2021-02-04
Le elezioni portano a più contagi? La scusa del Quirinale non regge
Il capo dello Stato ha usato il Covid per scongiurare le urne, ma i dati dicono altroSergio Mattarella, riferendo martedì sera sulla crisi di governo, ha esordito: «Ora ci sono due strade alternative», un nuovo governo o il voto. Solo che, delle due possibilità, una - la chiamata ai seggi - era esclusa a priori. In parole povere, l'alternativa era puramente virtuale. Per carità, era legittimo, ancorché discutibile, convincersi che il ritorno alle urne sarebbe stato controproducente. Per definire le coordinate della scelta del capo dello Stato, che di lì a poco avrebbe annunciato la convocazione di Mario Draghi al Colle, bastavano quelle motivazioni tecniche - il logorio della campagna elettorale, i tempi lunghi per arrivare a un esecutivo pienamente operativo, rispetto all'urgenza di fronteggiare la crisi sanitaria ed economica - che, garbatamente, celavano la ragione reale di questa pervicace ostilità alle elezioni. Ovvero, il fatto che le avrebbero vinte i sovranisti. Invece, Mattarella ha preferito andare oltre. Aggrappandosi a una giustificazione non solo inconsistente sul piano sostanziale, ma disturbante anche in termini formali. «Negli altri Paesi in cui si è votato», ha sostenuto il presidente della Repubblica, «si è verificato un grave aumento dei contagi». Una circostanza di cui, tuttavia, non vi è alcuna evidenza. Per constatarlo, partiamo da lontano. Il 28 giugno e il 12 luglio scorsi, in Polonia, si sono svolte le elezioni presidenziali. Praticamente non vi è stato alcun effetto sulla curva epidemiologica, che può essere facilmente visualizzata sul sito Worldometers.info, dove sono raccolti i dati sull'andamento del Covid nei vari Paesi del mondo. A essere onesti, la scorsa estate la pandemia aveva rallentato in quasi tutto l'emisfero Nord. Può darsi che i polacchi siano stati semplicemente fortunati. E allora, diamo un'occhiata alla curva dei contagi negli Stati Uniti, dove le consultazioni si sono svolte il 3 novembre. In America, i casi di coronavirus erano in preoccupante aumento da luglio, in controtendenza rispetto all'Europa. La crescita esponenziale, però, è cominciata prima del voto (all'incirca da fine ottobre) ed è proseguita nei mesi di dicembre e febbraio, in maniera evidentemente non correlata alla corsa alle urne. Si può, nondimeno, muovere un'altra obiezione: le elezioni 2020 hanno segnato il record di voti postali, oltre 63 milioni. L'impatto sull'epidemia, quindi, potrebbe essere stato attenuato dall'elevato numero di americani che hanno deciso di non recarsi ai seggi. Trasferiamoci dunque in Estonia. Le elezioni si sono svolte in due turni, l'11 e il 25 ottobre 2020, in un periodo in cui nell'intero continente era già iniziata la seconda ondata. L'aumento dei contagi, tuttavia, non è stato significativo. Il vero incremento esponenziale è partito circa un mese dopo le consultazioni. Un discorso analogo vale per la Romania, dove si è votato il 6 dicembre. In questo caso, la curva epidemiologica era già in crescita dalla fine di ottobre, ma una decina di giorni dopo il voto, il trend esponenziale ha iniziato a ridursi. Insomma, l'incremento dei casi è stato inferiore rispetto al periodo pre elettorale. Infine, il Portogallo. I lusitani hanno votato il 24 gennaio, per cui dovrebbe essere ancora presto per apprezzare eventuali conseguenze sulla curva epidemiologica. Purtroppo, il mese scorso, il Paese ha pianto un numero di vittime pari al 44,7% di tutti i morti registrati dall'inizio della pandemia. È evidente, però, che la tragedia umana delle ultime settimane non ha nulla a che fare con le urne: è cominciata ben prima delle elezioni - e speriamo che la tendenza s'inverta presto.Torniamo così a Mattarella. I dati mostrano che il capo dello Stato ha usato un argomento, se non completamente falso, almeno non supportato da prove tangibili. E ciò è sgradevole, come dicevamo, pure per questioni formali. Ovvero, per quel che concerne l'atteggiamento nei confronti dei cittadini, da parte di una figura che, Costituzione alla mano, «rappresenta l'unità nazionale». Il presidente di tutti, l'uomo nel quale oltre il 60% degli italiani ripone la propria incrollabile fiducia, li ripaga brandendo una tesi fuorviante, che fa leva sulle paure e le angosce delle persone. Per di più, in un momento storico in cui del terrore, dell'ansia, delle preoccupazioni della gente, il governo uscente ha già abusato oltre ogni limite tollerabile.Perché il capo dello Stato ha voluto aggiungere un'appendice inutile e dannosa a un discorso già esaustivo, con il quale illustrava le proprie convinzioni sulla sconvenienza di un voto anticipato? La puntarella di allarmismo sanitario che s'è insinuata al Colle sarebbe una vistosa macchia sul settennato di Mattarella, se non fosse che il presidente della Repubblica è garantito da un'aura di incriticabilità - sia chiaro: è incriticabile, in quanto è sistematicamente espressione della sinistra. Non a caso, i pompieri quirinalisti hanno essenzialmente sorvolato sulla linea del «voto uguale contagio», soffermandosi sugli impedimenti procedurali che, a parere del capo dello Stato, cozzerebbero con la fase emergenziale.Almeno, la conferenza stampa di Mattarella ci ha aiutato a fare chiarezza. Se persino lui, all'uopo, utilizza il coronavirus per puntellare certe scelte politiche, vuol dire che davvero non possiamo più fidarci di nessuno.
(Totaleu)
Lo ha detto l'eurodeputata della Lega Anna Maria Cisint, dopo la votazione alla commissione sulla pesca a Bruxelles, riguardo la vittoria sulla deroga delle dimensioni delle vongole, importante aspetto per l'impatto sul settore ittico.
L'Alto rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri Kaja Kallas (Ansa)
(Ansa)
Il Comando ha ringraziato i colleghi della Questura per il gesto e «la cortesia istituzionale dimostrata in questo tragico momento». A Gorizia invece un giovane di 20 anni ha reso omaggio ai caduti, deponendo un mazzo di fiori davanti all'ingresso della caserma. Il giovane ha spiegato di aver voluto compiere questo gesto per testimoniare gratitudine e rispetto. Negli ultimi giorni, rende noto il Comando isontino, sono giunti numerosi messaggi di cordoglio e attestazioni di affetto da parte di cittadini, associazioni e rappresentanti delle istituzioni.
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