2018-05-09
«Pronti a partire per la guerra santa»: la jihad fa proseliti nelle valli bresciane
Mohamed Zakariae Youbi, un marocchino espulso dall'Italia nel 2017 per aver abbracciato le tesi dell'Isis, autoindottrinandosi, svela i dettagli della rete islamista lombarda.Gli aspiranti jihadisti si annidano anche nelle piccole comunità delle valli prealpine, apparentemente immuni dai germi dell'estremismo, ma i nostri servizi segreti e l'antiterrorismo sembrano pronti a stanarli. Una delle ultime segnalazioni arrivate sul tavolo degli esperti anti Isis è un caso abbastanza emblematico di questa lotta combattuta sottotraccia. Qualche settimana fa gli uomini della Digos di Torino hanno scovato e arrestato El Mahdi Halili a Lanzo Torinese, altro paese con vista sulle grandi montagne. L'uomo, secondo gli investigatori, era pronto a colpire con un camion bomba.Adesso l'allarme è scattato nelle valli bresciane, in un borgo dove forse pochi immaginano quel che fermenta intorno a loro. L'oggetto di una delle informative in possesso della Verità ha un titolo abbastanza anodino: «Attività in direzione di un gruppo di internauti residenti nella provincia di Brescia».Tutto parte dalle dichiarazioni Mohamed Zakariae Youbi, il ventiseienne marocchino espulso dall'Italia nel 2017 per aver abbracciato le tesi dell'Isis, autoindottrinandosi. Il ragazzo, un tempo amante dei bei vestiti e dello stile di vita occidentale, prima di essere allontanato dal nostro Paese aveva lavorato nella ditta del padre di Anas El Abboubi, un foreign fighter partito dalla Valle Sabbia e scomparso in Siria. Ebbene Youbi, preso in consegna dagli specialisti marocchini, ha iniziato a fare delle ammissioni, a ricostruire la sua rete di contatti in provincia e a descrivere l'adesione all'ideologia jihadista. Youbi ha ammesso di aver subito l'influenza di El Abboubi, con cui era rimasto in contatto anche via Internet e ha aggiunto che pure lui intendeva raggiungere l'area siro-irachena per partecipare alla guerra santa. Quindi la decisione di espellerlo è stata quanto mai azzeccata: Youbi era davvero pronto a diventare un mujaheddin.L'aspirante terrorista, con le autorità marocchine, ha segnalato un cittadino ivoriano, B. I., che nel bresciano inciterebbe i giovani della comunità maghrebina a impegnarsi sul piano religioso. L'uomo si sarebbe detto pronto a partire per sostenere in armi il Califfato, ma solo dopo aver dato vita a una famiglia. Youbi e l'ivoriano avrebbero indottrinato un ventiquattrenne italo marocchino, O. A., nato e residente in Valle Sabbia. I servizi segreti marocchini hanno definito il giovane un adepto dell'ideologia «salafita jihadista». Alcune gole profonde della nostra intelligence hanno recuperato altre informazioni utili sul soggetto ivoriano e su Youbi. Entrambi si sarebbero ripetutamente scontrati con i correligionari della moschea di Vobarno e Youbi avrebbe contestato l'imam per l'orientamento eccessivamente sbilanciato verso forme di integrazione. Secondo le fonti dei nostri 007 entrambi ritengono che il genitore di El Abboubi fosse al corrente dei reali propositi del figlio al momento della partenza per la Siria e hanno espresso dubbi sulla morte del foreign fighter, poiché è prassi che in caso di decesso di un combattente gli altri miliziani informino i famigliari, cosa che non sarebbe accaduta. Infine, El Abboubi dalla Siria avrebbe contattato il padre e una donna marocchina di Vobarno attraverso il cellulare di un miliziano.
Matteo Salvini e Giorgia Meloni (Ansa)
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