Da domani, il pellegrinaggio Lgbt a Roma con messa («profetica», dice lui) di monsignor Savino. Prevost, però, non riceverà i fedeli omosex, anche se il loro ideologo, il gesuita Martin, giura: «Prevost è come Francesco». Mentre Zuppi lo tira per la stola sui migranti.
Leone XIV chiarisce: «Non può esserci separazione in un personaggio pubblico: da un lato la fede, dall’altro le scelte. Oggi è difficile, ma Gesù crocifisso vi darà il coraggio di soffrire per il suo nome».
Laici e sacerdoti con centinaia di migliaia di seguaci si affacciano sempre di più sui social. Con buoni risultati, ma anche qualche rischio: come quello di adattare i contenuti alle esigenze degli sponsor.
La missionaria digitale Sara Alessandrini: «Tutto parte da un blog dove raccontavo i miei pellegrinaggi. Molti mi chiedono indirizzi e informazioni».