
Quando le cose vanno male e siamo in balia degli eventi, rischiamo di lasciarci andare e di finire nel vortice della cosiddetta «incapacità appresa». Il rosario è di aiuto, perché libera la mente e ci porta a combattere.Interessante è il concetto di incapacità (o impotenza) appresa. L'incapacità appresa è stata studiata da Martin Seligman e i dai suoi collaboratori ed è stata studiata sui cani. Seligman si pose giustamente il problema etico del dolore che infliggeva ai cani, quindi l'esperimento fu fatto con particolare attenzione, sforzando di infliggere il minor dolore possibile, facendo attenzione affinché i cani fossero tenuti in condizioni ottimali: chi li nutriva faceva loro anche qualche coccola. Il dolore era costituito da da una piccola scossa elettrica, e tutti i cani che parteciparono all'esperimento furono poi adottati e divennero cani di famiglia, liberandosi, quindi, dalla sperimentazione umana. L'esperimento consisteva in questo: i cani erano divisi in due gruppi, al primo gruppo veniva somministrata una piccola scossa elettrica, che poteva essere facilmente evitata; se il cane andava nella parte destra del recinto, non riceveva la scossa. Al secondo gruppo furono somministrate scosse completamente imprevedibili, non c'era nulla che il cane potesse fare per evitarla. Si sviluppava la sensazione di essere in balia della vita e del destino.Molti cani smettevano di mangiare, diventavano ansiosi oppure apatici. I cani che non sapevano se e quando avrebbero ricevuto la scossa, diventarono depressi e abulici. A un certo punto, da un giorno all'altro, le scosse diventarono prevedibili, bastava stare da una parte del recinto per non prenderle, ma i cani non se ne accorgevano e non le evitavano.Questa è l'incapacità appresa. Quindi, quando noi siamo in balia degli eventi e questi eventi continuano a colpirci a casaccio, rischiamo l'incapacità appresa, ma attenzione: non tutti i cani sviluppavano l'incapacità appresa, un terzo circa continuava a battersi. Dal momento in cui le scosse diventavano prevedibili, se ne accorgevano immediatamente e modificavano il loro comportamento in maniera di evitarle, quindi erano quelli che non si erano mai rassegnati. Questo esiste anche nei cani che avevano continuato a sperare nella loro mente che diventassero prevedibili, quindi avevano continuato a cercare una maniera, il fatto che ieri non avesse funzionato, non vuol dire che non funzionerà oggi. Non solo questi cani appena le scosse diventarono prevedibili lo impararono subito e le evitarono, ma nel momento in cui le scosse erano state imprevedibili, loro non si erano depressi; avevano capito che la cosa che li stava aggredendo era al di fuori della loro volontà, era al di fuori della loro capacità. Non erano loro che erano degli incapaci, erano in un brutto periodo. Altre cose però non erano così disastrose. Il cibo era buono, il recinto pulito e tra una scossa e l'altra vivevano meglio che potevano. Lo stesso funziona per gli esseri umani. Quando ci sono le catastrofi, i periodi di crisi e le cose vanno male, quelli che tengono l'attenzione sulla realtà - ci sono scosse elettriche non prevedibili - rinunciano alla possibilità di modificarla.Dall'esperimento sui cani per l'incapacità appresa, possiamo dedurre come sia fondamentale non sentirsi impotenti e frustrati. Le sensazioni di impotenza e frustrazione sono una catastrofe per il nostro fisico, per la nostra mente e ci portano alla paralisi. Se teniamo l'attenzione concentrata sulle scosse elettriche, queste occupano tutto lo spazio della nostra mente. Questo è uno dei vantaggi dell'essere credenti-bigotti-fanatici religiosi. Si scansa l'impotenza appresa. Noi non siamo mai impotenti, perché possiamo pregare. Stiamo comunque facendo qualcosa, diventiamo guerrieri. Se qualcosa mi angoscia, dico una decina del rosario e mi sento immediatamente fuori dall'impotenza: sto combattendo, mi sto dando da fare. Sono angosciata per i cristiani perseguitati nel mondo, in particolare per quelli pachistani, perché conosco personalmente molti di loro e mi sconvolge la storia di Asia Bibi. Allora porto al polso o alla sciarpa un chotki, un rosario da polso fatto con i nodi, di colore giallo. È la decina di Asia Bibi, giallo perché è il colore per ricordare i prigionieri di guerra.Il bracciale mi ricorda di pregare, mi permette di spiegare la storia a chi non la conosce, dato che spesso mi chiedono il motivo di questo oggetto giallo, così che tutti la sappiano. Il bracciale giallo Asia Bibi possiamo portarlo contro la dimenticanza. Potete fabbricarlo da sole o comprarlo, un segno piccolo ma importante: fratelli del Pakistan, non siete soli, vi stiamo pensando, preghiamo per voi.
