
Con il decreto sicurezza diventerà obbligatorio conoscere la nostra lingua per avere la cittadinanza. Ma i manuali che insegnano l'italiano agli immigrati sono pieni di ideologia. Ci presentano come un Paese arretrato sui diritti Lgbt e anche un po' razzista.Sulla carta, l'idea è davvero molto buona. Il decreto sicurezza, quando finalmente diverrà operativo, dovrebbe allungare i tempi per l'ottenimento della cittadinanza. Chi sposerà un italiano dovrà attendere 48 mesi invece di 24. Ma, soprattutto, dovrà anche dimostrare di conoscere la nostra lingua. Il livello minimo necessario per diventare cittadini sarà il B1, cioè quello che oggi permette a uno straniero di iscriversi all'università qui da noi. Lo dice il buonsenso: se si vuole diventare italiani, per lo meno si deve parlare l'italiano. Dove sta il problema, dunque? Beh, al solito si annida nei libri di testo. Se si sfogliano i manuali di italiano per stranieri più diffusi, si scopre che - alla pari e forse più dei testi scolastici - sono intrisi di ideologia. Non solo: spesso e volentieri presentano il nostro Paese come una terra arretrata dal punto di vista dei diritti. O, peggio, come una nazione piena di gente xenofoba e imbottita di pregiudizi. Qui vi mostriamo qualche esempio concreto, giusto per darvi un'idea generale. Cominciamo da un manuale tra i più noti, edito da Loescher e intitolato Nuovo contatto. Corso di lingua e civiltà italiana per stranieri. Nel volume dedicato al livello B1, a pagina 10, troviamo subito un bell'approfondimento intitolato «Cara Italia, ti lascio. I giovani italiani vogliono ancora emigrare». Ora, in un libro di testo rivolto agli immigrati (stranieri di ogni tipo, non soltanto quelli giunti qui con i barconi) è abbastanza comprensibile che il tema della migrazione sia affrontato in lungo e in largo. Un po' meno comprensibili, tuttavia, sono alcune idee veicolate dal testo. Il focus in questione spiega che ci sono tanti italiani che, ancora oggi, lasciano il Paese. Cosa, purtroppo, verissima. Secondo il libro, i motivi per cui tanti nostri connazionali partono sono quattro: il primo, ovviamente, è il lavoro (e anche qui, niente di strano). Le assurdità iniziano quando si esamina il secondo motivo alla base dell'emigrazione: «Molti giovani si trasferiscono per seguire il partner. Ma alcuni di loro lo fanno anche per fuggire dai pregiudizi sociali. In questo caso si tratta per lo più di gay o madri single che pensano di poter vivere più serenamente la loro condizione a Londra, Berlino o Parigi». Interessante: dal nostro Paese fuggono migliaia di persone ogni anno in cerca di migliori condizioni economiche. Eppure, secondo il manuale per stranieri, uno dei gravi problemi dell'Italia è la mancanza di diritti per i gay e le madri single. Quasi che da noi fossero perseguitati o lapidati per le strade... Insomma, allo straniero che vuole conoscere meglio la nostra società si spiega che qui regna sovrana l'omofobia. I nostri pregiudizi, però, non riguardano solo gli omosessuali. Stando a ciò che spiega il manuale, siamo anche un po' razzisti e intolleranti. Nel volume di Nuovo contatto per il livello C1 (cioè quello rivolto a stranieri che già parlano e scrivono abbastanza bene), tra pagina 143 e pagina 145 si parla della Lega, con particolare insistenza sugli scandali che hanno coinvolto Umberto Bossi, sul razzismo e sull'omofobia che caratterizzerebbero il partito. C'è pure un esercizio che invita lo studente ad analizzare Il libro che la Lega Nord non ti farebbe mai leggere. Dichiarazioni e scandali di un partito. Continuando a sfogliare il testo, si trovano articoli dedicati alle donne sfruttate e vittime di maschilismo o brani che irridono gli «atei devoti». Poi, ovviamente, c'è il capitolo dedicato all'immigrazione. A pagina 200 ecco il focus intitolato «Quando partivamo noi», in cui si spiega che «dal 1861, circa 30 milioni di italiani hanno cercato fortuna all'estero. Accolti da pregiudizi che oggi riserviamo agli immigrati». Seguono numerose suggestioni immigrazioniste: