![Ma quale Trump: gli scontri razziali sono nel Dna degli Stati Uniti](https://assets.rebelmouse.io/eyJhbGciOiJIUzI1NiIsInR5cCI6IkpXVCJ9.eyJpbWFnZSI6Imh0dHBzOi8vYXNzZXRzLnJibC5tcy8yMzM3Njk3MC9vcmlnaW4uanBnIiwiZXhwaXJlc19hdCI6MTc0MjIwNTY2Mn0.J_4qD2PpLE7vsaxnz-QZ0DR3WCi8tYf8d_FAWQG8dF0/img.jpg?width=1200&height=800&quality=85&coordinates=0%2C0%2C0%2C1)
Jean Turlais. Nel riquadro la cover del suo libro «Tutti "fascisti": da Omero a Jean Genet»
Pubblicato per la prima volta in italiano il breve saggio del collaborazionista francese che estendeva la rivoluzione delle camicie nere fino a Omero.
Kamala Harris (Ansa)
Nella sua prima uscita da candidata dem in pectore, la vicepresidente archivia la retorica dell’unità nazionale che si era imposta dopo l’attentato al rivale: «È un predatore e un truffatore come quelli che mettevo sotto accusa». E la folla urla: «Sbattilo dentro».
Benjamin Netanyahu (Ansa)
Il leader israeliano ha parlato al Congresso: «Chi manifesta contro di noi è l’utile idiota del regime iraniano». Polemiche per l’assenza di Kamala Harris: «Non si guida così il mondo libero». Sondaggi: Donald Trump avanti di 3 punti.