2023-06-06
«Ora un giudice apra un’inchiesta»
Matteo Salvini si scaglia contro la macchinazione: «Montatura per colpire la Lega e il sottoscritto. Ma adesso i complici paghino». Il Carroccio: intervenga il Copasir.«Spero che qualche giudice apra un occhio, e un’inchiesta, e spero che giornalisti e politici che pare siano stati complici di questa enorme messa in scena paghino per l’errore commesso». Mentre continua il silenzio da parte dei giornali di sinistra, sulla vicenda della macchinazione dell’hotel Metropol per incastrare la Lega con una storia falsa su fondi provenienti da Mosca, a parlare ieri è stato Matteo Salvini. Intervistato dal Tg4, il leader del Carroccio e ministro delle Infrastrutture, dopo le rivelazioni del nostro giornale, ha sottolineato di aver sempre saputo che si trattasse di una bufala o di una «sòla, come si dice a Roma... Io», ha aggiunto, «porto in giro per il mondo il mio Paese, le necessità di imprese e lavoratori italiani e lo faccio gratis. Spiace che per anni un mix di magistratura, politica e giornalismo di sinistra abbia infangato non Matteo Salvini e la Lega, ma tutta Italia. Sul nulla». Salvini sottolinea un aspetto non secondario in questa storia, e cioè il ruolo avuto anche da alcune testate Rai, oltre che dal gruppo Gedi: «Decine e decine di articoli di giornali e servizi, anche sulla tv pubblica, che chiedendo i soldi degli italiani poi si permette di attaccare, di fare da megafono senza nessuna prova, di infangare la Lega. Non è la prima volta che la Lega viene infangata e poi dopo qualche anno si scopre che non c’era nulla. Chi rimborsa gli italiani, me e la Lega - per questi anni di fango?», ha concluso. Al contrario, da Gedi, oltre a non arrivare alcun commento o spiegazione su questa vicenda torbida (come La Verità già più volte sollecitato), si continua a gettare benzina sul fuoco con un attacco personale piuttosto grossier nei confronti del Carroccio, nella persona dell’eurodeputata Susanna Ceccardi, ex-candidata alla presidenza della Regione Toscana, contenuto in un articolo che in teoria avrebbe dovuto parlare della Caporetto del Pd in quelle terre.Ciò ha portato gli esponenti leghisti a rinnovare ieri, prima che si pronunciasse Salvini, con più vigore la richiesta che una vicenda così grave venga discussa in una sede istituzionale adeguata come il Copasir. Questo per procedere a degli approfondimenti, interpellando le parti in causa e accertare con esattezza le responsabilità, visto il clima di persistente resistenza che ha fatto seguito alle nostre rivelazioni. Al centro delle ultime dichiarazioni dei parlamentari di via Bellerio vi sono stati gli ulteriori elementi che sulla macchinazione del Metropol stanno affiorando, a partire dal ruolo di alcune logge massoniche e ai legami di loro affiliati coi reporter dell’Espresso. Il senatore Claudio Borghi, intervistato dal Giornale, ha dichiarato che «al Copasir, di cui sono membro, ascolteremo Alfredo Mantovano, che ha la delega per gli 007 dalla premier, e gli chiederò se i nostri servizi sanno qualcosa di tutta questa storia del Metropol». «L’innocenza della Lega», ha detto ancora, «è poca cosa rispetto a quello che sta venendo fuori adesso. Chiederemo a Mantovano di dirci quel che sanno i nostri Servizi. Non voglio formulare conclusioni che sarebbero premature», ha concluso, «ma dobbiamo capire se c’è stato un tentativo di condizionare la democrazia e incastrare Salvini».Per il vicesegretario leghista Andrea Crippa «il silenzio della sinistra e dei suoi giornali, a iniziare dall’Espresso, è indecente: anni di fango, calunnie, insinuazioni contro uno dei principali partiti italiani alla vigilia del voto. Ora - aggiunge - viste le rivelazioni de La Verità - intervengano Copasir, magistratura, ordine dei giornalisti».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.