2020-06-15
La Boldrini in ginocchio? Un gesto razzista
Una scena del film «Biancaneve e il cacciatore» (Tenor)
Ha chiesto perdono per George Floyd come se tutti i bianchi fossero colpevoli di quella morte. Ma non è così: la civiltà europea si fonda sul principio cristiano della responsabilità individuale. Dovremmo ricordare la lezione del cacciatore di Biancaneve.I due pilastri che hanno sostenuto la civiltà europea, nati dal cristianesimo, sono la responsabilità personale e la libertà di parola. Oggi che il cristianesimo è agonizzante, i due attacchi mortali sono alla responsabilità personale e alla libertà di parola. La responsabilità è personale. È l'uomo che fa la differenza. L'uomo che sceglie di fare o di non fare. La responsabilità della Shoah è di ogni singolo soldato, non solo di Adolf Hitler o Heinrich Himmler, che erano due psicotici, perché altrimenti tutte le volte che qualcuno con un cortocircuito cerebrale raggiunge il potere, il risultato sarà di milioni di morti. La colpa dei conflitti africani è di chi ha commesso quelle azioni criminali. Ogni singolo uomo che ha usato le armi per uccidere o per storpiare ne è responsabile. I produttori di armi sono responsabili di un altro reato: la produzione e la fornitura di armi in situazioni di squilibrio totale, create a volte ad arte proprio per vendere armi. Ma se nessuno le usasse, nulla succederebbe. La responsabilità dei produttori non diminuisce minimamente la colpa di chi quelle armi le ha usate. I venditori di armi vendono armi anche alla Svizzera, che però non le usa. Ritenere che la guerra sia responsabilità solo di chi ha fornito le armi e non di chi la sta combattendo è una forma di razzismo, una versione della delirante e razzista teoria del buon selvaggio.La colpa della crocifissione di Cristo è di chi lo ha condannato e di chi lo ha materialmente crocifisso, non dei falegnami che hanno fornito il legno della croce. La colpa della morte di Desdemona è di Otello, non di Iago. La colpa è al 100% di Otello. Se a Iago vogliamo dare il 40% di colpa, Otello continua ad averne il 100%, non scende al 60%: perché se io sono una persona perbene ed etica non divento mai un assassino, nemmeno se sulla mia strada qualcuno mi sibila calunnie su una persona amata, oppure mi mette in mano armi, oppure mi dà ordini terribili. Se non avesse incontrato Iago sulla sua strada, Otello avrebbe ucciso Desdemona l'anno dopo, per un paio di fotografie ritoccate su una rivista di gossip. Desdemona muore perché lui è un assassino. Desdemona muore perché lui ha violato la Legge e la Legge dice «non uccidere». In nessun punto della Legge è scritto che si può uccidere la moglie che ti ha tradito con Cassio. Chi ha le idee chiare sulla responsabilità personale è il cacciatore di Biancaneve. In questa straordinaria fiaba ci sono due straordinari personaggi maschili. Il primo è il cacciatore. Il cacciatore di Biancaneve ha ricevuto l'ordine della sua regina, in un'epoca in cui gli ordini dei re si eseguivano, dato anche il grande numero di carnefici creativi di cui i sovrani disponevano, ma non esegue l'ordine perché l'ordine è iniquo. Il secondo personaggio magnifico è il Principe che riporta in vita chi è disperso nella morte, con una potenza metaforica che ha anche un carattere religioso. Per gli stessi motivi appena esposti, la colpa del terrorismo è del terrorista, non di chi lo ha reso infelice. Nel sottrargli la colpa gli sottraiamo l'umanità, il libero arbitrio. La colpa è dell'individuo, non della società. Nei terribili libri Più forte dell'odio di Tim Guénard e Un bambino chiamato «Cosa» di Dave Pelzer ci vengono raccontati abusi tremendi, descritti in prima persona dalle vittime. Coloro che li hanno subiti non sono diventati massacratori di bambini, ma conduttori di case di accoglienza per bambini maltrattati. La responsabilità personale