentare tutte le criticità della prima fase della pandemia», ha spiegato più volte il magistrato, elencando le conseguenze del mancato aggiornamento e della non attuazione del piano del 2006. Apriti cielo. Il deputato Alfonso Colucci del M5s ha strepitato che «non è il caso di rifare il processo a Conte e Speranza», e che Chiappani avrebbe definito «sbagliato il provvedimento del tribunale dei ministri» mentre «le tesi dell’accusa si sono rivelate un buco nell’acqua».
2025-11-12
Viale Papiniano, il cantiere finisce sotto sequestro: per la Procura è nuova costruzione abusiva
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Dopo le inchieste dell’estate scorsa, arriva il provvedimento della magistratura: bloccato il palazzo di otto piani che avevamo raccontato su La Verità. Secondo i pm, dietro la Scia di ristrutturazione si nascondeva un intervento fuori scala, privo di piano attuativo e permesso di costruire.
In agosto era soltanto uno dei tanti cantieri finiti sui tavoli della procura di Milano tra le decine di filoni dell'inchiesta urbanistica. Oggi, quelle carte sono diventate un fascicolo giudiziario. E' stato disposto il sequestro preventivo dell’area di viale Papiniano 48, dove la società Papiniano 48 Srl stava realizzando un edificio residenziale di otto piani e due interrati al posto di un vecchio laboratorio commerciale di tre piani.
Secondo il decreto firmato il 10 novembre dal pubblico ministero Giovanna Cavalleri, con la co-firma del sostituto Luisa Baima Bollone e coordinanti dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, si tratta a tutti gli effetti «di una nuova costruzione in assenza di valido titolo edilizio». Il provvedimento, emesso d’urgenza, ordina il blocco immediato dei lavori «per evitare l’aggravamento delle conseguenze del reato e l’ulteriore avanzamento dell’edificio abusivo».
Gli indagati sono Mauro Colombo, direttore dei lavori e progettista, e Salvatore Murè, amministratore unico della Papiniano 48 Srl e della Murè Costruzioni. Entrambi sono accusati di lottizzazione abusiva e costruzione senza permesso di edificare, in violazione del Testo unico dell’edilizia.
La storia del cantiere — già raccontata questa estate dalla Verità — era iniziata con una Scia edilizia (Segnalazione certificata di inizio attività) presentata nel 2021 come “ristrutturazione con demolizione e ricostruzione”. In realtà, scrive la Procura, l’intervento “consiste nella demolizione integrale di un fabbricato e nella costruzione di un nuovo edificio di otto piani fuori terra e due interrati, con caratteristiche morfologiche e volumetriche completamente diverse”.
In altre parole: non un recupero, ma una nuova costruzione. E non una qualsiasi. L’immobile, una volta completato, avrebbe superato i 25 metri di altezza e i 3 metri cubi per metro quadrato di densità, soglie che — spiega il decreto — obbligano per legge a un piano attuativo o una lottizzazione convenzionata. Nessuno dei due strumenti era stato approvato.
Il Comune di Milano aveva già sospeso i lavori nel maggio 2024, rilevando «caratteristiche dimensionali e morfologiche eccedenti i limiti consentiti» e avviando un procedimento di annullamento d’ufficio della Scia. La società, tuttavia, ha ripreso il cantiere nell’autunno di quest’anno, dopo aver tentato — invano — di trasformare la pratica in un permesso di costruire convenzionato tramite un accordo con Palazzo Marino.
Il 16 ottobre scorso la Papiniano 48 Srl ha comunicato la ripresa dei lavori “a prescindere dall’esito del procedimento”, e pochi giorni dopo gli agenti della Polizia Locale hanno documentato la gettata del primo piano in cemento armato. Da qui l’intervento urgente della Procura.
Nel decreto si parla esplicitamente di una vicenda “sovrapponibile” ad altri cantieri già finiti sotto sequestro — come quelli di via Crescenzago e via Cancano — e di una “prassi illegittima” consolidata negli anni, in cui opere edilizie ad alto impatto urbanistico venivano impropriamente qualificate come ristrutturazioni per evitare piani attuativi e permessi di costruire.
La Procura ricorda anche la circolare comunale del 2023, sospesa la scorsa primavera, che aveva aperto la strada a interpretazioni “elastiche” dell’articolo 41-quinquies della legge urbanistica, quello che impone limiti di altezza e densità. «Tale disposizione — scrivono i magistrati — esprime un principio fondamentale della pianificazione, non derogabile da circolari o leggi regionali».
Il terreno di viale Papiniano 48, inoltre, è sottoposto a vincolo paesaggistico e rientra nel “Nucleo di Antica Formazione” del Comune, oltre che nel vincolo regionale “Naviglio Grande – Nucleo rurale di interesse paesaggistico”. Per la Procura, la trasformazione dell’area «comporta una lesione irreversibile dei beni tutelati dalla normativa urbanistica e ambientale».
L’edificio preesistente era basso, a uso commerciale, compatibile con il tessuto storico. Il nuovo, con otto piani e due interrati, cambierebbe completamente la morfologia dell’isolato.
Il sequestro di viale Papiniano arriva in un momento cruciale per l’amministrazione milanese, ancora alle prese con le inchieste sull’urbanistica che hanno toccato anche dirigenti comunali, professionisti e imprenditori. La stessa delibera di Giunta del maggio 2025 — citata nel decreto — era nata per fare chiarezza dopo mesi di indagini e polemiche.
Ora, con questo nuovo provvedimento, la magistratura sembra consolidare una linea: la stagione delle “Scia creative” è finita.
E quel palazzo che in agosto sembrava solo “troppo alto per essere vero” diventa oggi un simbolo giudiziario del nuovo corso milanese, dove i confini tra ristrutturazione e nuova costruzione non sono più soltanto una questione tecnica, ma un banco di prova per la legalità urbanistica della città.
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