testi della scrittrice Igiaba Sciego (La mia casa è dove sono), citazioni del film Terraferma di Emanuele Crialese sui migranti, rimani a trasmissioni di Radio 3 e a documentari pro ius soli. Vediamo però un altro manuale piuttosto diffuso, ovvero Nuovo espresso, edito da Alma e presentato come «il corso di italiano per stranieri più venduto nel mondo». Anche qui, compare la consueta retorica. A pagina 79, per esempio, si trova un capitoletto intitolato «La famiglia cambia faccia». Allo studente vengono presentati alcuni passaggi tratti da articoli di giornale che vanno letti e poi abbinati ad alcune foto. Manco a dirlo, il tono dei vari estratti non è esattamente neutro, anzi. Eccone uno: «Si è riaperto nuovamente il dibattito politico per riconoscere legalmente i diritti delle coppie conviventi. Come sempre accade in materia di diritti civili, la legge italiana rimane un passo indietro nella regolazione di un fenomeno sociale e culturale che ormai non si può più ignorare». Di nuovo: l'Italia è descritta come un Paese arretrato sul fronte dei diritti. Ed ecco l'estratto che segue: «Si è tenuta ieri a Roma, in piazza San Giovanni, il Family Day, una manifestazione che chiedeva la rivalutazione del matrimonio e della famiglia tradizionale come nucleo della società. Secondo gli organizzatori era presente un milioni di persone, anche se la Polizia parla di un massimo di 20.000 partecipanti». Ottimo: mini spot a favore dei diritti Lgbt, frecciata al Family Day. Segue un bell'esercizio di «lettura e verifica» in cui si esamina la difficile condizione delle coppie di fatto. Il manuale in questione è a livello B1, dunque non può presentare contenuti troppo complessi. L'impostazione ideologica, comunque è abbastanza evidente anche se il linguaggio è elementare. Lo stesso vale per un altro manuale chiamato Noi due. Corso avanzato di italiano per stranieri (anche qui siamo al livello B1) edito da Zanichelli. La prima cosa che si nota è che quasi tutti i testi giornalisti proposti dal volume (come da quasi tutti gli altri che abbiamo citato) sono tratti da Repubblica. Ma chissà, magari è solo un caso. Anche in questo libro si dà grande spazio al tema dell'immigrazione. C'è un lungo capitolo dedicato alla globalizzazione, in cui troviamo numerosi approfondimenti, dai quali sostanzialmente si evince che l'Occidente sfrutta il resto del mondo. Lo straniero che li legge, viene da pensare, ora che è in Italia si sentirà in diritto (specie se viene dal «sud del mondo») di pretendere ciò che gli spetta, ciò che gli è stato rubato. A condire il tutto, due robusti articoli che promuovono il commercio equo e solidale e la Banca etica. Quelli che abbiamo citato sono solo alcuni dei manuali di italiano per stranieri in circolazione. Sfogliandoli, l'Italia appare come un Paese molto bello e ricco di storia, ma purtroppo inquinato da troppe persone sgradevoli (come i leghisti) che non vogliono concedere diritti ai gay, alle coppie di fatto e agli stranieri. A quanto pare, più che ai nuovi italiani, questi libri sono rivolti ai nuovi elettori del Pd.
Leonardo Apache La Russa (Ansa)
Nessuna violenza sessuale, ma un rapporto consenziente». È stata archiviata l’indagine a carico di Leonardo Apache La Russa e l’amico Tommaso Gilardoni, entrambi 24enni, accusati di violenza sessuale da una di ventiduenne (ex compagna di scuola di La Russa jr e che si era risvegliata a casa sua).
Nel riquadro, Howard Thomas Brady (IStock)
Lo scienziato cattolico Howard Thomas Brady, ex sacerdote: «Con papa Francesco, ai ricercatori critici è stato vietato perfino di partecipare alle conferenze. La Chiesa non entri nel merito delle tesi: è lo stesso errore fatto con Galileo».
(Istock)
Dopo aver sconvolto l’Unione, Pechino taglia dal piano strategico i veicoli green. E punta su quantistica, bio-produzione e idrogeno.
Roberto Burioni (Ansa)
La virostar annuncia il suo trasloco su Substack, piattaforma a pagamento, per tenersi lontano dai «somari maleducati». Noi continueremo a «usarlo come sputacchiera».






