«Mai più avvisi anti rom sulla metro». Per rieducare l’Atac c’è la Onlus Lgbt

«Mai più avvisi anti rom sulla metro». Per rieducare l’Atac c’è la Onlus Lgbt
Getty images
  • Dopo l’annuncio che metteva i passeggeri in guardia dagli «zingari», l’azienda dei trasporti della Capitale dà il via ai corsi per il personale. Lo scopo? Combattere «razzismo, sessismo e abilismo». Roberto Gualtieri applaude.
  • Trappola all’Europarlamento, in una risoluzione contro le leggi omofobe dell’Uganda entra un emendamento che critica Roma. Manovre per ostacolare l’asse Ecr-Popolari.

Lo speciale contiene due articoli

La mossa a sorpresa di Trump per stanare i dem sugli «Epstein file»
Donald Trump (Ansa)
Il tycoon dice sì alla pubblicazione dei documenti perché non crede che ci sia materiale compromettente contro di lui.

Sono giorni intensi quelli che sta attraversando Donald Trump. Il presidente americano si trova infatti contemporaneamente impegnato su più fronti: dal caso di Jeffrey Epstein ai dossier internazionali, come Venezuela e Medio Oriente. Domenica sera, Trump ha esortato i deputati repubblicani a votare a favore della pubblicazione dei file relativi al finanziere morto suicida nel 2019.

«Fico sapeva bene di acquistare una casa irregolare al Circeo»
Roberto Fico (Imagoeconomica)
Il centrodestra respinge le giustificazioni del grillino sul condono per la villa al Circeo. Durigon, Mazzetti e Zaffini: «Che ipocrisia».

Gridavano «onestà, onestà, onestà», probabilmente senza conoscerne il significato. Nel gran teatro della politica italiana, questa assomiglia all’ennesima sceneggiata napoletana di Eduardo De Filippo. Protagonista quell’improvvisato masaniello di Roberto Fico, ex presidente della Camera, oggi candidato per il campo largo a governatore della Campania. Dopo il caso del gozzo ormeggiato al circolo dell’Aeronautica dell’isola di Nisida, luogo protetto e inavvicinabile, al prezzo di favore di 500 euro all’anno, è arrivato quello della villa a San Felice Circeo, in comproprietà con la sorella, nella quale Fico era residente fino a qualche anno fa, condonata dopo 31 anni nel 2017, per irregolarità commesse dall’ex proprietario.

La Corte dei Conti ora ci ha preso gusto e dice un altro «no» al Ponte sullo Stretto
Imagoeconomica
Niente visto alla convenzione tra Mit e concessionaria. Matteo Salvini: «Inevitabile conseguenza del primo stop, al lavoro per chiarire».
Le Firme

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