2019-10-28
L’Umbria seppellisce l’inciucio giallorosso
Con affluenza record il centrodestra abbatte l'accrocchio M5s-Pd (benedetto dal premier) e strappa alla sinistra una regione storica. Il Carroccio tiene al 37% %, Fdi doppia Fi e diventa seconda forza della coalizione. I grillini sprofondano sotto l'8%. I dem arrancano.Cade fragorosamente dopo 49 anni l'egemonia rossa in Umbria e sotto le macerie vengono schiacciati l'alleanza Pd-5stelle e probabilmente il governo di Giuseppe Conte. Donatella Tesei – stando alle ultime proiezioni che il consorzio Opinio ha fatto per la Rai – la candidata del Centrodestra unito ha ottenuto il 58,2 % dei voti distanziando di otre 21 punti Vincenzo Bianconi (36,9) il candidato “comune" di Pd e pentastellati. Da sola La Lega che è stimata al 37,3% ha più voti dell'intera coalizione di centrosinistra e questo consente a Matteo Salvini di dire: “e' un risultato storico". Anche perché queste elezioni che il Presidente del Consiglio ha fatto di tutto per neutralizzare arrivando a dire che “l'Umbria vale quanto una provincia grande come quella di Lecce" assumono oggi una valenza nazionale. La foto di Narni, scattata venerdì scorso nell'ultimo giorno di campagna elettorale, con i leader del centrosinistra – Nicola Zingaretti (Pd), Luigi Di Maio (pentasellati) Roberto Speranza (Leu) e Giuseppe Conte – in bella posa è la conferma che a livello nazionale come si dice “ci hanno messo la faccia" e quella foto oggi rischia di essere l'annuncio di fine carriera per molti dei protagonisti. Le proiezioni sono impietose. Il Movimento cinque stelle ha raccolto il 7,5% dei voti, si è più dimezzato rispetto alle europee del marzo scorso quando in Umbria aveva il 14,6, il Pd dato al 21,8% ha comunque perso tre punti percentuali rispetto alle europee. E' una pietra tombale sull'alleanza elettorale tra i due partiti? Nicola Zingaretti segretario dem mette le mani avanti: “ rifletteremo molto su questo voto e le scelte da fare, voto certo non aiutato dal caos di polemiche che ha accompagnato la manovra economica del Governo" ma poi individua nella scissione di Matteo Renzi la ragione della sconfitta anche se dal partito Andrea Marcucci – presidente dei senatori Pd - gli fa notare che "Il matrimonio tra Pd e M5s mette in evidenza tutti i limiti di alleanze costruite all'ultimo minuto e senza contenuti". Dal Movimento 5 stelle solo una nota striminzita: “Il patto civico per l'Umbria lo abbiamo sempre considerato un laboratorio, ma l'esperimento non ha funzionato. Ma noi non siamo nati per inseguire il consenso". Di tutt'altro tenore e spessore le dichiarazioni di Giorgia Melone. Fratelli d'Italia è il solo partito che avanza e consistentemente anche rispetto alle europee. Secondo le proiezioni raggiunge il 10 per cento ( alle europee aveva il 6,6) e questo fa dire alla Meloni: “Con Salvini abbiamo oltre il 50% dei voti, è necessario che se ne prenda atto e che si ridia la parola agli elettori. Se fossi Conte mi dimetterei domattina." Forza Italia si è invece fermata secondo le proiezioni al 5,7 % un punto sotto le europee. Gli umbri di votare avevano una gran voglia e anche questo potrebbe essere un segnale nazionale. L'affluenza ha toccato livelli record a Perugia (il capoluogo vale oltre il 20% del bacino elettorale) con il 54,7% di votanti alle 19, quasi 16 punti in più rispetto a quattro anni fa e in tutta la Regione l'affluenza (sempre riferita alle 19) è stata di 12,5 punti in più rispetto alle ultime consultazioni. Alla chiusra dei seggi la percentuale dei votanti è andata oltre il 66%. Ieri – seggi aperti dalle 7 alle 23 - ha votato il 52,76 % dei 703595 elettori. Sin dalla prima mattina quando comunque si è capito che l'affluenza sarebbe stata massiccia si è cominciato a pensare che il Centrodestra aveva avuto la capacità di recuperare voti dall'astensionismo. La partecipazione è andata viva via crescendo nel corso della giornata con primi exit poll, top secret, che hanno cominciato a sancire un distacco rilevante tra Donatella Tesei, che ha votato in mattinata nella sua Montefalco – della “capitale" del vino umbro la senatrice indipendente della Lega è stata Sindaco per due consiliature – e Vincenzo Bianconi – candidato di Pd, 5S e Leu - che è andato al seggio nella sua Norcia in bicicletta.Donatella Tesei quando i risultati si sono consolidati ha rilasciato una dichiarazione molto misurata. “ Ci è voluto anche coraggio da parte degli umbri che ringrazio con il cuore per determinare questo cambiamento. Questa regione ha bisogno di essere rilanciata e da doma cominceremo questo lavoro per occuparci dell'economia, per dare un futuro alla nostra gente e alla nostra terra dopo questo straordinario risultato che è anche una svolta storica". Ma da oggi il risultato delle regionali dell'Umbria pone un interrogativo enorme sul futuro del governo. Con questi numeri i giallorossi hanno ricevuto dall'Umbria un primo avviso di sfratto anche se Giuseppe Conte – che ha fatto contrariamente alle sue dichiarazioni intensa campagna elettorale da queste parti – continua a negare che queste elezioni abbiano un peso nazionale. Da stamani probabilmente la distanza tra Pd e Cinque Stelle si farà ancora più lunga. Da stanotte è abissale la distanza tra il Governo giallorosso e i cittadini che alla prima occasione utile col voto hanno bocciato anche il governo ed è siderale la distanza dell'Umbria di oggi dal suo passato.