La Libia arresta Almasri e in Italia scatta la polemica. Chigi: «Eravamo informati»

La Libia arresta Almasri e in Italia scatta la polemica. Chigi: «Eravamo informati»
Il generale libico Njeem Osama Almasri Habish in una foto senza data pubblicata dalla piattaforma fawaselmedia.com (Ansa)
Arrestato il generale, accusato dalla Procura libica di aver torturato i detenuti e di averne ucciso uno. In Italia l’opposizione si scatena: «È una figuraccia internazionale». L’esecutivo però chiarisce: «Sapevamo del mandato di cattura da gennaio».

Osama Almasri è stato arrestato con l’accusa di omicidio e violazioni dei diritti umani nei confronti di dieci detenuti. Torturati, sottoposti a trattamenti crudeli i secondo la Procura generale libica che ha deferito l’ex responsabile della sicurezza nelle carceri di Tripoli. Uno di questi è morto a seguito delle violenze. E i legali delle vittime hanno già annunciato di volersi rivalere contro Palazzo Chigi: «Chiederemo il risarcimento». Il generale è stato già interrogato e al momento si trova in detenzione in attesa del giudizio del tribunale.

Sul carro italiano di Zohran non c’è più posto
Elly Schlein (Ansa)
Nicola Fratoianni lo chiama per nome, Elly Schlein vi vede una «speranza», Stefano Patuanelli rilancia la patrimoniale.

Brutte notizie per Gaetano Manfredi, Silvia Salis, Ernesto Maria Ruffini e tutti gli altri aspiranti (o presunti tali) federatori del centrosinistra: il campo largo italiano ha trovato il suo nuovo leader. Si chiama Zohran Mamdani, ha 34 anni, è il nuovo sindaco di New York, che del resto si trova sullo stesso parallelo di Napoli. La sua vittoria ha mandato in solluchero i leader (o sedicenti tali) della sinistra italiana, che vedono nel successo di Mamdani, non si riesce bene a capire per quale motivo, «una scintilla di speranza» (Alessandro Alfieri, senatore Pd). Ora, possiamo capire che l’odio (si può dire odio?) della sinistra italiana per Donald Trump giustifichi il piacere di vedere sconfitto il tycoon, ma a leggere le dichiarazioni di ieri sembra che il giovane neo sindaco di New York le elezioni le abbia vinte in Italia.

Edicola Verità | la rassegna stampa del 6 novembre

Ecco #EdicolaVerità, la rassegna stampa podcast del 6 novembre con Carlo Cambi

La sinistra italiana in estasi per l’islamocomunista Usa
Zohran Mamdani (Ansa)
Il pro Pal Mamdani vuole alzare le tasse per congelare sfratti e affitti, rendere gratuiti i mezzi pubblici, gestire i prezzi degli alimentari. Per i nostri capetti progressisti a caccia di un vero leader è un modello.

La sinistra ha un nuovo leader. Si chiama Zohran Mamdani e, anche se non parla una sola parola d’italiano, i compagni lo considerano il nuovo faro del progressismo nazionale. Prima di lui a dire il vero ci sono stati Bill Clinton, Tony Blair, José Luis Rodriguez Zapatero, Luis Inàcio Lula da Silva, Barack Obama e perfino Emmanuel Macron, ovvero la crème della sinistra globale, tutti presi a modello per risollevare le sorti del Pd e dei suoi alleati con prime, seconde e anche terze vie. Adesso, passati di moda i predecessori dell’internazionale socialista, è il turno del trentaquattrenne Mamdani.

Food Talk | Gli italiani innamorati del pollo

Antonio Forlini, presidente di UnaItalia, spiega il successo delle carni bianche, le più consumate nel nostro Paese

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