
Scaduto il termine per presentare le liste delle regionali: giallorossi uniti soltanto a Pomigliano e in Liguria. Occhi puntati sulla Puglia di Giuseppe Conte: lì Raffaele Fitto è in vantaggio.È scaduto ieri alle 12 il termine per la consegna delle liste per le elezioni regionali, in programma il 20 e 21 settembre, quando si voterà anche per il referendum sul taglio dei parlamentari. L'alleanza salvifica tra Pd e M5s ci sarà soltanto in una regione, la Liguria, dove il governatore uscente Giovanni Toti pare blindato, sulle 6 che andranno al voto, con il centrodestra che si presenterà compatto. E subito appare chiaro che per il M5s le decisioni della piattaforma Rousseau non coincidono proprio con il sentiment della base, che quando può si ribella alle decisioni prese dall'alto. Per il governo, invece, il ritornello che «comunque vada, tanto è un voto amministrativo», non vale proprio, visto che è sceso in campo addirittura il premier Giuseppe Conte, con un appello disperato per l'alleanza, soprattutto nelle Marche e in Puglia, che si è rivelato un autentico boomerang, anche se ha sottilmente legato l'esito del voto in queste regioni al Recovery fund: «Le Regioni saranno coinvolte nei progetti e diventeranno centri di spesa».Niente da fare, anzi grande scontento dal reggente pentastellato, Vito Crimi, al ministro degli Affari regionali pd, Francesco Boccia, senza considerare le pernacchie dei candidati in corsa. L'unione giallorossa, però, sarà attiva nelle comunali di Pomigliano D'Arco, il paese di Luigi Di Maio, e a Faenza. Depositate le liste ieri senza alcun ripensamento, da oggi può iniziare la corsa finale della campagna elettorale in Puglia per Michele Emiliano, presidente uscente del Pd, che si troverà contro Antonella Laricchia del M5s e Raffaele Fitto di Fdi, alla guida della coalizione del centrodestra, ma anche Ivan Scalfarotto di Italia viva. Nelle Marche, Gianni Mercorelli, il candidato grillino, polemico fino alla vigilia per le voci di un accordo in extremis, correrà contro il candidato del Pd Maurizio Mangialardi e quello di Fdi per il centrodestra, Francesco Acquaroli. In Campania l'uscente Vincenzo De Luca, Pd ma poco «organico» con il governo, se la vedrà con Stefano Caldoro per il centrodestra e Valeria Ciarambino per il M5s. In Toscana, dove c'è una lista anche «Pci», il candidato del centrosinistra Eugenio Giani sfiderà la candidata della Lega per il centrodestra, Susanna Ceccardi e la pentastellata Irene Galletti. L'alleanza tra Pd e M5s, definita dal segretario dem, Nicola Zingaretti, importante «non solo per la tenuta del governo ma del Paese», (tranne che a Roma, però) ci sarà soltanto in Liguria, dove lo sfavorito Ferruccio Sansa sfida Toti. In Veneto, blindato l'uscente Luca Zaia, della Lega, che si troverà davanti 9 candidati presidenti tra cui il principale sfidante è l'ex vicesindaco di Padova Arturo Lorenzon, sostenuto dal Pd, mentre il M5s punta sull'ex deputato Enrico Cappelletti.Secondo i sondaggi, più o meno ufficiali, Liguria e Veneto non cambieranno, sfida molto intensa in Toscana, la Campania resterà a De Luca, nelle Marche il candidato del centrodestra per ora è davanti a quello di sinistra, mentre più delicata la sfida in Puglia, dove Fitto potrebbe fare il colpaccio su Emiliano. Quindi è chiaro che proprio Marche e Puglia sono le due regioni che peseranno di più sul destino del governo, come ha già avvertito, mettendo le mani avanti, il segretario dem pugliese, Marco Lacarra: «Pensare che il voto regionale non abbia ripercussioni sul governo è irresponsabile». Inevitabili quindi le conseguenze anche su Conte, pugliese e premier.
Monica Marangoni (Ansa)
La giornalista Monica Marangoni affronta il tema della nudità in un saggio che tocca anche il caso delle piattaforme sessiste. «È il tempo del relativismo estetico che asseconda solo l’io e le sue voglie, persino con immagini artefatte».
Giornalista e conduttrice televisiva, laureata in Filosofia all’università Cattolica del Sacro cuore a Milano, Monica Marangoni ha condotto diversi programmi non solo in Rai. Nudo tra sacro e profano - Dall’età dell’innocenza all’epoca di Onlyfans (Cantagalli), con postfazione dello stesso editore David Cantagalli, è il suo primo saggio. Una riflessione particolarmente attuale dopo la scoperta, e la chiusura, di alcuni siti che, con l’Intelligenza artificiale, abbinano corpi nudi femminili a volti noti del mondo dell’informazione, dello sport e della politica.
Effetto Trump: dazi, tagli alla ricerca e revisione dei protocolli sanitari stanno frenando il comparto (-4%). A pesare, pure la scadenza dei brevetti. Cresce la fiducia, invece, nei processi tecnologici contro le malattie.
Il settore farmaceutico globale attraversa una fase di incertezza che si riflette sui listini. Da inizio anno il comparto mondiale segna un -4%, zavorrato anche dall’effetto cambio, mentre in Europa l’andamento complessivo resta vicino alla parità ma con forti turbolenze. Il paradosso è evidente: a fronte di una domanda sanitaria in crescita e di progressi clinici straordinari, gli investitori hanno preferito spostarsi su altri temi.
Donna, ingegnere aerospaziale dell'Esa e disabile. La tedesca Michaela Benthaus, 33 anni, prenderà parte ad una missione suborbitale sul razzo New Shepard di Blue Origin. Paraplegica dal 2018 in seguito ad un incidente in mountain bike, non ha rinunciato ai suoi obiettivi, nonostante le difficoltà della sua nuova condizione. Intervistata a Bruxelles, ha raccontato la sua esperienza con un discorso motivazionale: «Non abbandonate mai i vostri sogni, ma prendetevi il giusto tempo per realizzarli».
Luca Marinelli (Ansa)
L’antica arte partenopea del piagnisteo strategico ha in Italia interpreti di alto livello: frignano, inteneriscono e incassano.
Venghino, siori, venghino, qui si narrano le gesta di una sempiterna compagnia di ventura.
L’inossidabile categoria dei cultori del piagnisteo.
Che fa del vittimismo una posa.
Per una buona causa: la loro.





