
Il gruppo, che controlla i marchi Essence e Catrice, ha visto aumentare le vendite a livello globale soprattutto grazie all’espansione dell’online. Risultati migliori rispetto a quelli di prima della pandemia. Il general manager Italia: «Possiamo crescere ancora».«Far sentire ogni persona più bella in modi sempre nuovi e innovativi». È questa la missione di Cosnova, azienda tedesca di cosmetici di alta qualità con un rapporto performance/prezzo vincente che detiene in portafoglio i marchi Catrice ed Essence. Il gruppo ha chiuso il 2021 con cifre da record: le vendite sono cresciute del 15% rispetto al 2020, raggiungendo i 467 milioni di euro. La cifra supera persino i risultati pre pandemia con vendite nette globali in aumento del 5% rispetto al 2019. Gli acquisti online e internazionali sono stati i principali driver di crescita. L’attività di ecommerce di Cosnova beauty è aumentata di oltre il 50% nel 2021 rispetto al 2020 e di oltre il 130% rispetto al 2019. Secondo l’azienda, le vendite online rappresentano attualmente circa un decimo di quelle nette globali. Questi i numeri della famosa azienda di beauty di Sulzbach, fondata nel 2001 da Christina Oster-Daum e Javier González (tuttora presidenti), e che festeggerà proprio nel 2022 il ventesimo anniversario del marchio Essence, lanciato nel 2002. Essence e Catrice sono distribuiti in oltre 80 Paesi in Europa, Nord e Sud America, Medio Oriente, Asia, Oceania e Africa. I canali distributivi dell’azienda includono drugstore, Gdo, food retailer, department store, profumerie e fashion retailer, così come partner di ecommerce per quanto riguarda l’online. Inoltre, Essence e Catrice sono disponibili negli store online ufficiali del gruppo. Dopo i difficili primi tre mesi del 2021, a causa del lockdown, l’anno si è chiuso per Cosnova Italia con grandi risultati. «Il mercato cosmetico e del color make up ha dato segnali di ripresa ma è ancora in contrazione a livello di volumi. Nonostante questo, Cosnova Italia ha incrementato la propria quota di mercato rispetto sia al 2019 sia al 2020», afferma Nadine Langen, general manager di Cosnova Italia. Questo importante risultato è stato ottenuto dall’azienda da un lato grazie allo sviluppo nella Gdo e dall’altro da quello nei canali drugstore. Cosnova Italia continua dunque a essere il punto di riferimento nel segmento entry level price del make up. «Considerando le nostre attuali performance, il mercato conferma che i nostri brand Essence e Catrice sono forti nel mercato italiano e hanno un grandissimo potenziale», prosegue Nadine Langen, «Credo fermamente che abbiamo la possibilità di ampliare ulteriormente le nostre quote e che possiamo raggiungere con i nostri brand la leadership anche a livello di volume». Oltre 650 addetti nel mondo, 50.000 punti vendita a livello globale. Cosnova è arrivata in Italia nel 2017 per esplorare l’altissimo potenziale del nostro mercato ed è attualmente composta da un team di 18 dipendenti con l’obiettivo di veicolare con forza i valori della casa madre, vale a dire offrire a tutti i consumatori cosmetici dall’elevatissima qualità a un prezzo accessibile. «La nostra previsione per il futuro è positiva, credo che i nostri brand siano emersi come vincitori in questo difficile momento segnato dalla pandemia e il nostro obiettivo sarà ancora di più posizionare Cosnova Italia come azienda leader nel mercato italiano nel segmento entry level price del make up. Nel 2022 ci concentreremo su una più forte presenza in tutti i canali distributivi, sempre con particolare focus sui drugstore. Inoltre, insieme con il mio team, daremo ulteriore sviluppo ai nostri brand dal punto di vista della comunicazione digitale, focalizzandoci su varie campagne con l’obiettivo di incrementare l’awareness in Italia ancora di più». Da sempre Cosnova pone al centro della propria filosofia il benessere delle persone, la produzione sostenibile di prodotti di alta qualità e la tutela dell’ambiente. Nel 2021 il team Italia si è cimentato in Dal campo alla tavola della solidarietà. Un progetto di agricoltura biologica e sociale promosso da Cascina Biblioteca, cooperativa sociale mista che gestisce servizi educativi e sociosanitari connettendoli ad attività agricole e commerciali. I dipendenti di Cosnova e la general manager Nadine Langen hanno raccolto e donato i frutti autunnali dell’orto all’associazione Pane quotidiano. «Dopo un lungo periodo di separazione si è trattato di un’importante attività di team building che ci ha permesso di sostenere concretamente un’organizzazione milanese che fa del bene al prossimo e questo è quel che conta per noi». Un ambizioso percorso di sostenibilità che Cosnova porta avanti da sempre. Nel 2021 sono state aggiunte importanti pietre miliari nel percorso di riduzione di particelle plastiche e microplastiche nella gamma dei prodotti. L’uso di particelle microplastiche era già stato eliminato in un’ampia serie di prodotti nel 2021 e la totalità dei prodotti sarà «free» entro il 2023. Inoltre, l’anno passato l’azienda ha risparmiato circa 300 tonnellate di nuova plastica rispetto al periodo precedente. Entro il 2025 materiali riciclati o rinnovabili saranno utilizzati in almeno il 50% del packaging. Cosnova inoltre continuerà a contare su collaborazioni con partner solidi e affidabili: come nuovo membro di Science based targets initiative (Sbti) e in collaborazione con Climatepartner, l’azienda sta lavorando su una strategia scientifica fondata sul rispetto del clima e ha introdotto lo scorso anno il suo primo prodotto «climate neutral». Da aprile 2021, la partnership con Wwf Germania è un’altra importante testimonianza dell’impegno ecologico e sociale del gruppo.
Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti (Ansa)
Lega e Fi vogliono l’agevolazione al 12,5% nella legge di Bilancio: una mossa che può portare 2 miliardi. Fdi: imposta di 2 euro sui pacchi extra Ue e bollo da 500 euro per pagamenti consistenti in contanti.
Spunta il taglio della tassa sull’oro. Dal braccialetto della comunione al lingotto acquistato per investimento, il metallo prezioso entra tra la valanga di emendamenti alla legge di Bilancio che il Senato dovrà cominciare a esaminare dalla prossima settimana.
La proposta di Lega e Forza Italia introduce una tassazione agevolata al 12,5% (dal 26% attuale), allineata al prelievo sugli interessi dei titoli di Stato. La misura si rivolge a chi possiede oro per investimento ma non ha la documentazione del prezzo di acquisto e quindi non ha alcun attestato ufficiale che ne certifichi il valore.
L’Ue vuole sovvenzionare l’Ucraina con altri 140 miliardi, ma non sa da dove tirarli fuori. Sul rischioso uso degli asset russi confiscati c’è il muro del Belgio, mentre l’indebitamento della Commissione o degli Stati esporrebbe troppo mercati e bilanci.
«Le esigenze di finanziamento dell’Ucraina non sono solo elevate, ma anche urgenti». Sono state queste le inequivocabili parole del Commissario Ue, Valdis Dombrovskis, in occasione della conferenza stampa di giovedì dopo il Consiglio Ecofin.
Ansa
Il generale Fabio Mini: «Qualsiasi attacco contro la Russia impatta solo sul breve periodo».
Nella roccaforte ucraina del Donetsk, a Pokrovsk, si fa sempre più concreto il rischio che l’esercito di Kiev abbia i giorni contati, nonostante le varie rassicurazioni dei vertici militari ucraini.
A confermare la situazione drammatica sul campo è il generale di corpo d’armata dell’Esercito italiano, Fabio Mini, che ne ha parlato con La Verità. «Zelensky sa benissimo che le unità del suo esercito sono state circondate» ha detto il generale. Non sono state «ancora eliminate» perché i russi «stanno sempre contrattando e trattando per un ritiro, visto che non hanno bisogno di fare prigionieri». Dunque «le sacche sono chiuse», ha proseguito Mini, sottolineando che dalle fonti «dell’intelligence statunitense e inglese» è evidente «che non ci sia più la grande speranza di una vittoria». Quel che resta è la possibilità «di una sconfitta onorevole».
Bruxelles: «Chiediamo tolleranza zero sulla corruzione». Lo scandalo agita pure il governo. Matteo Salvini: «I nostri soldi vanno ai criminali?». Guido Crosetto: «Non giudico per due casi». E Antonio Tajani annuncia altri aiuti.
«Mi sembra che stiano emergendo scandali legati alla corruzione, che coinvolgono il governo ucraino, quindi non vorrei che con i soldi dei lavoratori e dei pensionati italiani si andasse ad alimentare ulteriore corruzione»: il leader della Lega, Matteo Salvini, pronuncia queste parole a Napoli a margine di un sopralluogo al porto, a proposito dell’acquisto di ulteriori armamenti dagli Usa da inviare in Ucraina. «La via di soluzione», aggiunge Salvini, «è quella indicata dal Santo Padre e da Trump, ovvero dialogo, mettere intorno a un tavolo Zelensky e Putin e far tacere le armi. Non penso che l’invio di altre armi risolverà il problema e mi sembra che quello che sta accadendo nelle ultime ore, con l’avanzata delle truppe russe, ci dica che è interesse di tutti, in primis dell’Ucraina, fermare la guerra. Pensare che mandare armi significa che l’Ucraina possa riconquistare i terreni perduti è ingenuo quantomeno».




