2025-09-12
Iryna, Black lives matter assolve: «La violenza degli oppressi è giusta»
La madre dell’uomo: «Non andava liberato». Il Gop vuol rimuovere la toga responsabile.Secondo Michelle Dewitt, la mamma dell’afroamericano di 34 anni che lo scorso 22 agosto ha accoltellato a morte Iryna Zarutska, 23 anni, su una metro di Charlotte, North Carolina, il pluripregiudicato Decarlos Brown Jr. non avrebbe aggredito la giovane ucraina perché era bianca. Al Nypost ha dichiarato che il figlio «non era assolutamente razzista» e che «usciva con tutti i tipi di ragazze». Però era schizofrenico, «non avrebbe dovuto essere rilasciato», ha detto, riferendosi alla libertà concessa a Decarlos in base a una «promessa scritta» di tornare per l’udienza in tribunale, dopo il suo ultimo arresto a gennaio. Il figliolo doveva essere curato, «era diventato sempre più aggressivo sia con lei sia con il marito», e così la signora ha messo le mani avanti perché si possa invocare l’infermità mentale dell’assassino di Iryna. Eppure, mercoledì l’account Instagram ufficiale di Black lives matter ha pubblicato un breve videoclip che sembra giustificare la violenza sulla giovane, come segnala la piattaforma America Online (Aol). In un reel di 15 secondi, l’account del movimento contro razzismo e discriminazioni ha mostrato una clip tratta dal film di Lizzie Borden Born in Flames del 1983. Nel video, rimasto online 24 ore prima di essere eliminato, una delle protagoniste che interpreta il personaggio di Zella Wylie afferma: «Abbiamo diritto alla violenza. Tutte le persone oppresse hanno diritto alla violenza. E voglio dirvi una cosa: è come il diritto di fare pipì. Bisogna avere il posto giusto. Bisogna avere il momento giusto. Bisogna avere la situazione appropriata. E sono assolutamente convinta che sia questa!».Che bisogno aveva Blm di pubblicare quel reel? Forse per rivendicare qualche diritto? Certo, nel video di sorveglianza diffuso dall’autorità dei trasporti di Charlotte fa effetto sentire Brown urlare: «Ho preso quella ragazza bianca, ho preso quella ragazza bianca». Iryna, rifugiata ucraina arrivata negli Stati Uniti con la madre, la sorella e il fratello per sfuggire alla guerra, è stata descritta come «molto dolce, timida, educata», dai vicini di casa di Huntersville, un sobborgo di Charlotte dove la giovane aveva vissuto con la sua famiglia. Aveva realizzato dei murales fioriti, stava imparando l’inglese, «era molto allegra ed entusiasta», l’hanno ricordata su Fox News Digital. Il necrologio la descrive come laureata in arte e restauro al Synergy College di Kiev. I suoi cari hanno sottolineato la profonda creatività di Iryna, l’amore per gli animali e la determinazione a continuare a imparare. Non aveva la patente, si muoveva sui mezzi pubblici e su una metro è finita accoltellata, con inaudita violenza, da chi era stato arrestato 14 volte in oltre un decennio e rimesso in libertà dalla giudice afroamericana Teresa Stokes.I repubblicani della Camera dei rappresentanti della Carolina del Nord hanno chiesto la sua rimozione. Intanto continuano a girare post sulla Stokes, che mettono in dubbio la sua preparazione come magistrato, e anche un video del 2021 quando assieme alla moglie Ayanna Ballard era proprietaria del ristorante di pollo fritto nel Michigan Wing Heaven Sports Haven, pubblicizzato come il primo bar per sobri dello Stato.
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