2025-11-07
Henry Winkler racconta le follie del passato in «Una storia pericolosa»
True
Henry Winkler (Getty Images)
In onda dal 9 novembre su History Channel, la serie condotta da Henry Winkler riscopre con ironia le stranezze e gli errori del passato: giochi pericolosi, pubblicità assurde e invenzioni folli che mostrano quanto poco, in fondo, l’uomo sia cambiato.Il tono è lontano da quello accademico che, di norma, definisce il documentario. Non perché manchi una parte di divulgazione o il tentativo di informare chi stia seduto a guardare, ma perché Una storia pericolosa (in onda dalle 21.30 di domenica 9 novembre su History Channel, ai canali 118 e 409 di Sky) riesce a trovare una sua leggerezza: un'ironia sottile, che permetta di guardare al passato senza eccessivo spirito critico, solo con lo sguardo e il disincanto di chi, oggi, abbia consapevolezze che all'epoca non potevano esistere.La serie, la cui conduzione è stata affidata a Henry Winkler, mitico Fonzie di Happy Days, torna indietro ad altri anni, altri decenni. E sfruculia lì in mezzo, riportando alla luce piccoli oggetti, abitudini un tempo parte del quotidiano, claim pubblicitari che, oggi, sembrerebbero impossibili. Lunari. Una storia pericolosa, di episodio in episodio, racconta tutto quello che il progresso scientifico, ormai sedimentato in una sorta di coscienza collettiva, ci ha insegnato a considerare sbagliato. Sono giochi per bambini, di quelli che potevano dar fuoco ad altro o mutilare ignari passanti, ad essere vagliati. Sono pettini, fabbricati così male da surriscaldarsi se esposti al sole e arrivare a bruciare. Sono bibite al litio, iniziative che, in questo nostro presente, risulterebbero assurde.«Mi è piaciuto molto il fatto che qualcuno potesse letteralmente spedire suo figlio dai nonni attraverso l’ufficio postale. Oppure, per 19.95 dollari, poteva ricevere una scimmietta importata dal Perù. La gente pensava: “Oh, voglio una scimmia. Sono così morbide, piccole, coccolose”. Poi scopriva che ti tiravano addosso i loro escrementi», ha detto Winkler a Repubblica, spiegando quale sia la peculiarità dello show, in cui la sua ironia - unitamente alle stranezze del passato - contribuisce a creare una strana commedia nera. «Affrontiamo la Storia, ma non i grandi eventi come l’offensiva delle Ardenne. Guardi queste vicende e pensi: ma davvero noi umani abbiamo fatto questo e siamo ancora qui? Stupisce ciò che la gente ha inventato pur di intrattenere o fare soldi», ha continuato l'attore, che nel corso della serie televisiva passa dalle freccette giganti, date in mano ai bambini nonostante avessero la potenzialità distruttiva di un'arma bianca, al latte adulterato con il gesso al fine di cambiarne colore, arrivando ad esplorare le montagne russe, così come venivano costruite nel XIX secolo, senza cinture né barre di sicurezza.Il ritmo è veloce, il materiale bizzarro. Una storia pericolosa intrattiene con gusto, lasciando che si imprima nello spettatore una parte di conoscenza, superflua, forse, ma piena di folklore. Si tratta di un sapere diverso da quello appreso sui banchi di scuola, un arricchimento gentile, leggero, che possa culminare nel clamoroso stunt del 1896, quando due locomotive vennero fatte scontrare davanti a oltre quarantamila spettatori: uno spettacolo finito in tragedia, con vittime e feriti tra il pubblico, posizionato a distanza ravvicinata. «Non abbiamo imparato molto: siamo sempre le stesse creature. Nel corso della storia, l’umanità ha sempre fatto qualcosa di folle: l’unica differenza è che oggi lo facciamo indossando abiti diversi», l'ultimo commento di Winkler.
Giovanni Pitruzzella (Ansa)
Ecco #DimmiLaVerità del 7 novembre 2025. Il deputato di Fdi Giovanni Maiorano illustra una proposta di legge a tutela delle forze dell'ordine.