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Le banche raccolgono i frutti della propaganda ecologista: mutui green saliti del 400%
Ursula von der Leyen (Ansa)
Rilevazione di Bnp Paribas: un italiano su due ha previsto interventi sulla casa. E Bruxelles dà alle Ong la possibilità di contestare i sussidi nazionali «inquinanti».

In un contesto di allentamento monetario da parte della Banca Centrale Europea, che a metà aprile ha confermato un ulteriore taglio dei tassi di riferimento per sostenere l’economia (e se ne attende un altro a giugno), il mercato dei mutui risponde con offerte più competitive, soprattutto sui tassi variabili.

In un contesto di crescente incertezza sui mercati internazionali, la Banca centrale europea ha deciso di ridurre i tassi di interesse di 25 punti base, portando il costo del denaro al 3,64%. Secondo le stime di Facile.it e Mutui.it, questa manovra si tradurrà in un alleggerimento della rata mensile di un mutuo a tasso variabile standard: da 640 a 623 euro, con un risparmio di 17 euro al mese per una simulazione su 126.000 euro in 25 anni (LTV 70%, Euribor 3M + 1,25%).

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Dall’annuncio del piano del 4 marzo, causa rischio inflazione, il tasso dei prestiti è passato dal 2,48% al 2,80%. Stabili i variabili.
Il taglio dei tassi Bce dello 0,25% rappresenta una buona notizia per le famiglie che hanno un mutuo o stanno pensando di accenderlo. Secondo le rilevazioni della Fabi, il più importante sindacato italiano del settore bancario, il costo dei finanziamenti immobiliari potrebbe scendere sotto la soglia del 3%.
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