2019-04-24
Me too, una frustata lo seppellirà. Nei libri maschi cattivi e sculacciate
L'ondata di femminismo furente fallisce anche nel mondo della fantasia. Per il pubblico in rosa continua a funzionare l'uomo dominante: lo dimostrano la nuova saga delle «Sfumature» e la narrativa erotica.Va detto: il nuovo personaggio creato da EL James, celeberrima autrice della saga delle Sfumature, ci va un po' più leggero rispetto al suo predecessore Christian Grey. Alle catene preferisce le manette, come dichiarato dalla sua creatrice. Ma, anche se non mena come un fabbro, la sua parte da maschione ruvido e dominante la fa eccome. Nella prima scena del romanzo di cui è protagonista (The Mister, appena pubblicato in Italia da Mondadori) lo vediamo intento a dilettarsi con una certa Caroline. La quale, apprendiamo, è la consolabilissima vedova di suo fratello, defunto da pochi giorni. «Sesso senza impegno: ci sono molte cose da dire a suo favore», teorizza il nostro protagonista. «Nessun legame, niente aspettative e zero delusioni; devo solo ricordarmi il suo nome». Insomma, anche qui abbiamo un bell'omaccione forte, sensuale e sciupafemmine. Ed è una buona notizia. Già, perché The Mister è il libro che chiude idealmente l'ubriacatura mediatica del Me too: un romanzo piuttosto spinto che arriva dopo la psicosi sulle molestie e che, in qualche modo, ci dà la misura di come sia conciato l'immaginario erotico occidentale. In effetti, l'ondata di femminismo furente qualche cicatrice l'ha lasciata. La James ha dovuto ammorbidirsi un po'. Meno giocattoli erotici, meno scudisciate a tradimento, meno sottomissione. Il nostro Mister è un maschio leggermente meno problematico rispetto a Grey, ed è anche un po' meno sicuro di sé. Durante le scene più bollenti, per esempio, lo vediamo farsi qualche scrupolo sulla durata della prestazione, come a dire: qui ci preoccupiamo anche del partner, mica solo della soddisfazione personale. A un certo punto, la sua lei gli confessa: «Mi brucia un po'». E lui, subito preoccupatissimo: «Scusami, sono un vero idiota». Si sbilancia perfino: «Non dobbiamo farlo per forza». Eh, quando c'è il rispetto... Tuttavia, l'ardore delle Sfumature è sempre lì, sotto il lenzuolo. Il meccanismo è più meno lo stesso: un uomo affascinante e virile che seduce una donna dai tratti virginali, un pochettino ingenua e vagamente pudica (almeno all'inizio, perché poi le cateratte si spalancano e allora...). Il nostro eroe si chiama, nientemeno, Maxim Trevelyan, conte di Trevethick. La fanciulla che concupisce, invece, si chiama Alessia, è un'immigrata albanese e fa la donna delle pulizie. La prima volta che si incontrano, lei sta cercando di rassettargli l'appartamento e lui è steso nudo sul letto, con il fondoschiena al vento. E qui le vestali del Me too non possono che farsi venire un coccolone. L'ultima volta che un maschio ricco, potente e svestito ha incrociato una cameriera straniera, è esplosa la vicenda di Dominique Strauss-Khan, la buriana stupratoria che ha anticipato il caso Weinstein. Non stupisce, dunque, che The Mister sia stato ferocemente stroncato da una folta schiera di giornaliste americane e inglesi. Secondo il Guardian si tratta di «un romanzo retrogrado con uomini potenti e donne vulnerabili». The Atlantic c'è andato ancora più pesante, descrivendo l'immaginario della James come una sorta di universo reazionario fatto di maschi guerrieri e «povere vergini che arrossiscono». Ed eccoci al punto. Possiamo girarla come vogliamo, possiamo perfino stabilire che dare una pacca sulla spalla sia molestia sessuale. Ma resta che, grazie al cielo, le leggi del desiderio sono sempre le stesse. E, Me too o non Me too, il pubblico (specie quello femminile) continua ad apprezzare i suddetti maschi prestanti che seducono con il testosterone e le sculacciate. Lo dimostra il successo costante della James (dei libri e dei film che hanno ispirato), ma anche quello della narrativa erotica più in generale. In Italia, per esempio, continuano a vendere tonnellate di copie i romanzi a tinte forti (spesso e volentieri tendenti al sadomaso) che pubblica l'editore Newton Compton. Ce n'è per tutti i gusti: a ciascuno il suo gatto a nove code. Anche la storica collana Harmony, dalla scorsa estate, si è spinta verso climi torridi, varando una sorta di collana parallela chiamata «Privé», che raccoglie libri più focosi del consueto. Nelle sale cinematografiche italiane è da poco sbarcato Book Club, commedia di Bill Holderman con un bel gruppo di mature protagoniste: Jane Fonda, Diane Keaton, Candice Bergen e Mary Steenburgen. Le signore in questione, proprio leggendo le 50 sfumature, riscoprono le gioie della vita e i piaceri della carne. Che le vestali si mettano il cuore in pace: per mesi ci siamo sentiti ripetere che tutti i maschi sono brutti, cattivi e potenziali molestatori. Ma, almeno a livello di fantasie, il maschio timido e debosciato proprio non funziona. Il destino del Me too è scritto: una frustata lo seppellirà.
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