2025-11-27
Politica lunare, parla di consenso ma trascura la vera emergenza
La nuova norma sul reato di violenza sessuale si presta a pericolosi equivoci, mentre la criminalità allogena resta tabù.Sarà tutta una presunzione di innocenza e di colpevolezza. Se passa, la norma rischia di rendere impossibile i rapporti tra uomo e donna. Non mi riferisco alle situazioni estreme, sebbene sempre più ordinarie, di soprusi, maltrattamenti, convivenze tossiche che degenerano in gesti terribili come lo sfregio o l’uccisione del partner.Penso a relazioni che si stanno formando, quando lui e lei si scoprono reciprocamente, il sentimento non è ancora profondo ma l’attrazione sessuale è una delle componenti forti di un rapporto «sano». Sì, perché non dobbiamo pensare che tutti gli uomini siano violentatori seriali o maledetti maschilisti e nemmeno credere che le donne, le ragazze, siano ingenue collegiali catapultate in un mondo di assatanati.Orrori, devianze, vissuti familiari che condizionano pesantemente un individuo ci sono e sempre sono esistiti, affrontarli può essere spesso difficile se non impossibile e il dolore, la violenza subìta ma anche l’ignoranza, la brutalità di un ambiente si riflettono con risultati spaventosi in quello che dovrebbe essere un progetto d’amore. O anche solo una relazione tra persone adulte. Pensare che se qualche cosa si incrina, nel rapporto, tutto possa essere ricondotto per le motivazioni più diverse (pure la vendetta) a un atto sessuale non voluto e che basti la presunzione di colpevolezza a far scattare l’accusa di stupro, decisamente lascia sgomenti. Non è più il momento di fare battute sull’onere della prova, sull’approccio amoroso che dovrebbe essere videoregistrato per mettere al sicuro da possibili accuse di mancato «consenso libero e attuale». Prima, durante, a quale minuto, dopo? «Con l’approvazione alla Camera della legge sul consenso, mettiamo nero su bianco che solo sì è sì. Che il sesso senza consenso è stupro», ha dichiarato Laura Boldrini, deputata del Partito democratico e prima firmataria della proposta di legge originaria. «L’unica cosa che serve è un sì. Un sì libero ed esplicito», ha aggiunto. Quale sarebbe l’attualità del consenso? Se è sempre revocabile, come si dimostra che è stato ignorato ed è proseguita l’avance, il corteggiamento spinto pur senza arrivare all’esplicita penetrazione? Sarà sempre la parola dell’uno contro l’altro. Peggio, lo stabilirà un giudice, magari pretendendo che gli vengano mostrati messaggi, chat di un’intesa definita a priori. «Stasera pizza e poi da me, non per guardare la tv», potrebbe bastare? Non proprio, dovrebbe essere esplicitato che la finalità dell’incontro è il rapporto sessuale. Comunque non basterebbe, perché se la marinara risultasse indigesta o in camera da letto nascesse qualche incomprensione, il consenso non risulterebbe più «attuale». E se fosse tacito, non avrebbe valore? Terribile sapere che sarà un giudice a ficcare il naso in camera da letto, soppesando il grado di violenza sessuale per decidere che cosa o meno sia stupro e se il reato era meno grave quindi degno di attenuanti. Difficile credere che questa norma, con la pena prevista della reclusione da sei a dodici anni, davvero diventi un deterrente in un mondo popolato non solo di uomini bestia. Quando invece si accetta con vergognosa rassegnazione che il migrante, con zero considerazione per la donna, la violenti dove gli pare e piace. Meglio ancora se minorenne, come nei casi che abbiamo segnalato di Brescia e Pisa, con un pubblico ministero che addirittura chiede uno sconto di pena per il profugo bengalese che ha stuprato una bimba di dieci anni, rimasta incinta, perché si sarebbe comportato bene durante il processo.«A Milano, i reati predatori vengono commessi all’80% da stranieri, il 20% dei quali sono minori non accompagnati», ha detto Bruno Megale, questore di Milano, alla commissione parlamentare d’inchiesta sulle periferie. Stranieri che rubano e con la stessa disinvoltura mettono le mani addosso, brutalizzano.«Quando c’è da combattere la violenza contro le donne, essere avversarie non conta più: unite si va dritte alla meta», sostiene la Boldrini, ripetendo il falso slogan che è «fondamentale che si passi dall’educazione all’affettività e alla sessualità». Però si tollerano stupri sempre più efferati, compiuti da stranieri che nella maggior parte dei casi per religione e cultura disprezzano le donne, mostrandolo a parole e nei fatti. Come si pensa di arginare tanta brutalità? A questo interrogativo la sinistra non risponde, cerca solo di ottenere il sostegno della destra per una norma che servirà ben poco a contenere la violenza. Però renderà più difficili i rapporti tra uomo e donna.
Elly Schlein, Roberto Fico e Giuseppe Conte (Ansa)
Giulia Bongiorno (Imagoeconomica)