2018-05-01
L'anno scorso le morti sul lavoro sono state 1029
Una intera piazza del centro di Roma riempita con oltre 1.000 sagome di colore bianco per ricordare le morti sul lavoro. Il sit in organizzato dall'Ugl serve per accendere un faro su tutti i tragici incidenti e chiedere sanzioni più severe.«Un fenomeno in crescita, confermato dai dati del primo trimestre del 2018: 22 vittime in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno». È questo il tema scelto dal sindacato Ugl, in occasione della festa del primo maggio, con l'iniziativa Lavorare per vivere, che si è tenuta in Piazza San Silvestro a Roma. «Con questa installazione l'Ugl vuole ribadire il concetto che bisogna lavorare per vivere. Le norme sulla sicurezza rappresentano una condizione necessaria ma, a quanto pare, non sufficiente», ha detto Paolo Capone, segretario generale Ugl.«Il primo maggio è un giorno di festa per tutti i lavoratori e per questo motivo è indispensabile compiere una riflessione per commemorare chi ha perso la vita sul lavoro». «Il primo maggio è un giorno di festa per tutti i lavoratori e per questo motivo è indispensabile compiere una riflessione per commemorare chi ha perso la vita sul lavoro. Purtroppo, le 'morti bianche' fanno tristemente parte della cronaca e delle tragedie quotidiane», prosegue il sindacalista. »Dobbiamo volere un'Italia che sia migliore, condizioni di lavoro più sicure, più civili e più rispettose dei bisogni e dei diritti dei lavoratori. È evidente che ci sono delle gravi lacune nel nostro sistema: le leggi dovrebbero essere rispettate da tutti i datori di lavoro, cui spetta il dovere di indirizzare i propri dipendenti ad operare con professionalità e in sicurezza. Per questo, invito le Istituzioni a studiare una strategia concreta che imponga obblighi, anche attraverso strumenti sanzionatori più severi, al fine di invogliare tutti gli interessati ad agire con maggiore buon senso», conclude Capone.
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)