Le offerte bancarie vedono il variabile in vantaggio sul fisso, spinto dai tagli Bce. Gli esperti raccomandano di valutare profilo e reddito prima di scegliere: la rata fissa costa di più ma tutela dalle oscillazioni.Nel mese di luglio 2025, il mercato dei mutui in Italia continua a offrire soluzioni competitive sia a tasso fisso che variabile, con condizioni particolarmente vantaggiose per chi ha un buon profilo creditizio e un loan-to-value (Ltv) contenuto, il rapporto tra il denaro finanziato dalla banca e il valore dell’immobile. Le simulazioni sono state effettuate per clienti con più di 36 anni, con classe energetica compresa tra C e G.Per un mutuo da 126.000 euro della durata di 25 anni e Ltv al 70%, tra i tassi fissi spicca l’offerta di Crédit Agricole Italia con un Tan (Tasso annuo nominale) del 2,92% (Irs25a + 0,15%), Taeg (Tasso annuale effettivo globale) al 3,23% e una rata mensile di 592,28 euro. Seguono Webank con Tan al 3,09% e rata di 603,42 euro, Intesa Sanpaolo con TAN al 3,06% e rata di 601,45 euro, Banca Sella con TAN al 3,10% e rata di 604,08 euro, e BCC Milano con TAN al 3,05% e rata di 600,79 euro.Per chi opta per la surroga a tasso fisso, Crédit Agricole Italia propone un Tan del 3,02% (Irs25a + 0,25%) con rata di 598,82 euro. Webank offre un Tan del 3,19% con rata di 610,03 euro, mentre BCC Milano mantiene il Tan al 3,05% con rata di 600,79 euro.Passando ai tassi variabili, Monte dei Paschi di Siena si distingue con un Tan del 2,33% (Euribor1m + 0,40%) e rata di 554,53 euro. ING propone costi del 2,57% con rata di 569,71 euro, Banca Sella del 2,65% con rata di 574,82 euro e Crédit Agricole Italia del 2,69% per 577,39 euro.Per la surroga a tasso variabile, Monte dei Paschi di Siena conferma il Tan al 2,33% con rata di 554,53 euro. Crédit Agricole Italia del 2,59% con rata di 570,99 euro, CheBanca! del 3,03% con rata di 599,47 euro, e ING 3,07% con rata per 602,10 euro.Per un mutuo da 250.000 euro della durata di 30 anni e Ltv al 50%, tra i tassi fissi si segnalano Credem e BNL con TAN al 2,90% e rata mensile di 1.040,57 euro. Crédit Agricole Italia propone un Tan del 3% con rata di 1.054,01 euro, mentre Webank si attesta al 3,16% con rata di 1.075,71 euro.Infine, tra i tassi variabili per lo stesso importo e durata, Monte dei Paschi di Siena offre ancora il valore più basso al 2,33% con rata di 965,85 euro. Seguono Credem con un 2,56% e rata di 995,62 euro, ING al 2,52% e rata di 990,40 euro, e Banca Sella al 2,65% e rata di 1.007,41 euro.«I tagli effettuati nell’ultimo anno dalla Bce hanno fatto calare l’Euribor e oggi, se guardiamo alle migliori offerte disponibili online, vediamo che i mutui a tasso variabile risultano mediamente più convenienti rispetto a quelli fissi», spiega Yuri Griggio, direttore comunicazione di Facile.it. «Quando sì è alle prese con la richiesta del finanziamento, però, è importante fare una valutazione a 360 gradi e non limitarsi a guardare il tasso. I finanziamenti variabili, seppur più convenienti, sono soggetti alle oscillazioni del mercato e quindi più indicati per chi ha una capacità reddituale tale da poter affrontare in serenità eventuali aumenti di rata. I fissi, invece, a fronte di un tasso più elevato, garantiscono una rata stabile per tutta la durata del finanziamento e sono più adatti a chi ha una bassa propensione al rischio. Il consiglio, quindi, è di confrontare con attenzione le diverse offerte sul mercato per identificare, magari con l’aiuto di un consulente esperto, quella più adatta alle proprie esigenze».
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Il tesoro di famiglia nascosto al Fisco fino al 2025, collegato dalle indagini al fondo Private Wealth in Lussemburgo.
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Scioperi a oltranza e lotta politica: dopo aver tubato con Conte e Draghi, il segretario della Cgil è più scatenato che mai.
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L’eurodeputata del Rassemblement National: «Il presidente non scioglie il Parlamento per non mostrare la sua debolezza ai partner europei. I sondaggi ci danno al 33%, invitiamo tutti i Repubblicani a unirsi a noi».
L'evento organizzato dal quotidiano La Verità per fare il punto sulle prospettive della transizione energetica. Sul palco con il direttore Maurizio Belpietro e il vicedirettore Giuliano Zulin, il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, il presidente di Ascopiave Nicola Cecconato, il direttore Ingegneria e realizzazione di Progetto Terna Maria Rosaria Guarniere, l'Head of Esg Stakeholders & Just Transition Enel Maria Cristina Papetti, il Group Head of Soutainability Business Integration Generali Leonardo Meoli, il Project Engineering Director Barilla Nicola Perizzolo, il Group Quality & Soutainability Director BF Spa Marzia Ravanelli, il direttore generale di Renexia Riccardo Toto e il presidente di Generalfinance, Boconi University Professor of Corporate Finance Maurizio Dallocchio.