2021-03-09
Il solito Speranza ci rivuole ai domiciliari
Ministero della Salute e Iss spingono per un altro lockdown nazionale, mentre circola l'ipotesi di blindare i fine settimana e anticipare il coprifuoco alle 19 o alle 20 già da venerdì. Il Cts propone parametri più stringenti per far scattare la zona rossa.La pandemia in Italia galoppa e il governo guidato da Mario Draghi pensa di mettere a punto una strategia basata su nuove restrizioni: obiettivo contenere il contagio in attesa della accelerazione sulle vaccinazioni. Di fonte all'aggravarsi della situazione il governo starebbe per mettere a punto nuove misure, che dovrebbero essere varate entro il prossimo fine settimana, e andrebbero a integrare quelle previste dal dpcm dello scorso 6 marzo, che resterà in vigore fino al 6 aprile. Ieri c'è stato l'incontro tra i ministri degli Affari Regionali Mariastella Gelmini e della Salute Roberto Speranza, con il Commissario per l'emergenza Francesco Paolo Figliuolo e il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio. All'incontro, ha partecipato anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli. Non si è parlato di nuove restrizioni, ma di piano vaccini: l'auspicio è che la determinazione di Draghi, impegnatissimo in Italia e in Europa per accelerare il più possibile, sia recepita da tutti i ministri competenti, a cominciare da Speranza, e dalle regioni, considerato che tra primule e amenità varie si è già perso troppo tempo. La Cabina di regia, la task force formata da esponenti dell'Istituto Superiore di Sanità, del ministero della Salute e da tecnici delle Regioni, spinge per il livello di contenimento massimo sul piano nazionale, poiché intervenire sui territori «è poco utile». Sulle nuove restrizioni invece si resta nel campo delle indiscrezioni: è probabile che l'argomento sarà affrontato in una apposita riunione della cabina di regia politica, alla quale prenderanno parte i rappresentanti di tutti i partiti di maggioranza e i rappresentanti del Comitato tecnico scientifico. «Con questi numeri», ha anticipato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, «servono misure più rigide, come sta chiedendo anche il comitato tecnico scientifico». Sì, ma quali? Le numerose indiscrezioni che circolano riguardo alle prossime decisioni del governo sono letteralmente agghiaccianti. Si parla insistentemente di un lockdown nazionale nei fine settimana, della chiusura delle scuole su tutto il territorio italiano, di anticipare il coprifuoco, ovvero il divieto di circolazione vigente in tutta Italia dalle 22 alle 5, facendolo partire alle 19 o alle 20 già dal prossimo venerdì. Una misura che, secondo i pasdaran delle chiusure a tutti i costi, dovrebbe servire come deterrente per gli assembramenti dei giovani: sono i ragazzi e le ragazze, infatti, ad essere i più colpiti dalle varianti del Covid: «La fascia dei più giovani», precisa Massimo Galli, direttore della Struttura di Malattie Infettive presso l'Ospedale Sacco di Milano, ad Agorà, su Rai Tre, «più che essere maggiormente colpita dalle mutazioni del virus è quella colpita prima, perché quando si diffonde una variante che ha un 30-40% in più di capacità infettante, coloro che la prendono per primi sono i giovani e i bambini, che hanno più socialità fuori e dentro la scuola».«Siamo in una fase molto delicata», sottolinea l'immunologa Antonella Viola a Un giorno da pecora, su Rai Radio 1, «visto che il virus circola molto tra i giovani, per la prima volta sono favorevole alla chiusura delle scuole laddove i casi positivi sono effettivamente alti. Il coprifuoco anticipato invece non cambia nulla: i ragazzi ora si vedono in casa», aggiunge la Viola, «e quindi non servirebbe a molto». Il governo riflette anche sulla possibilità di un giro di vite per i parametri in base ai quali si definisce l'assegnazione delle Regioni alle varie fasce colorate: il Cts propone che la soglia attualmente stabilita affinché i governatori possano decidere di chiudere le scuole, ovvero 250 nuovi contagi ogni 100.000 abitanti per una settimana di fila, sia adottata per far scattare automaticamente la zona rossa con la chiusura di tutti i negozi.La chiusura delle scuole in tutta Italia, ipotesi circolata nelle scorse ore, sarebbe un autogol per il governo: non si comprende per quale motivo impedire ai ragazzi di andare in classe, dove sono sottoposti a controlli rigidissimi, e poi permettere loro di andarsene a zonzo per tutto il resto della giornata. Il lockdown nel week end sarebbe controproducente, perché obbligherebbe i giovani a riunirsi in ambienti chiusi, soprattutto nelle case, favorendo la trasmissione del virus sia tra di loro che ai familiari.Per alleggerire la pressione sugli ospedali, è necessario, come il nostro giornale ha più volte evidenziato, intervenire sulle cure domiciliari agli ammalati di Covid, un ambito che fino ad ora ha visto il governo nazionale in imbarazzante ritardo. Pochi giorni fa il Piemonte ha aggiornato il protocollo per la presa in carico dei pazienti a domicilio, consentendo la somministrazione, accanto a eparina, steroidi e antibiotici, di antinfiammatori non steroidei, vitamina D e idrossiclorochina, dopo che il Consiglio di Stato ne ha consentito la prescrizione, sotto precisa responsabilità e dietro stretto controllo del medico, mentre pochi giorni fa il Tar del Lazio ha annullato la nota dell'Aifa che indicava ai medici di curare i propri pazienti solo con tachipirina e «vigile attesa».
Tyler Robinson dal carcere dello Utah (Ansa)
Tedros Ghebreyesus (Ansa)