2020-01-20
La sardina si inventa il licenziamento pur di dare tutta la colpa a Salvini
Sergio Echamanov prima sostiene che il suo avvocato gli ha detto di lasciare il lavoro per le minacce dei leghisti, poi si rimangia tutto e parla di «refusi». Mattia Santori in piazza a Bologna: «Siamo in 40.000».Il capoccia delle sardine, Mattia Santori, ieri dalle pagine di Repubblica invocava persino il «Daspo» per Matteo Salvini, perché comprenda «che la violenza nei social non può essere tollerata». L'ex ministro sarebbe stato colpevole di aver ironizzato sulla contestazione nei suoi confronti del ventunenne Sergio Echamanov, ignorando che il giovane sia dislessico. Apriti cielo, accuse feroci di cyberbullismo sono piovute da ogni parte. Tutti solidali con Echamanov che, se tartagliava durante un comizio, era solo per colpa di un disturbo dell'apprendimento. «A causa delle minacce che ho ricevuto mi è stato consigliato di non lavorare più, anche dal mio avvocato», si è lamentato il giovane ferrarese, rappresentante porta a porta, parlando dei commenti dopo il video.castello di odioEppure, dopo pochi giorni è stato lo stesso Echamanov a dover fare marcia indietro. «La mia avvocata Cathy La Torre non mi ha mai consigliato di dimettermi o di allontanarmi dal mondo del lavoro, mai e mai. Ho avuto un refuso, dovuto al grande stress, i tempi stretti. Mi scuso con Cathy, che mi sta aiutando ad affrontare questa situazione particolare», ha scritto su Facebook. Un refuso? Di quelli che scappano per distrazione, quando si sta scrivendo in fretta? Ma qui stiamo parlando di accuse di fomentare l'odio che sono state inventate, dell'ennesimo polverone sollevato contro Salvini a una settimana dal voto in Reggio Emilia. Di un nuovo appello a «cancellare» il leader della Lega. Anche a poche ore dall'inizio della maratona di ieri a Bologna dal titolo Bentornati in mare aperto, un'altra sardina, Lorenzo Donnoli, in un video su Youtube chiedeva «rispetto e buon senso a Salvini». Non aveva letto la rettifica? Certo che sì, ma il movimento che ama ripetere di essere solo «culturale e popolare» ha in realtà ambizioni politiche. . La marea di sardine, ieri in piazza a Bologna, ha seguito per ore il concertone e la scaletta di interventi stile 1° maggio. Sul palco Giulia Quadrelli e Leonardo Bianconi, giovani attori bolognesi conduttori della maratona, si preoccupavano di animare la folla: «Gonfiate tutti i palloncini, ondeggiate, sìììì, così». Annunciavano che le sardine «sono arrivate anche oltre Oceano e oltre i confini dello spazio» e scandivano i valori della piazza: «Inclusione, uguaglianza, accoglienza, antifascismo e la lasagna. Sì la lasagna che facevano le nonne». Sardine «infiammatevi», incitava l'attore Patrizio Roversi leggendo alcuni versi di una poesia di Franco Arminio. A suonare c'erano gli Afterhours, i Subsonica, gli Skiantos e Francesco Guccini ma solo in video. Tutti a titolo gratuito, sembra, però l'intero spettacolo è costato 70.000 euro raccolti con il crowdfunding. «Siamo davanti a una svolta epocale, tutta questa gente vuole impegnarsi», va ripetendo da giorni Santori. Ieri commentava soddisfatto: «Se riusciamo a fare tutto questo senza un soldo vuol dire che c'è tanta speranza». E ancora: «La piazza è già stracolma, già 35-40.000 persone». Non solo: ha anche giurato di non aver incontrato Stefano Bonaccini e ha messo le mani avanti per il futuro: «Non molleremo di sicuro se il centrosinistra perderà le elezioni in Emilia Romagna». Per finanziare il suo movimento hanno anche fatto lavorare richiedenti asilo, impegnati a realizzare le sardine di stoffa o di materiale riciclato che ieri sventolavano in piazza. Fatte a mano, in vendita a 8 euro l'una. Come scrive La Nuova Bussola quotidiana, il laboratorio di sartoria Vicini d'Istanti ne aveva vendute 4.000 alla vigilia del concertone, ma era certo di riuscire a sbolognare tutte le 6.000 messe insieme in un mese. L'associazione, ospitata nei locali della parrocchia di San Mamolo, in centro a Bologna, non pagherebbe alcun affitto ma il parroco don Carlo Bondioli non ha voluto commentare, forse imbarazzato di dover spiegare ai fedeli che a due passi dalla chiesa si lavora per finanziare un movimento ormai chiaramente politico. chefSul palco anche chef, ricercatori, attori che hanno raccontato storie personali, affermando che «contaminazione è solo ricchezza». Arriva il giornalista Sandro Ruotolo: «Quanto sei bella Bologna», esclama estasiato. Sulla folla ondeggia uno striscione gigantesco: «Bologna non abbocca». Nel Sud della Spagna, in spiaggia si prepara l'espeto de sardinas, sardine allo spiedo. Tutte infilzate, bocca all'insù, buonissime.
Ecco #DimmiLaVerità dell'11 settembre 2025. Il deputato di Azione Ettore Rosato ci parla della dine del bipolarismo italiano e del destino del centrosinistra. Per lui, «il leader è Conte, non la Schlein».