2024-02-22
Italia e Germania insieme sul campo di battaglia. E slitta il tank europeo
Via libera della commissione Difesa all’acquisto di 132 Leopard 2 per circa 8 miliardi. Il programma, avviato anche dai tedeschi, ritarda il progetto dell’eurocingolato.La commissione Difesa della Camera dei deputati ha dato il via libera all’acquisto dei carri armati tedeschi Leopard 2 nella variante A8, un programma iniziato nel 2023 la cui durata ipotizzata sarà di 14 anni, quindi con termine nel 2037, per un costo complessivo stimato di 8,246 miliardi di euro. Per l’Italia la soluzione Leopard 2 è la più rapida e logica, trattandosi di carri armati giudicati ottimi, già in produzione (oltre 3.600 gli esemplari costruiti) e collaudati sul campo anche nella guerra in Ucraina, esperienza che li ha visti scontrarsi con i carri russi e quindi foriera di indicazioni utili al miglioramento ulteriore. Certamente è anche la soluzione migliore rispetto a quanto esiste sul mercato internazionale e adatta alle esigenze di un Paese come il nostro. Per esempio, anche la Corea del Sud costruisce un ottimo carro, il K2, ma inadatto ai nostri scenari.Potrebbe sembrare banale, ma l’americano Abrams, alimentato a cherosene come gli aerei, ha dimensioni e masse tali da non poter essere completamente efficace nel territorio che si troverebbe a difendere. «Si tratta di un voto molto importante», ha spiegato il presidente della Commissione, Nino Minardo, «perché consentirà l’avvio di un vasto programma pluriennale di rinnovamento della componente corazzata dell’Esercito resosi necessario a causa dell’obsolescenza dei sistemi attuali, anche in relazione ai nuovi requisiti della Nato, condizionati dai recenti sviluppi dello scenario internazionale». Minardo cita anche una possibile ricaduta sulle piccole medie imprese nazionali: «Non è però trascurabile» ha dichiarato «l’impatto positivo che l’operazione potrebbe avere sulle Pmi italiane, creando un indotto orientato alla crescita tecnologica e delle competenze che consentirebbe anche una delocalizzazione della produzione di alcune parti e di sottosistemi e che alimenterebbe la richiesta di fornitura di manodopera», ha concluso. Vero è che tutti i 272 mezzi corazzati previsti, inclusi i 140 carri recupero, getta-ponte per il Genio e per le strutture d’addestramento, saranno prodotti in Italia negli stabilimenti Leonardo di La Spezia (ex Oto Melara); vero anche che tutti adotteranno numerosi sistemi elettronici di produzione nazionale e che Leonardo in dicembre aveva firmato un accordo con Knds e con le due aziende tedesche che realizzano carri da combattimento, ovvero la Krauss Maffei Wegnman (Kmw) e la Rheinmetall. Ma proprio per questi motivi la parte del leone la farà Leonardo, che però «in casa» costruisce poco e quindi giocoforza ecco entrare in campo la filiera delle Pmi. Alle quali però, con tutta probabilità, di quegli 8 miliardi rischiano di arrivare le briciole. Non soltanto: da quando, sotto la direzione di Mauro Moretti, nel gennaio 2016 Leonardo divenne una «one company», le aziende specializzate che lavorano per la Difesa da terziste fatturano soltanto a questa e mostrano quindi una dipendenza che le mette in pericolo qualora venissero a mancare le commesse. L’acquisizione dei Leopard 2 A8 avverrà in due fasi, la prima da oggi fino al 2026, necessaria per la pianificazione, la seconda dal 2027 al 2037 quando l’Esercito riceverà le 132 unità previste ai vari reparti, nei quali i nuovi carri si uniranno agli Ariete ammodernati, dei quali 90 in versione C1 e C2 e altri 35 in opzione, secondo quanto prevede il contratto firmato nell’agosto scorso. L’Italia non è però la sola nazione che sta acquistando i Leopard 2 a staccare un assegno a Berlino: dal 2020 a oggi sono state 13 le nazioni europee e alcune extracontinentali tra le quali, oltre la Germania stessa, ci sono Polonia, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Grecia, Olanda, Norvegia, Portogallo, Spagna, Svezia e Slovacchia. Escludendo Canada, Cile, Qatar e Turchia, sono la gran parte di quelle che avrebbero partecipato alla nascita del nuovo carro armato europeo per il quale quasi un anno fa la Commissione Ue, attraverso la Direzione generale per l’industria della difesa e lo Spazio, aveva pubblicato diversi documenti concernenti le possibilità di finanziamento 2023 del Fondo europeo per la Difesa (Edf) a diversi programmi, compreso proprio il «Main Battle Tank Platform Systems» (Mbt, cioè l’euro-carro armato), per il quale ci sarebbe stato un investimento iniziale di 20 milioni e alle cui specifiche preliminari ha lavorato proprio la Direzione generale. Tra queste si legge una velocità massima di almeno 80 km/h su strada e 50 km/h su sterrati pianeggianti (il Leopard corre a 72 km/h), un’autonomia media di circa 600 km (contro 550 km del tedesco), una massa indicativa di 70 tonnellate (contro 65). Differenze minime, fatta eccezione per le capacità di difesa elettronica e i sistemi ad alta digitalizzazione, che ovviamente evolveranno più rapidamente dell’acciaio e con i quali, come insegna lo scenario ucraino, si gioca la capacità di vincere perché l’interconnessione con le altre forze armate coinvolte nelle battaglie è fondamentale. Ma ora che l’Italia e altre nazioni prendono il Leopard 2 A8 e lo elaborano, a esser realisti il progetto del carro europeo slitterà dopo la metà del secolo.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.