2020-09-04
        Le graduatorie online della Azzolina distribuiscono le cattedre a caso
    
 
Errori, candidati spariti e punteggi inventati. La piattaforma per i supplenti della scuola è un disastro e creerà un'ondata di ricorsi al Tar. Fra pochi giorni ogni Regione dovrà fare i conti con migliaia di posti vacanti.Non è l'acronimo del sistema di posizionamento satellitare. Gps, nel microcosmo Azzolina, rappresenta la procedura digitalizzata delle graduatorie provinciali per le supplenze. Doveva essere una novità, invece è risultata un disastro al momento della presentazione delle domande e un'autentica presa per i fondelli dei docenti nelle graduatorie che stanno uscendo online. Errori, punteggi inventati, assegnazione di cattedre a insegnanti che mai avevano studiato quella materia, candidati spariti dall'elenco sono la conseguenza di una gestione informatica vergognosa che apre la strada a innumerevoli contenziosi, ma soprattutto toglie la possibilità di lavorare a tanti professori. Sapevamo che l'anno scolastico dovrà partire con 200.000 ruoli mancanti, docenti che il ministero dell'Istruzione non vuole assumere. Gli occhi erano puntati sulle supplenze, sull'esercito di precari che ancora una volta permetteranno alla scuola di funzionare. Il Miur, dopo aver reso tortuosa e lasciato malfunzionante la piattaforma Istanze online per la compilazione delle domande degli aspiranti supplenti (con blocchi dei server e continue cancellazioni delle iscrizioni), nemmeno garantisce graduatorie conformi ai titoli di servizio. Stiamo parlando di 753.750 aspiranti all'iscrizione alle Gps, che tra il 22 luglio e il 6 agosto hanno presentato 1.938.928 domande (ci si poteva iscrivere a più classi di concorso). «Le istanze contengono numerosi errori, molti dei quali commessi a causa dell'impostazione sbagliata assegnata in origine dal ministero alle domande, e ciò farà proliferare i contenziosi», ha denunciato Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli insegnanti, che assieme agli altri sindacati scuola di Cgil, Cisl, Uil e Snals hanno inviato un telegramma al ministro Azzolina chiedendo di non provvedere alla convalida delle graduatorie provinciali online, ma di ricorrere a quelle d'istituto. Nulla da fare, il ministro sostiene di aver già escluso 40.000 domande «che presentavano anomalie», le altre a suo avviso vanno bene. Ha fretta di convocare i supplenti per far vedere che è stata brava a mettere insieme precari più o meno qualificati per entrare in aula il 14 settembre. Ci saranno così migliaia di ricorsi al Tar, perché i reclami per questi errori del Miur non sono previsti. «Per limitare i danni del pasticcio del ministro Azzolina» si può fare una cosa sola, suggerisce il senatore Mario Pittoni, responsabile scuola della Lega e vicepresidente della commissione Cultura a Palazzo Madama. Cioè «modificare la sua ordinanza di luglio, prevedendo la provvisorietà delle graduatorie pubblicate in prima battuta e l'obbligo degli uffici di esaminare i reclami», che andranno presentati nel termine di sette giorni. Se i precari penalizzati non avranno modo di modificare gli errori della piattaforma ministeriale, invece che al Tar potranno far ricorso straordinario al presidente della Repubblica, fanno sapere dal Miur che proprio non sa dove stia di casa la decenza. La scuola ha bisogno di precari e li maltratta, così condanna gli alunni a non avere insegnanti di ruolo e nemmeno supplenti abilitati o specializzati, scavalcati in graduatoria da candidati privi del titolo specifico. Magari con lauree inventate e anni di servizio sul sostegno inesistenti. Le assunzioni a tempo indeterminato hanno lasciato posti vacanti su tutto il territorio nazionale. «In Campania, su 4.500 autorizzati ne resteranno vuoti circa la metà, 2.400», spiega Roberta Vannini della segreteria regionale Uil scuola. E ci saranno circa 6.000 supplenti. «Nelle scuole secondarie di primo grado della Campania non sono coperte cattedre di lettere (- 414), matematica (- 309), in quelle di secondo grado sono scoperti i posti di matematica e fisica (-139), di scienza e tecnologia informatica (-179). Non si trovano 396 insegnanti di sostegno, ma l'elenco è più lungo», fa sapere la sindacalista che ha messo insieme alcuni numeri relativi ai posti da ricoprire in diverse Regioni italiane. In Emilia Romagna restano scoperti 563 posti per insegnare lettere e 483 per la matematica; nel Veneto sono rispettivamente 207 e 187; in Lombardia 140 e 71; in Piemonte 159 e 100. Pesante l'assenza di docenti di sostegno: ne mancano all'appello 619 in Emilia Romagna, 228 in Lombardia, 151 in Piemonte. In Lombardia ci saranno quasi 2.000 cattedre vuote per il sostegno nella scuola media, in Puglia 250 cattedre vuote di matematica e 264 di sostegno alle scuole medie di primo grado. Vi si doveva provvedere con la cosiddetta chiamata veloce, domande da presentare tra il 28 agosto e il primo settembre, «ma il paradosso è che in nessun'altra Regione vi sono candidati in graduatoria per questi insegnamenti. La maggior parte delle cattedre resterà vacante», assicura la Vannini. Contro le inefficienze di questo governo, il comitato Priorità alla scuola ha organizzato per il 26 settembre una manifestazione di protesta a Roma, alla quale parteciperanno diversi sindacati per affermare che «il Paese non può permettersi di ripartire con un'offerta formativa al ribasso, a causa dei ritardi e dell'insufficienza delle risorse».
Pedro Sánchez (Getty Images)
        Alpini e Legionari francesi si addestrano all'uso di un drone (Esercito Italiano)
    
Oltre 100 militari si sono addestrati per 72 ore continuative nell'area montana compresa tra Artesina, Prato Nevoso e Frabosa, nel Cuneese.
Obiettivo dell'esercitazione l'accrescimento della capacità di operare congiuntamente e di svolgere attività tattiche specifiche dell'arma Genio in ambiente montano e in contesto di combattimento.
In particolare, i guastatori alpini del 32° e i genieri della Legione hanno operato per tre giorni in quota, sul filo dei 2000 metri, a temperature sotto lo zero termico, mettendo alla prova le proprie capacità di vivere, muoversi e combattere in montagna.
La  «Joint Sapper» ha dato la possibilità ai militari italiani e francesi di condividere tecniche, tattiche e procedure, incrementando il livello di interoperabilità nel quadro della cooperazione internazionale, nella quale si inserisce la brigata da montagna italo-francese designata con l'acronimo inglese NSBNBC (Not Standing Bi-National Brigade Command).
La NSBNBC è un'unità multinazionale, non permanente ma subito impiegabile, basata sulla Brigata alpina Taurinense e sulla 27^ Brigata di fanteria da montagna francese, le cui componenti dell'arma Genio sono rispettivamente costituite dal 32° Reggimento di Fossano e dal 2° Régiment étranger du Génie.
È uno strumento flessibile, mobile, modulare ed espandibile, che può svolgere missioni in ambito Nazioni Unite, NATO e Unione Europea, potendo costituire anche la forza di schieramento iniziale di un contingente più ampio.
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