2022-12-31
Troppi gli indagati tra gli invitati. Via il video di nozze dell’eurocoppia
Sparito da Youtube il filmato del matrimonio di Carola Bennato e Marco Fusaro, due ex assistenti parlamentari del gruppo socialista europeo. C’erano Antonio Panzeri e Maria Arena, coinvolti nel Qatargate.Clicca sopra per vedere il video rimosso il 23 dicembre da YouTubeIl gran ballo nuziale della meglio gioventù dei socialisti europei deve avere creato qualche imbarazzo. Infatti a partire dall’antivigilia di Natale è scomparso da Youtube il video del matrimonio della bella Carola Bennato e di Marco Algimiro Fusaro. Qualche lettore potrebbe domandarsi chi siano e noi soddisfiamo la loro curiosità. Si tratta di due ex assistenti parlamentari del gruppo socialista europeo. Gli stessi del giro di Francesco Giorgi e Pier Antonio Panzeri, finiti in carcere a causa del cosiddetto Qatargate.Il 22 dicembre su Internet erano apparsi alcuni articoli che riportavano le dichiarazioni ai magistrati dell’ex vicepresidente greca dell’europarlamento Eva Kaili, compagna di Giorgi. I magistrati l’avrebbero così incalzata: «Chi c’è intorno a Panzeri? Vogliamo due nomi di lobbisti che lo aiutano per il suo compito». E la politica avrebbe risposto: «Giuseppe Meroni, suo precedente assistente, ma lo aiuta ancora. Davide, non conosco il cognome, ma posso vedere perché lavora là. Simona, Carola, Francesca. Panzeri li aiutava ed era un do ut des». Carola è stata identificata proprio nella Bennato, che si è sistemata al Direttorato generale per la politica estera del Parlamento Ue.Forse per questo qualcuno ha pensato bene di cancellare da Youtube il filmato in cui si vede la Bennato abbracciata con affetto da Panzeri durante il matrimonio e vicina a una sorridente Maria Arena, in versione Signora in rosso, altra eurodeputata socialista indagata. In quei secondi si scorge anche una altrettanto allegra Elisabetta Gualmini, che come assistente può contare sul marito della Bennato, Fusaro, in precedenza collaboratore di un altro eurodeputato dem, Nicola Danti.Persino il cliccatissimo sito di gossip istituzionale Politico.eu aveva dato notizia ad agosto del matrimonio, un evento sicuramente non passato inosservato a Bruxelles. «Just married. Congratulazioni a Carola Bennato e Marco Fusaro, che sabato hanno celebrato il loro matrimonio tra i vigneti della Toscana. Avvistati al matrimonio gli eurodeputati Elisabetta Gualmini, Maria Arena, Nicola Danti e l’ex eurodeputato Pier Antonio Panzeri» si leggeva sul sito. La mamma di Carola, Pietra Montecorvino, aveva condiviso su Facebook il filmato postato sul suo canale Youtube. Ieri abbiamo provato a chiederle se sia stato lei a rimuoverlo.E lei ci ha cortesemente inviato questa replica, mentre si stava preparando per un concento a Piano di Sorrento (fa la cantante): «Non c’è collegamento fra gli eventi del 22 e del 23, giorno in cui la mia assistente ha riordinato il mio canale Youtube, dando spazio ai video musicali». Le abbiamo chiesto anche qualche informazione sui presenti alla cerimonia coinvolti nell’inchiesta e la sua opinione sulla vicenda, ottenendo questa risposta: «Al matrimonio di mia figlia è stato presente Panzeri e quella è stata la prima occasione in cui l’ho incontrato e non c’erano né la figlia, né la moglie. Sono rimasta sorpresa di quanto sia accaduto a Panzeri in quanto mia figlia, che ha lavorato con lui alcuni anni fa, non ha mai avuto nessun motivo di critica sul suo atteggiamento professionale». Quel che è certo che oggi conviene cancellare dai propri curricula eventuali riferimenti a Panzeri e far sparire le sue referenze. Ieri abbiamo provato a chiedere alla Gualmini informazioni su Fusaro e la signora ha preferito dribblare velocemente l’argomento. Marco Fusaro lavora ancora con lei? «Marco Fusaro adesso ha vinto un concorso, quindi non lavora più con me da gennaio». Quindi va via? «Sì». Dal primo gennaio? «Sì, sì». Come mai? «Perché ha vinto un concorso in un’altra istituzione». Incuriositi abbiamo approfondito la notizia. E abbiamo scoperto alcune cose interessanti. Fusaro, che come assistente avrebbe terminato il suo lavoro nel 2024, ha scelto di concorrere per una posizione di esperto per il supporto specialistico alla delegazione italiana al Comitato delle Regioni (Cdr), un incarico della durata di tre anni (1° gennaio 2023-31 dicembre 2025) con sede di lavoro a Bruxelles. Il Cdr è un organo consultivo dell’Ue che rappresenta gli enti locali in Europa. Un incarico da 114.000 euro lordi l’anno. Il bando è dunque stato indetto da Regioni, Province e Comuni attraverso le loro associazioni