Ho avuto la percezione che queste parole si facessero strada lentamente in lui. Vorrei dire, con molta fatica, ma inesorabilmente, la coscienza e il cuore di quest'uomo, attraverso il mio intervento, erano stati messi davanti alla situazione e alla realtà che doveva vivere in modo radicale, ma allo stesso tempo semplice. Pian piano è diventato più chiaro che la presenza di Cristo non solo dà valore alla vita e ha sconfitto definitivamente la morte, ma può anche rendere ogni condizione umana (anche la più triste e difficile) come un passaggio verso il compimento. Questa era la sfida, più reale di quella che gli avevano proposto e fatto credere.
A un certo punto in lui si è formulato un giudizio: «Mi aiuti a vivere perché non voglio più morire. Non voglio più scegliere la morte, ma voglio seguire la vita». Davanti a questa sua richiesta gli ho testimoniato che nella sua situazione di dolore e in questa circostanza misteriosa che appariva irrisolvibile era chiamato a partecipare alla morte del Signore per la sua resurrezione. Era chiamato a vivere l'esperienza, che molti cristiani hanno vissuto prima di lui: immedesimarsi con il destino di morte del Signore, per diventare segno e testimonianza di lui nel mondo. Nel nostro ultimo incontro gli ho detto: «Fai così: segui quello a cui ti ho richiamato perché certamente vivrai».
Ho riflettuto molto su questo momento inaspettato nel quale mi sono sentito di rischiare giudizi veri e definitivi, come quelli a cui la Chiesa nella sua storia ci ha sempre educato in un clima di vera carità. E ho capito che noi cristiani non possiamo fare altro, cominciando dai vescovi, fino agli ultimi cristiani del mondo. Noi non possiamo far altro che accogliere la vita di Cristo, viverla e testimoniarla.
Quest'uomo oggi è diventato un grande testimone di Cristo verso coloro che andavano e vanno ancora a trovarlo. Anche quelli che provavano a spiegargli che era meglio che morisse. Escono cambiati dall'incontro con lui. Che dire? Dio ha preso un uomo umile e fragile come me per mandare avanti il miracolo della vittoria della vita sulla morte. Ora posso veramente dire, come tanti cristiani: tutto questo è stato fatto dal Signore ed è mirabile ai nostri occhi.
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