Stadio di San Siro (Imagoeconomica)
Ieri il Meazza è diventato, per 197 milioni, ufficialmente di proprietà di Milan e Inter. Una compravendita sulla quale i pm ipotizzano una turbativa d’asta: nel mirino c’è il bando, contestato da un potenziale acquirente per le tempistiche troppo strette.
Azione-reazione, come il martelletto sul ginocchio. Il riflesso rotuleo della Procura di Milano indica un’ottima salute del sistema nervoso, sembra quello di Jannik Sinner. Erano trascorsi pochi minuti dalla firma del rogito con il quale lo stadio di San Siro è passato dal Comune ai club Inter e Milan che dal quarto piano del tribunale è ufficialmente partita un’inchiesta per turbativa d’asta. Se le Montblanc di Paolo Scaroni e Beppe Marotta fossero state scariche, il siluro giudiziario sarebbe arrivato anche prima delle firme, quindi prima dell’ipotetica fattispecie di reato. Il rito ambrosiano funziona così.
Lo ha detto il vicepresidente esecutivo della Commissione europea per la Coesione e le Riforme Raffaele Fitto, a margine della conferenza stampa sul Transport Package, riguardo al piano di rinnovamento dei collegamenti ad alta velocità nell'Unione Europea.
Mario Venditti (Ansa)
Dopo lo scoop di «Panorama», per l’ex procuratore di Pavia è normale annunciare al gip la stesura di «misure coercitive», poi sparite con l’istanza di archiviazione. Giovanni Bombardieri, Raffaele Cantone, Nicola Gratteri e Antonio Rinaudo lo sconfessano.
L’ex procuratore aggiunto di Pavia, Mario Venditti, è inciampato nei ricordi. Infatti, non corrisponde al vero quanto da lui affermato a proposito di quella che appare come un’inversione a «u» sulla posizione di Andrea Sempio, per cui aveva prima annunciato «misure coercitive» e, subito dopo, aveva chiesto l’archiviazione. Ieri, l’ex magistrato ha definito una prassi scrivere in un’istanza di ritardato deposito delle intercettazioni (in questo caso, quelle che riguardavano Andrea Sempio e famiglia) che la motivazione alla base della richiesta sia il fatto che «devono essere ancora completate le richieste di misura coercitiva». Ma non è così. Anche perché, nel caso di specie, ci troviamo di fronte a un annuncio al giudice per le indagini preliminari di arresti imminenti che non arriveranno mai.
Alessia Pifferi (Ansa)
Cancellata l’aggravante dei futili motivi e concesse le attenuanti generiche ad Alessia Pifferi: condanna ridotta a soli 24 anni.
L’ergastolo? È passato di moda. Anche se una madre lascia morire di stenti la sua bambina di un anno e mezzo per andare a divertirsi. Lo ha gridato alla lettura della sentenza d’appello Viviana Pifferi, la prima accusatrice della sorella, Alessia Pifferi, che ieri ha schivato il carcere a vita. Di certo l’afflizione più grave, e che non l’abbandonerà finché campa, per Alessia Pifferi è se si è resa conto di quello che ha fatto: ha abbandonato la figlia di 18 mesi - a vederla nelle foto pare una bambola e il pensiero di ciò che le ha fatto la madre diventa insostenibile - lasciandola morire di fame e di sete straziata dalle piaghe del pannolino. Nel corso dei due processi - in quello di primo grado che si è svolto un anno fa la donna era stata condannata al carcere a vita - si è appurato che la bambina ha cercato di mangiare il pannolino prima di spirare.