di rappresentanza. Il 17 ottobre viene riportato sul (solo) sito dell’Unione delle Province italiane il verbale di nomina della commissione valutatrice. Qualche giorno dopo la commissione, inizialmente composta da tre membri, viene integrata con due membri aggiuntivi tra i quali figura anche l’attuale esperto, chiamato così a contribuire alla scelta del proprio successore. Il 17 novembre alcuni candidati – non si sa quali e quanti – ricevono un invito nominale per un colloquio firmato dal (solo) presidente della commissione. Il 16 dicembre i candidati ricevono una mail ove si dichiara che sui siti delle associazioni è stata pubblicata la graduatoria dei candidati idonei vincitori. Al primo posto per distacco Marco Algimiro con 85,5 punti su cento.In realtà la graduatoria sarebbe stata pubblicata, inizialmente, come «provvisoria», solamente sul sito dell’Upi in versione Pdf senza alcuna firma e/o timbro. Nella graduatoria risultano i nomi e cognomi di quattro idonei vincitori accanto a ognuno dei quali è presente il punteggio individuale. Ma la Gualmini ieri ci ha informato che la decisione è già definitiva. Fusaro ha lasciato il suo ufficio per accasarsi presso il comitato delle Regioni, l’organismo che dovrebbe fare da ponte tra l’Europa e i territori. E la composizione della delegazione italiana che dovrà avvalersi dei suoi servigi è molto interessante. Qui i socialisti & democratici sono rappresentati da pezzi da 90 come Dario Nardella, Michele Emiliano, Enzo Bianco ed Enrico Rossi. Ma tra i supplenti spunta anche qualche peone come Nicola Marini, eletto ad Albano Laziale, o come Guido Milana, la cui carica indicata sul sito del Cdr è quella di consigliere comunale di Olevano Romano, Comune laziale di circa 6.600 abitanti.Ma torniamo al matrimonio di Carola, 32 anni, e Marco, 35. I vip di famiglia erano il babbo e la mamma della sposa: Eugenio Bennato, famoso cantautore napoletano, e la Montecorvino. Il matrimonio è stato celebrato il 27 agosto 2022 all’Oratorio di Santa Caterina, a Ponte a Ema, tra Firenze e Bagno a Ripoli, da David Stinghi, amico dello sposo e consigliere comunale dem proprio di Bagno a Ripoli.Marco Algimiro è figlio del settantaduenne costituzionalista Carlo (già parlamentare repubblicano e collaboratore di Carlo Azeglio Ciampi) e di un’altra consigliera comunale di Bagno a Ripoli (Paola Nocentini, ovviamente pure lei del Pd). Insomma un figlio d’arte che ha lasciato la Toscana per cercar fortuna a Bruxelles. Nel video cancellato si vedono tanti giovani, una cerimonia assai smart e Carola che legge il suo messaggio d’amore al consorte dal cellulare. Per l’occasione la giovane indossa un abito corto con un velo lunghissimo che le lascia scoperto il tatuaggio sulla spalla destra. Babbo Eugenio accompagna Carola all’altare; Marco indossa un abito molto elegante, in seta operata. I due, dopo il fatidico (e commosso) «sì», salgono a bordo di un maggiolone bianco cabrio e raggiungono la tenuta vinicola Ruffino, a Poggio Casciano, per il party. Nelle immagini si vedono sposi e invitati scatenarsi sulle note di Ti immagini di Vasco Rossi. I politici si mescolano ai giovani e nessuno sospetta quello che sta per accadere a Bruxelles. Taglio della torta, una millefoglie, bacio appassionato, e poi via al concerto tutto speciale di babbo Eugenio e mamma Pietra, accompagnati da una band. «27 agosto 2022, Firenze incontra Napoli», scrive su Facebook Eugenio Bennato, pubblicando il video, «Musica nel giardino per Carola Bennato e Marco Fusaro». «Quest’ultimo», ci informa una fonte al Parlamento europeo, «è un ragazzo molto sveglio, un bravo giocatore di calcio, ed è arrivato al Parlamento europeo con Danti. Ha lavorato sempre molto e sin da subito ha mostrato di sapersi muovere bene nelle stanze del potere. Carola? Ha sempre avuto una grande passione per la politica estera, l’ha studiata anche prima di arrivare a Bruxelles». E l’assistente più conosciuto d’Italia, Francesco Giorgi? «Si vedeva che era uno che voleva arrivare in alto, anzi si sentiva già di un altro livello. Aveva un atteggiamento un po’ altezzoso, forse dovuto anche al fidanzamento con la Kaili. Invece gli altri assistenti», spiega il nostro interlocutore, «come gli stessi Marco o Carola, soprattutto i più giovani, si comportano in modo diverso: lavorano tanto perché poi alla fine, parliamoci chiaro, l’obiettivo di tutti è essere riconfermati per la legislatura successiva». E per riuscirci, a volte, conviene sbianchettare il cv e l’elenco degli invitati al matrimonio così da far dimenticare, magari, qualche vecchio e ingombrante datore di lavoro.
