Il governo raddoppia sforzi e risorse nella lotta contro le dipendenze. «Dal 2024 al 2025 l’investimento economico è raddoppiato, toccando quota 165 milioni di euro» ha spiegato il premier Giorgia Meloni in occasione dell’apertura dei lavori del VII Conferenza nazionale sulle dipendenze organizzata dal Dipartimento delle politiche contro la droga e le altre dipendenze. Alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a cui Meloni ha rivolto i suoi sentiti ringraziamenti, il premier ha spiegato che quella contro le dipendenze è una sfida che lo Stato italiano considera prioritaria». Lo dimostra il fatto che «in questi tre anni non ci siamo limitati a stanziare più risorse, ci siamo preoccupati di costruire un nuovo metodo di lavoro fondato sul confronto e sulla condivisione delle responsabilità. Lo abbiamo fatto perché siamo consapevoli che il lavoro riesce solo se è di squadra».
Meloni ha poi elencato gli strumenti messi in campo «come la possibilità di destinare l’8 per mille dell’Irpef anche agli interventi di prevenzione e recupero delle dipendenze. L’Italia» ha aggiunto, «rappresenta una eccellenza assoluta nella lotta al narcotraffico, un fronte prioritario che ci vede da sempre in prima linea». Infine, ha annunciato che, nell’ambito della comunità politica europea, l’Italia ha deciso poche settimane fa di «promuovere con la Francia la nascita della Coalizione europea contro le droghe. Un’altra iniziativa che vuole essere operativa, che si fonda su una delle principali intuizioni di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino, e cioè quello strumento di indagine che noi riassumiamo nelle parole follow the money: se vuoi combattere un’organizzazione criminale, devi seguire i soldi». Nel suo discorso il premier rivolge gratitudine anche al «Santo Padre per le sue parole di speranza e di incoraggiamento» inviate tramite un videomessaggio all’inizio dell’evento. Papa Leone XIV ha messo in guardia dalle nuove forme di dipendenza «legate all’uso crescente di internet, computer e smartphone, un fenomeno che si associa non solo a chiari benefici ma a un uso eccessivo che spesso sfocia in dipendenze con conseguenze negative per la salute, come gioco compulsivo, scommesse, pornografia», ha spiegato il Pontefice parlando anche di «decadimento sociale di valori e riferimenti positivi», invitando quindi le famiglie, le scuole gli insegnanti a «formare la coscienza, sviluppare la vita interiore e instaurare rapporti positivi».
Ad aprire i lavori il Sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, che molto ha a cuore questa iniziativa. «Insieme si può perseguire e conseguire l’obiettivo di rendere liberi dalle dipendenze dalle droghe. La legge individua nella conferenza il momento periodico per una serie verifica dello stato dell’arte e articolare una serie visione di prospettiva. È un momento di confronto autentico come tutto il lavoro svolto dall’insediamento del governo in carica», aggiunge Mantovano. «Non partiamo da zero, abbiamo tre anni di lavoro comune alle spalle, la conferenza è una tappa importante, non un punto di arrivo. Puntiamo a conquistare sempre più spazi di libertà dalle guerre e dalle dipendenze». Presenti tutte le più alte cariche dello Stato: il presidente del Senato Ignazio La Russa, il presidente della Camera Lorenzo Fontana che ricorda commosso la morte di un amichetto a dieci anni, a causa della dipendenza del padre.
«La nostra battaglia deve essere per tutti quegli Andrea che non hanno avuto un futuro».
L’apertura dei lavori è stata chiusa da un inaspettato intervento del presidente della Repubblica Mattarella che ha lanciato un appello «corale e costante per affrontare la tragedia delle dipendenze, delle vite distrutte, della perversa presenza della criminalità organizzata». Un fenomeno fotografato dalla relazione annuale al Parlamento 2025 del dipartimento per le politiche antidroga. Tra gli studenti, il 21% ha dichiarato di aver consumato cannabinoidi e, dopo la cannabis, è la cocaina la droga più diffusa e causa il 35% delle intossicazioni acute. Sono 134.443 le persone assistite nei SerD, l’88% di loro era già stato in trattamento negli anni precedenti. Preoccupano le nuove dipendenze tra gli adolescenti: oltre 1,4 milioni di studenti (57%) hanno giocato d’azzardo almeno una volta, il 17% mostra un uso problematico dei videogame e il 13% gioca d’azzardo online.
Oggi l’evento prosegue con le risposte delle istituzioni alla presenza dei ministri competenti. Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Affari esteri, Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito, Andrea Abodi, ministro per lo Sport e i Giovani, Eugenia Maria Roccella, ministra per la Famiglia , Federico Freni, sottosegretario al Mef, Marcello Gemmato, sottosegretario alla Salute. Mantovano chiuderà la due giorni.



