
Lucia Azzolina annuncia l'assunzione di 40.000 supplenti per l'emergenza, ma la Campania da sola ne ha richiesti quasi la metà. Arrivate 14 offerte per i nuovi arredi. Entro il 14 settembre dovranno essere prodotte e trasportate tonnellate di tavoli e sedie: molti dubbi.Sono 14 le aziende, italiane e straniere, che hanno partecipato al bando europeo lanciato dal commissario straordinario per l'emergenza, Domenico Arcuri, su richiesta del ministro dell'Istruzione. Ieri alle 14 scadeva il termine ultimo per la presentazione delle offerte di fornitura di circa 2,4 milioni di banchi, dei quali 400.000 con le ruote che tanto piacciono a Lucia Azzolina, e di 700.000 sedie. Arcuri ha definito il risultato della gara «soddisfacente», vedremo se le forniture riusciranno a soddisfare il fabbisogno di tutti gli istituti italiani e se i banchi saranno davvero pronti per la riapertura delle scuole in sicurezza, il prossimo 14 settembre. Il bando, che era stato modificato prorogando la scadenza anche della sottoscrizione del contratto impone che la consegna del materiale avvenga dal 31 agosto all'8 settembre con un margine massimo di ritardo (e relative pesanti penali) fissato al 12 settembre. Per «favorire la massima partecipazione», era stato tolto anche un altro vincolo, quello che imponeva di dover dimostrare di aver fatturato nel triennio precedente almeno il doppio della produzione richiesta. Numeri completamente al di fuori della realtà delle aziende italiane del settore. Ieri pomeriggio i produttori italiani aderenti ad Assufficio che si erano riuniti in una grande associazione temporanea di imprese (Ati) hanno diramato una nota in cui affermano: «Da imprenditori siamo abituati a misurarci con la realtà e anche questa volta l'abbiamo fatto con chiarezza e onestà e abbiamo messo sul tavolo quanto è realisticamente fattibile. Non siamo abituati a sfogliare il libro dei sogni irrealizzabili. Ci auguriamo che finalmente si facciano i conti con la realtà». Quanto al bando, ribadiscono che «nonostante i nostri numerosi appelli» affinché venisse cambiato, «sono state apportate due modifiche che abbiamo già avuto modo di definire “pezze peggio del buco" visto che nella sostanza niente cambia». Sempre che le aziende riescano a produrre i banchi richiesti, rimane la grande incognita dei tempi di consegna da rispettare. Emidio Salvatorelli, presidente di Vastarredo, alla Verità commentava: «Solo per 200.000 banchi servono 400 tir da 15 metri ciascuno». Le nostre autostrade saranno occupate da serpentoni di mezzi pesanti, impegnati a recapitare i manufatti? Senza contare quello che dovrà essere buttato dalle aule. La piattaforma Tuttoscuola ha calcolato che dovranno essere smaltiti almeno 1,2 milioni di vecchi banchi. Un lavoro definito «titanico», non solo per il numero di autisti impiegati per il trasporto ma anche per il personale necessario a caricare e scaricare tonnellate di materiale in oltre 11.000 sedi scolastiche coinvolte. E individuare depositi dove poter «sistemare 1,2 milioni di banchi che occupano complessivamente mezzo milione di metri cubi di spazio non sarà facile», fa presente Tuttoscuola. Sempre che non si debbano eliminare anche le vecchie sedie, non più utili per i monoposto, nel qual caso si parlerebbe del doppio del materiale da far sparire dalle scuole prima della riapertura del 14 settembre. Tutto questo, per consentire solo a un terzo degli studenti italiani di tornare in aula. Il sito del mondo della scuola precisa, infatti, che 2,5 milioni di banchi serviranno al 40% degli istituti scolastici presenti sul territorio nazionale. Ieri il ministro dell'Istruzione provvedeva come sempre a tranquillizzare genitori e insegnanti, dichiarando che si ridurranno gli alunni per classe e di aver firmato un'ordinanza per aumentare l'organico di 50.000 posti: 40.000 docenti e 10.000 tra amministrativo, tecnici e ausiliari. Per il senatore della Lega, Mario Pittoni, «stando ai tanti comunicati del ministro Azzolina che riciclano il medesimo annuncio, dovremmo ormai essere a un milione di assunzioni. Invece sono sempre le stesse. Persone prese per l'emergenza, che poi verranno mandate via. Ci sono invece oltre 200.000 precari che non si assumono».Tra l'altro, i 50.000 posti potrebbero non bastare e a confermarlo sarebbe la nota dello stesso ministero, dove è rivelato che una parte degli 1,3 miliardi dello scostamento di bilancio attesi nel decreto Agosto per la scuola sarà «dedicata a un ulteriore incremento di personale»Basti pensare che solo l'Usr Campania ha chiesto 19.000 insegnanti in più. A cui vanno aggiunti gli 8.000 di Lombardia e Lazio e altrettanti di Piemonte e Toscana. Il vice presidente della VII commissione Istruzione al Senato smentisce anche la concretezza delle nuove risorse annunciate per l'istruzione. «I 6 miliardi di euro dall'inizio dell'anno di cui parla il ministro sono quelli dell'edilizia, che ci sono sempre stati e che è solo difficile spendere per problemi burocratici, e sono quelli dell'emergenza Covid-19, mentre fondi veri per far ripartire la scuola non se ne vedono. Prova ne è che non si assume nessuno a tempo indeterminato». Nei prossimi giorni conosceremo nel dettaglio le forniture promesse per il 14 settembre, anche se il leader della Lega, Matteo Salvini rimane convinto che «l'unico banco con le rotelle che servirebbe alla scuola italiana, è quello per accompagnare Azzolina fuori dal ministero».
(IStock)
Nuovi emendamenti al ddl: «Il suicidio assistito mai a carico dello Stato». Ira dei dem: «Così è impossibile una mediazione».
Christine Lagarde (Ansa)
I tassi restano fermi. Forse se ne parlerà a dicembre. Occhi sulla Francia: «Pronti a intervenire per calmare i mercati».
Peter Mandelson, amico di Jeffrey Epstein, e Keir Starmer (Getty)
Il primo ministro: «Rimosso per rispetto delle vittime». Pochi giorni fa lo difendeva.