Nicola Pietrangeli (Getty Images)
Gianni Tessari, presidente del consorzio uva Durella
Lo scorso 25 novembre è stata presentata alla Fao la campagna promossa da Focsiv e Centro sportivo italiano: un percorso di 18 mesi con eventi e iniziative per sostenere 58 progetti attivi in 26 Paesi. Testimonianze dal Perù, dalla Tanzania e da Haiti e l’invito a trasformare gesti sportivi in aiuti concreti alle comunità più vulnerabili.
In un momento storico in cui la fame torna a crescere in diverse aree del pianeta e le crisi internazionali rendono sempre più fragile l’accesso al cibo, una parte del mondo dello sport prova a mettere in gioco le proprie energie per sostenere le comunità più vulnerabili. È l’obiettivo della campagna Sport contro la fame, che punta a trasformare gesti atletici, eventi e iniziative locali in un supporto concreto per chi vive in condizioni di insicurezza alimentare.
La nuova iniziativa è stata presentata martedì 25 novembre alla Fao, a Roma, nella cornice del Sheikh Zayed Centre. Qui Focsiv e Centro sportivo italiano hanno annunciato un percorso di 18 mesi che attraverserà l’Italia con eventi sportivi e ricreativi dedicati alla raccolta fondi per 58 progetti attivi in 26 Paesi.
L’apertura della giornata è stata affidata a mons. Fernando Chica Arellano, osservatore permanente della Santa Sede presso Fao, Ifad e Wfp, che ha richiamato il carattere universale dello sport, «linguaggio capace di superare barriere linguistiche, culturali e geopolitiche e di riunire popoli e tradizioni attorno a valori condivisi». Subito dopo è intervenuto Maurizio Martina, vicedirettore generale della Fao, che ha ricordato come il raggiungimento dell’obiettivo fame zero al 2030 sia sempre più lontano. «Se le istituzioni faticano, è la società a doversi organizzare», ha affermato, indicando iniziative come questa come uno dei modi per colmare un vuoto di cooperazione.
A seguire, la presidente Focsiv Ivana Borsotto ha spiegato lo spirito dell’iniziativa: «Vogliamo giocare questa partita contro la fame, non assistervi. Lo sport nutre la speranza e ciascuno può fare la differenza». Il presidente del Csi, Vittorio Bosio, ha invece insistito sulla responsabilità educativa del mondo sportivo: «Lo sport costruisce ponti. In questa campagna, l’altro è un fratello da sostenere. Non possiamo accettare che un bambino non abbia il diritto fondamentale al cibo».
La campagna punta a raggiungere circa 150.000 persone in Asia, Africa, America Latina e Medio Oriente. Durante la presentazione, tre soci Focsiv hanno portato testimonianze dirette dei progetti sul campo: Chiara Concetta Starita (Auci) ha descritto l’attività delle ollas comunes nella periferia di Lima, dove la Olla común 8 de octubre fornisce pasti quotidiani a bambini e anziani; Ornella Menculini (Ibo Italia) ha raccontato l’esperienza degli orti comunitari realizzati nelle scuole tanzaniane; mentre Maria Emilia Marra (La Salle Foundation) ha illustrato il ruolo dei centri educativi di Haiti, che per molti giovani rappresentano al tempo stesso luogo di apprendimento, rifugio e punto sicuro per ricevere un pasto.
Sul coinvolgimento degli atleti è intervenuto Michele Marchetti, responsabile della segreteria nazionale del Csi, che ha spiegato come gol, canestri e chilometri percorsi nelle gare potranno diventare contributi diretti ai progetti sostenuti. L’identità visiva della campagna accompagnerà questo messaggio attraverso simboli e attrezzi di diverse discipline, come illustrato da Ugo Esposito, Ceo dello studio di comunicazione Kapusons.
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Mark Zuckerberg (Getty Images)