
MySecretCase, azienda leader nel settore di prodotti per adulti, ha registrato un aumento delle vendite pari al 50%. «C'è un forte desiderio di stare insieme, connettersi, fare l'amore, scoprirsi» ha commentato la fondatrice Norma Rossetti. «Tu sei il tuo partner sessuale più sicuro» parola di New York. Il sindaco della Grande Mela ha infatti pubblicato una guida sul sesso ai tempi della quarantena che spiega come anche solo un bacio potrebbe causare il contagio e che sottolinea l'importanza dell'utilizzo di preservativi anche con il vostro partner di quarantena. Non solo, nelle due pagine che compongono il documento si parla anche del «sexting» come della migliore alternativa a un rapporto intimo e del consumo di materiale pornografico, prestando particolare attenzione alla disinfezione dei vostri device. Su Tinder, la più nota app d'incontri al mondo, le conversazioni tra utenti sono diventate più lunghe del solito, fino al 27% in più. A sua volta, Pornhub ha segnato un aumento delle visite del 15% in media, con picchi del +47% attorno alle due di notte, e +25% attorno alle cinque del mattino. Ma sono i rivenditori di sex toys a mostrare i dati più interessanti. MySecretCase ad esempio ha visto aumentare del 50% gli acquisti di sex toys da parte delle coppie (conviventi) e dei single, proprio nei giorni successivi all'attuazione del decreto del Governo Conte relativo al contenimento della diffusione del contagio da virus Covid-19. MySecretCase nasce nel 2014 e si posiziona in Italia come il primo shop online per il piacere delle donne e delle coppie: un e-commerce di sex toys e accessori sexy che si distingue per qualità, innovazione, tono di voce e che integra l'aspetto dell'educazione sessuale attraverso un blog di informazione. «Crediamo che l'obbligo a restare chiusi fra le mura domestiche abbia spinto tutta la penisola a trovare strategie per godersi la quarantena, sia da soli sia in coppia. In questi giorni stiamo continuando a tenere aperte le comunicazioni con le nostre migliaia di utenti, tramite i canali social. Quello che percepiamo è che, oltre alle sacrosante campagne di solidarietà e al bombardamento intenso di informazioni, c'è un forte desiderio di stare insieme, connettersi, fare l'amore, scoprirsi» ha dichiarato Norma Rossetti, Founder di MySecretCase. «Con l'arrivo della quarantena abbiamo anche intensificato la nostra attività live nelle stories di Instagram, con video "how to" per l'utilizzo dei toys e favole erotiche raccontate alla sera, per concederci il lusso dello svago e del piacere, anche in tempi difficili».In base a un sondaggio lanciato dall'e-commerce, in questi giorni oltre il 40% degli utenti ha usato i sex toys e il 43% delle coppie è ben accetto a provare nuove esperienze. Ma chi usa i sex toys? Secondo una ricerca condotta da MySecretCase il 40% degli intervistati ha dichiarato di aver utilizzato per la prima una volta un sex toy prima dei 25 anni e il 10% entro la maggiore età. Vibratori e gadget di coppia sono ormai diventati un oggetto che accompagna gli adolescenti verso un profonda conoscenza di sé e del proprio corpo. Il mercato risulta però essere in espansione in tutte le fasce d'età: se nell'ultimo anno è cresciuta anche la percentuale dei senior che si avvicina ai sex toys - il 30% nella fascia 36-50 e quasi il 10% oltre i 50 anni - sono ancora i Millennial gli acquirenti più assidui (62%), grazie anche alla crescente presenza in rete di progetti, ad hoc, dedicati al benessere e all'informazione sessuale per i più giovani: una missione che MySecretCase ha sposato fin dall'inizio con progetti come Millennial Sex. Il 70% dei ragazzi, infatti, cerca online le informazioni legate alla sessualità e solo il 30% si si rivolge a professionisti e consultori. La città dove si fanno più acquisti è Milano, ma Roma e Napoli mostrano la maggiore crescita. Modena, Venezia e Verona si guadagnano invece il podio come città più spendaccione. E se durante tutto l'anno i toys si riconfermano il regalo più gettonato per la propria anima gemella (65%), il 25% decide, invece, di regalarli ad amici e, il 20% di acquistarli per sé. L'analisi dei dati ci rivela, inoltre, che gli utenti spenderanno mediamente tra gli 80 e i 90 euro. La vendita di sex toys non sta avendo un periodo d'oro soltanto in Italia. Sinful, il più grande rivenditore di prodotti per adulti della Scandinavia ha registrato un aumento del 110% delle vendite in Danimarca durante la prima settimana di aprile. In Norvegia, la crescita ha invece raggiunto un incredibile 121%. Per Lelo - marchio di sex toys di lusso nato a Stoccolma - le vendite sono aumentate del 60% mentre l'applicazione Coral, nata per dare consigli sull'intimità, ha visto un aumento dei download pari al 45%. Anche in Nuova Zelanda, le vendite di sex toys sono triplicate, e Ritex - il maggiore produttore di preservativi della Germania - ha raddoppiato il suo fatturato, superando i 12 milioni.
