«La salute mentale non è moda». La protesta contro Gucci diventa virale

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«La salute mentale non è moda». La protesta contro Gucci diventa virale
Gucci
  • La sfilata organizzata dal direttore creativo Alessandro Michele fa parlare per la discutibile scelta di portare sul defilè camici che ricordano quelli indossati dai pazienti psichiatrici. Secondo Ayesha Tan Jones «mostrare queste malattie come oggetti di scena per vendere i vestiti è volgare».
  • Il duo formato da Domenico Dolce e Stefano Gabbana presenta la sua ultima collezione ispirata alla giungla urbana. L'80% dei capi in passerella è prodotto da mani italiane.
  • Pop giapponese e vibrazioni hawaiane per la collezione di Gcds. Giuliano Calza, stilista e creatore del marchio, ha portato a Milano il mondo dei manga trasformando gli occhi delle modelle con speciali lenti a contatto.
  • Dalla paglia al turbante, Borsalino riscrive la storia del cappello.

Lo speciale contiene quattro articoli, gallery fotografiche e video.

L’oro italiano vale come quattro Usa. Giacarta premia gli atleti in vacche
Getty Images
Ogni nazione ha le sue ricompense per chi eccelle: in Svezia e Uk c’è solo la gloria, in Corea del Sud la dispensa dal militare mentre in Polonia vacanze e appartamento. Poi i soliti arabi: 1,2 milioni a trionfo.
«Il ministero della guerra sporca», il nuovo action movie ispirato a una storia vera
«Il ministero della guerra sporca» (Amazon Prime Video)

La pellicola, su Amazon Prime Video da giovedì 25 luglio, è una sorta di Bastardi senza gloria, riletto, però, attraverso la lente di Guy Ritchie. Quella lente pop, a tratti grottesca, una lente colorata e divertita, capace di mettere in luce le contraddizioni e le piccole volgarità dell’essere umano.

Al via le Macroniadi: orde di nordafricani, rischio attentati e manca da mangiare
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Oggi grande cerimonia inaugurale delle Olimpiadi, che l’uomo dell’Eliseo voleva usare come spot. Ma va già tutto a rotoli.
Dazi sulle auto prodotte in Messico. Trump «vuole» le fabbriche cinesi
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Fa discutere il piano del tycoon di tassare del 200% le vetture costruite oltre confine per «costringere» le case del Dragone a traslocare negli States. Così crescerebbero i posti di lavoro, i profitti delle banche e anche il Pil.
Le Firme

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