2023-07-05
Macron manda in banlieue gli agenti bagnini
Cala la tensione nei sobborghi, ma l’Eliseo teme una recrudescenza degli scontri per il 14 luglio, giorno di festa nazionale. Per l’occasione, mobilitate pure le pattuglie che sorvegliano le spiagge. I danni delle violenze supererebbero il miliardo di euro.Anche il terzo passeggero dell’auto nella quale è morto, martedì scorso a Nanterre, il diciassettenne Nahel M. ha denunciato il poliziotto che ha sparato al guidatore. Lo ha confermato il suo legale, Karen Noblinski, che su Bfm Tv ha spiegato di aver invocato le «violenze volontarie che potranno essere caratterizzate sul piano psicologico» e «anche su quello fisico». La tesi dell’avvocato è che Fouad - questo è il nome del suo assistito - è stato messo «deliberatamente» in una situazione di pericolo e «nessuno può dire se la pallottola potesse colpirlo o meno». La nuova causa aperta contro il poliziotto che ha sparato al diciassettenne sembra confermare che la tensione rimane alta al di là delle Alpi. Tant’è che, come vedremo, il governo manderà in banlieue anche gli agenti addetti alla sorveglianza delle spiagge. A tenere vivo il fuoco che cova sotto la brace nelle banlieue contribuiscono largamente varie componenti della sinistra d’Oltralpe. Ieri, su France Info, il coordinatore del partito di estrema sinistra La France Insoumise-Lfi, Emmanuel Bompard ha detto che il primo ruolo dello Stato non è quello di invitare alla calma ma di «mettere sulla tavola delle proposte». Il deputato di estrema sinistra ha anche detto che nella polizia francese esiste un «razzismo strutturale». Un altro compagno di Lfi, il deputato Adrien Quatennens, ha definito come «ridicola» l’affermazione del leader del Partito comunista, Fabien Roussel, che aveva osato dissociarsi da Jean-Luc Mélenchon (il leader di Lfi) e i suoi deputati quando «si rifiutano di invitare alla calma e legittimano le violenze urbane». L’atteggiamento di una parte della sinistra transalpina è stato apertamente criticato anche dalla premier Elisabeth Borne ieri, all’Assemblea Nazionale. Il primo ministro ha accusato Lfi di voler «strumentalizzare un dramma» e di aver «messo benzina sul fuoco».Ma mentre una parte della gauche francese continua a fomentare le rivolte, c’è chi ha cominciato a calcolare il costo delle devastazioni venute dalle banlieue. Il conto è salato. Secondo Geoffroy Roux de Bézieux, numero uno del Medef ovvero la Confindustria francese, «è presto per fornire una cifra precisa, ma siamo oltre il miliardo di euro senza contare i danni a livello turistico». Anche le poste francesi e il ministro dell’educazione di Parigi, Pap Ndiaye, hanno reso noto il numero di uffici postali (150) e scuole (243) devastati. Nella sola regione dell’Ile-de-France, sarebbero un centinaio gli uffici pubblici danneggiati dai vandali. Sempre in questa regione, l’ente pubblico dei trasporti (Idfm) ha stimato «almeno 20 milioni di euro di danni» ai mezzi pubblici. Queste stime globali non devono far dimenticare l’impatto che hanno avuto le razzie su molti privati cittadini, commercianti e artigiani. Secondo le ultime stime ufficiali, le auto incendiate dai vandali venuti dalle banlieue sarebbero 5.892. Come è facile immaginare, questi danni sono fonte di malumori nella popolazione. Sarà anche per questo che Emmanuel Macron ha lanciato alcuni segnali importanti ispirati a alle idee delle destre. Lunedì sera, durante una visita a sorpresa in un commissariato del XVII arrondissement, il presidente francese ha detto che già dalla prima infrazione commessa da un minore bisognerebbe «arrivare a sanzionare finanziariamente e facilmente le famiglie». Per Le Parisien, Macron si sarebbe spinto a ipotizzare «una specie di tariffa minima applicata già dalla prima sciocchezza» compiuta da un giovane. Il capo dello Stato ha anche annunciato una «legge urgente» per accelerare la ricostruzione degli immobili pubblici. Questo annuncio è stato fatto ieri durante l’incontro tra Macron e 241 sindaci aggrediti dai vandali durante le sommosse. L’Eliseo ne aveva invitati circa 500, ma solo la metà di loro ha confermato la propria presenza. Un segno questo, che sembra mostrare lo scetticismo che gli amministratori locali nutrono nei confronti dei vertici dello Stato, soprattutto dopo una settimana di guerriglia urbana. L’impressione è che molti sindaci temano una ripresa delle violenze. D’altra parte lo stesso Macron, davanti alla platea di primi cittadini, si è chiesto se sia o meno «duratura» la calma ritrovata. Il presidente ha preferito definire «prudente per i prossimi giorni e settimane» sebbene il «picco» delle violenze sia passato. In effetti, non va dimenticato che, già in anni «normali», la festa del 14 luglio è considerata dai soliti teppisti di banlieue come un’occasione per scatenare la guerriglia urbana. È forse anche a causa di questa scadenza che il ministero dell’Interno stia lavorando alla riorganizzazione della presenza di forze dell’ordine in città. Persino una parte delle pattuglie della polizia destinate alla sorveglianza delle spiagge francesi è stata dirottata verso i quartieri caldi. La rinuncia alla prova costume imposta a una parte dei poliziotti è un’ulteriore piccola prova della precarietà della calma ritrovata.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.