Prima ci fa la morale, poi Macron vende a Xi Jinping 300 Airbus

Prima ci fa la morale, poi Macron vende a Xi Jinping 300 Airbus
Ansa
  • Il memorandum sulla Via della seta riduce l'influenza degli Usa e ci permette di smarcarci dai vincoli europei, che rendono la ripresa impossibile. Ma per assecondare Donald Trump il governo vara lo scudo sul 5G: si applicherà anche alle forniture di beni e servizi.
  • «Senza la fiducia del Vaticano niente Via della seta». Antonio Spadaro, direttore della «Civiltà Cattolica», rivendica il ruolo della Chiesa. Giuseppe Conte: «Seguo il dialogo fra Pechino e Santa sede» .
  • Nuovi accordi con Parigi Pechino compra 300 Airbus. Oggi pure Angela Merkel e Jean-Claude Juncker all'incontro fra Emmanuel Macron e il leader del Dragone.

Lo speciale comprende tre articoli.

Roberto Crepaldi: «Altro che deriva autoritaria, la riforma dà troppi poteri ai pm»
Roberto Crepaldi
La toga progressista: «Voterò no, ma sono in disaccordo con il Comitato e i suoi slogan. Separare le carriere non mi scandalizza. Il rischio sono i pubblici ministeri fuori controllo. Serviva un Csm diviso in due sezioni».

È un giudice, lo anticipiamo ai lettori, contrario alla riforma della giustizia approvata definitivamente dal Parlamento e voluta dal governo, ma lo è per motivi diametralmente opposti rispetto ai numerosi pm che in questo periodo stanno gridando al golpe. Roberto Crepaldi ritiene, infatti, che l’unico rischio della legge sia quello di dare troppo potere ai pubblici ministeri.

Magistrato dal 2014 (è nato nel 1985), è giudice per le indagini preliminari a Milano dal 2019. Professore a contratto all’Università degli studi di Milano e docente in numerosi master, è stato componente della Giunta di Milano dell’Associazione nazionale magistrati dal 2023 al 2025, dove è stato eletto come indipendente nella lista delle toghe progressiste di Area.

Antonella Sberna (Totaleu)

Lo ha dichiarato la vicepresidente del Parlamento Ue Antonella Sberna, in un'intervista a margine dell'evento «Facing the Talent Gap, creating the conditions for every talent to shine», in occasione della Gender Equality Week svoltasi al Parlamento europeo di Bruxelles.

«In Nigeria il genocidio dei cristiani che il mondo finge di non vedere»
Ansa
Mirko Mussetti («Limes»): «Trump ha smosso le acque, ma lo status quo conviene a tutti».

Le parole del presidente statunitense su un possibile intervento militare in Nigeria in difesa dei cristiani perseguitati, convertiti a forza, rapiti e uccisi dai gruppi fondamentalisti islamici che agiscono nel Paese africano hanno riportato l’attenzione del mondo su un problema spesso dimenticato. Le persecuzioni dei cristiani In Nigeria e negli Stati del Sahel vanno avanti ormai da molti anni e, stando ai dati raccolti dall’Associazione Open Doors, tra ottobre 2023 e settembre 2024 sono stati uccisi 3.300 cristiani nelle province settentrionali e centrali nigeriane a causa della loro fede. Tra il 2011 e il 2021 ben 41.152 cristiani hanno perso la vita per motivi legati alla fede, in Africa centrale un cristiano ha una probabilità 6,5 volte maggiore di essere ucciso e 5,1 volte maggiore di essere rapito rispetto a un musulmano.

Le Firme

Scopri La Verità

Registrati per leggere gratuitamente per 30 minuti i nostri contenuti.
Leggi gratis per 30 minuti
Nuove storie
Preferenze Privacy