Lirio Abbata (Ansa)
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(Stellantis)
Nel 2026 il marchio tornerà a competere nella massima categoria rally, dopo oltre 30 anni di assenza, con la Ypsilon Rally2 HF. La storia dei trionfi del passato dalla Fulvia Coupé alla Stratos alla Delta.
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Lo ha annunciato uno dei protagonisti degli anni d'oro della casa di Chivasso, Miki Biasion, assieme al ceo Luca Napolitano e al direttore sportivo Eugenio Franzetti: la Lancia, assente dal 1992 dalla massima categoria rallystica, tornerà protagonista nel campionato Wrc con la Ypsilon Rally2 HF. La gara d'esordio sarà il mitico rally di Monte Carlo, in programma dal 22 al 26 gennaio 2026.
Lancia è stata per oltre quarant’anni sinonimo di vittoria nei mondiali di Rally. Un dominio quasi senza rivali, partito all’inizio degli anni Cinquanta e terminato con il ritiro dalle competizioni all’inizio degli anni Novanta.
Nel primo dopoguerra, la casa di Chivasso era presente praticamente in tutte le competizioni nelle diverse specialità: Formula 1, Targa Florio, Mille Miglia e Carrera. All’inizio degli anni ’50 la Lancia cominciò l’avventura nel circo dei Rally con l’Aurelia B20, che nel 1954 vinse il rally dell’Acropoli con il pilota francese Louis Chiron, successo replicato quattro anni più tardi a Monte Carlo, dove al volante dell’Aurelia trionfò l’ex pilota di formula 1 Gigi Villoresi.
I successi portarono alla costituzione della squadra corse dedicata ai rally, fondata da Cesare Fiorio nel 1960 e caratterizzata dalla sigla HF (High Fidelity, dove «Fidelity» stava alla fedeltà al marchio), il cui logo era un elefantino stilizzato. Alla fine degli anni ’60 iniziarono i grandi successi con la Fulvia Coupè HF guidata da Sandro Munari, che nel 1967 ottenne la prima vittoria al Tour de Corse. Nato ufficialmente nel 1970, il Mondiale rally vide da subito la Lancia come una delle marche protagoniste. Il trionfo arrivò sempre con la Fulvia 1.6 Coupé HF grazie al trio Munari-Lampinen-Ballestrieri nel Mondiale 1972.
L’anno successivo fu presentata la Lancia Stratos, pensata specificamente per i rallye, la prima non derivata da vetture di serie con la Lancia entrata nel gruppo Fiat, sotto il cui cofano posteriore ruggiva un motore 6 cilindri derivato da quello della Ferrari Dino. Dopo un esordio difficile, la nuova Lancia esplose, tanto da essere definita la «bestia da battere» dagli avversari. Vinse tre mondiali di fila nel 1974, 1975 e 1976 con Munari ancora protagonista assieme ai navigatori Mannucci e Maiga.
A cavallo tra i due decenni ’70 e ’80 la dirigenza sportiva Fiat decise per un momentaneo disimpegno di Lancia nei Rally, la cui vettura di punta del gruppo era all’epoca la 131 Abarth Rally.
Nel 1982 fu la volta di una vettura nuova con il marchio dell’elefantino, la 037, con la quale Lancia tornò a trionfare dopo il ritiro della casa madre Fiat dalle corse. Con Walter Röhrl e Markku Alèn la 037 vinse il Mondiale marche del 1983 contro le più potenti Audi Quattro a trazione integrale.
Ma la Lancia che in assoluto vinse di più fu la Delta, che esordì nel 1985 nella versione speciale S4 sovralimentata (S) a trazione integrale (4) pilotata dalle coppie Toivonen-Wilson e Alen-Kivimaki. Proprio durante quella stagione, la S4 fu protagonista di un drammatico incidente dove morì Henri Toivonen assieme al navigatore Sergio Cresto durante il Tour de Corse. Per una questione di giustizia sportiva il titolo piloti fu tolto alla Lancia alla fine della stagione a favore di Peugeot, che era stata accusata di aver modificato irregolarmente le sue 205 Gti.
L’anno successivo esordì la Delta HF 4WD, che non ebbe rivali con le nuove regole del gruppo A: fu un dominio assoluto anche per gli anni successivi, dove la Delta, poi diventata HF Integrale, conquistò 6 mondiali di fila dal 1987 al 1992 con Juha Kankkunen e Miki Biasion. Lancia si ritirò ufficialmente dal mondo dei rally nel 1991 L’ultimo mondiale fu vinto l’anno successivo dal Jolly Club, una scuderia privata appoggiata dalla casa di Chivasso.
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