2023-10-12
L’Ue vuole più poteri su salute, verde e scuola
A Bruxelles si discute sulla riforma dei Trattati: l’obiettivo è rafforzare il ruolo della Commissione anche su energia e politiche industriali. Un altro passo verso l’indebolimento della sovranità popolare. Oggi il trilogo che decide sul futuro delle nostre case.L’Unione europea non dorme mai. Nel silenzio ovattato dei corridoi all’interno dei grigi palazzi di Bruxelles, c’è sempre qualcuno al lavoro per svuotare la democrazia rappresentativa e trasferire sovranità dal livello statale a quello sovranazionale. Un livello nel quale non esiste una responsabilità politica e la volontà popolare è un vuoto simulacro. Oggi al Parlamento europeo si terrà il secondo dibattito sulle proposte di emendamenti ai trattati europei, segnatamente il Trattato sull’Unione europea e il Trattato sul funzionamento dell’Unione, entrambi in vigore dal 2009. Il prospetto di riforma è molto esteso (la relazione conta 122 pagine) e comprende molti campi. I relatori del provvedimento (Guy Verhofstadt, Sven Simon, Gabriele Bischoff, Daniel Freund, Helmut Scholz) hanno elaborato un progetto che, naturalmente, è molto ambizioso.Sul tema delle riforme istituzionali, il progetto prevede di aumentare il numero dei casi in cui l’Unione può decidere a maggioranza qualificata anziché all’unanimità. I relatori chiedono che il Parlamento sia dotato dell’iniziativa legislativa e che diventi co-legislatore nella adozione del bilancio Ue, chiedono di invertire i ruoli tra Parlamento e Consiglio quando si tratta di nominare il presidente della commissione, che vorrebbero ribattezzare Esecutivo europeo. I proponenti chiedono altresì di modificare le procedure con cui è possibile emendare il diritto dell’Unione e di introdurre un referendum europeo su questioni attinenti alle politiche europee.In tema di competenze, i parlamentari propongono di istituire una competenza esclusiva dell’Unione per l’ambiente e per i negoziati sui cambiamenti climatici; di prevedere competenze concorrenti in materia di sanità pubblica, soprattutto in caso di minacce sanitarie transfrontaliere, protezione civile, industria e istruzione. Propongono altresì di rafforzare ulteriormente le competenze concorrenti dell’Unione nei settori dell’energia, degli affari esteri, della sicurezza esterna e della difesa, della politica in materia di frontiere esterne nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia e delle infrastrutture transfrontaliere. Propongono poi di rafforzare il controllo della sussidiarietà da parte della Corte di giustizia Europea e di rafforzare e riformare la procedura di cui all’articolo 7 TUE per quanto concerne la tutela dello Stato di diritto, ponendo fine all’unanimità e rendendo la Corte di giustizia arbitro delle violazioni. Sulla difesa, il progetto chiede espressamente l’istituzione di un’Unione della difesa che comprenda unità militari europee di stanza permanente sotto il comando operativo dell’Unione, oltre ad una dotazione di bilancio dedicata. Sull’istruzione, si invita l’Unione a mettere a punto norme comuni per un’istruzione che promuova «i valori democratici e lo Stato di diritto, nonché l’alfabetizzazione digitale ed economica; chiede inoltre che l’Unione promuova la cooperazione e la coerenza tra i sistemi di istruzione, garantendo al contempo le tradizioni culturali e la diversità regionale». Questo richiamo alle regioni è molto interessante perché mira chiaramente a sorpassare il livello nazionale e a stabilire un collegamento diretto tra Unione europea e “regione”, appunto scavalcando gli Stati, cioè le entità giuridiche entro i cui confini si pratica la democrazia rappresentativa.Su clima e ambiente, la relazione per la riforma dei trattati propone di introdurre la riduzione del riscaldamento globale e la salvaguardia della biodiversità tra gli obiettivi espliciti dell’Unione; suggerisce di aggiungere la protezione del clima e della biodiversità agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Unione; chiede di integrare nei trattati gli obblighi internazionali dell’Unione di proseguire gli sforzi volti a limitare l’aumento della temperatura globale.Sulla politica energetica il progetto di riforma chiede di creare un’Unione europea dell’energia integrata e pretende che questa sia basata su efficienza energetica e sulle rinnovabili. Sulla salute, suggerisce che l’Unione stabilisca indicatori comuni per i sistemi sanitari e propone che l’Unione adotti misure per la notifica, il monitoraggio e il controllo tempestivi di gravi minacce transfrontaliere per la salute, in particolare in caso di pandemie.Un assaggio di questo principio, che una volta introdotto nei trattati sarebbe applicato direttamente, si è avuto quando a settembre, come ha rivelato La Verità, la Direzione generale della Salute e della sicurezza alimentare (DG SANTE) della Commissione europea scriveva in un documento di voler recepire direttamente le raccomandazioni sul fumo della conferenza di Panama, considerandole «acts having legal effect».Insomma, quello che si prospetta è il tentativo di allargare l’ambito di intervento diretto dell’Unione europea, cancellando a tutti gli effetti il livello statale e dunque svuotando di senso le elezioni, i parlamenti e i governi nazionali. Su una serie di materie rilevantissime le decisioni sarebbero avocate a Bruxelles, dove non vince chi ha una investitura democratica, ma semplicemente il più forte. Il deficit di democrazia dell’Unione europea, già gravissimo, si amplierebbe ancora di più. E a questo proposito, sempre oggi si terrà la prossima riunione del trilogo (il sistema di dialogo informale tra Commissione, Parlamento e Consiglio, su una faccenda perfettamente in tema con questo fin qui esposto: le case green.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.