affermata dal cristianesimo è ovviamente saltata con il cosiddetto illuminismo. La parola è molto sovradimensionata. In realtà di luce non ce n'è stata così tanta.La responsabilità personale è stata annientata dalla psicanalisi (non è colpa mia, è colpa di mamma), dal marxismo (non è colpa mia, è colpa della società), dal darwinismo (non è colpa mia, è colpa dei cromosomi). La perdita della responsabilità personale ha portato a una depressione stagnante sempre più diffusa e alla tendenza al genocidio.Scrive Georges Bensoussan in Genocidio. Una passione europea: «Nella seconda metà dell'800 si diffonde l'idea di una innata brutalità del mondo e della società, si perde il rispetto per la vita individuale. L'appartenenza a una stessa specie o razza cancella l'individuo e la sua psiche, la sua libertà, la sua responsabilità personale. Il “bene sociale" diventa una questione di sanità biologica da raggiungere attraverso la selezione». Qualcuno capiva il potenziale di orrore di questo tipo di darwinismo sociale. Jakov Novikov, in La critique du darwinisme social (1910), scriveva: «Il darwinismo sociale può essere definito la dottrina che considera l'omicidio collettivo come una spinta al progresso del genere umano». Il concetto di responsabilità personale e la libertà di parola sono profondamente associati, dove aggredito il primo è aggredita la seconda. Il concetto di responsabilità personale e la libertà di parola sono stati presi a calci sia dal comunismo sovietico che dal nazismo tedesco: non a caso il filosofo francese Alain Besançon definì i due totalitarismi gemelli eterozigoti. In effetti, le somiglianze sono notevoli: entrambi di consistenza granitica e di una forma dannatamente piena di spigoli. Oggi la responsabilità personale e la libertà di parola sono invece annientati dallo spumeggiante e policromo politicamente corretto, annegati nella melassa e nello zucchero filato. La stessa signora Laura Boldrini, cui non è mai importato molto dei cristiani assassinati in Nigeria, Kenya, India e Pakistan, si è inginocchiata per scusarsi lei di un delitto non suo. È un gesto di una gravità inaudita e di tragico razzismo che annienta il concetto di responsabilità personale a favore di responsabilità tribale: se un bianco ha commesso l'ingiustizia, tutti i bianchi sono colpevoli. Con una tragica forma di razzismo tutti i bianchi sono colpevoli della colpa di uno, tutta la loro civiltà, tutta la loro storia. Non ricordo che la signora Boldrini si sia inginocchiata per terra per chiedere perdono a Pamela Mastropietro per non averla protetta nel suo diritto di vivere in un luogo senza predatori importati a spese del popolo italiano, perché potessero arrivare fino a lei con i loro machete e la spettacolare capacità di usarli. Fiumi di tenerezza sono invece stati impiegati su chi ha smembrato un corpo in due trolley. Non è colpa sua, è che non è stato integrato. La colpa è di chi non lo ha integrato. Perché chi generalizza la colpa di un bianco estendendola a tutti i bianchi, incluso se stesso, e si inginocchia è considerato un eroe del pensiero e chi generalizza le colpe di un non bianco è un criminale razzista? Non a caso la stessa signora che si inginocchia per terra, non ha ricordato nella sua filastrocca i cristiani assassinati, il che è buffo perché in questo periodo storico chi è più a rischio di essere assassinato su questo pianeta sono i cristiani ma i cristiani non sono abbastanza esotici. La signora Boldrini aggredisce anche la libertà di parola, essendo uno dei numerosi firmatari della varie leggi che dovrebbero essere contro l'odio, leggi che distruggeranno definitivamente la libertà di parola e di espressione, che annienteranno ogni sussulto di pensiero, che vieteranno l'assunzione di responsabilità delle proprie idee. Raccomandiamoci a san Michele Arcangelo.
Jose Mourinho (Getty Images)