2024-07-12
        «La donna del lago», la nuova miniserie con Natalie Portman protagonista
    
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        «La donna del lago» (Apple Tv+)
    
La donna del lago, così come Apple Tv+ la renderà disponibile, a partire da venerdì 19 luglio, non ha nulla a che vedere con il film omonimo, che Franco Rossellini diresse insieme a Luigi Bazzoni nel 1965. Non sono uomini i protagonisti della miniserie televisiva, ma donne. Due, in particolare: l’una viva, di una vita che chiede a piena voce di essere vissuta, l’altra morta, fantasma nei ricordi di chi l’ha conosciuta.Maddie Schwartz, il volto di Natalie Portman, è una madre prigioniera di ruoli che, nell’America del 1966, si credevano insindacabili. Immutabili. È una casalinga, ricca, agiata, di quelle che da fuori potrebbero sembrare gelose custodi di esistenze da sogno. Ma Maddie detesta quella vita imbrigliata, le aspettative altrui a soffocare le sue ambizioni. Vorrebbe altro, non osa chiederlo. Così, pigramente, si trascina in giornate tutte uguali, fra routine che è solo una tragedia a rompere, la morte improvvisa di una donna. Cleo Sherwood, interpretata da Moses Ingram, scompare a Baltimora, nel giorno del Ringraziamento del 1966. Ed è così, in quel giorno che avrebbe dovuto essere di festa, che ha inizio l’ossessione.La morte di Cleo Sherwood è la scintilla che Maddie Schwartz andava cercando, la fiamma sulla sua miccia. Scoprire cosa sia accaduto a quella donna, madre di una famiglia che arranca, attivista per i diritti della comunità nera, sembra essere tutto ciò che conti, nella vita di Maddie. Una priorità per cui la signora Schwartz è disposta a sacrificare ogni suo privilegio. Maddie lascia il marito, il figlio, la sua esistenza senza rischi. Decide di darsi la possibilità che le era stata negata: diventare una giornalista investigativa, una reporter, risolvere il mistero di quella scomparsa senza senso. Ricominciare. Ma reinventarsi, nascondendo al mondo il proprio passato ingombrante, non ha nulla di facile.La donna del lago, creata e diretta da Alma Har’el sulla base della novella omonima di Laura Lippman, è un thriller e, al contempo, il tentativo di riflettere su un’epoca ormai passata. Sulla fatica, il pregiudizio, sui limiti di una società che si credeva immobile quanto quelle piramidali. È uno studio sul femminile e la misoginia, appesantito da una retorica che non toglie, però, all’incedere del giallo. Un giallo che persino Stephen King ha lodato, definendolo, sulle pagine del New York Times, «straordinario».
        Leonardo Apache La Russa (Ansa)
    
Nessuna violenza sessuale, ma un rapporto consenziente». È stata archiviata l’indagine a carico di Leonardo Apache La Russa e l’amico Tommaso Gilardoni, entrambi 24enni, accusati di violenza sessuale da una di ventiduenne (ex compagna di scuola di La Russa jr e che si era risvegliata a casa sua).
        Nel riquadro, Howard Thomas Brady (IStock)