2023-05-05
Gualtieri gioca al green come Sala. A Roma la Ztl anche per i residenti
Il sindaco persegue la follia della guerra alle auto. Penalizzati i quartieri del business e del turismo di alta gamma. I grandi gruppi investono sulla Capitale che però non è attrezzata a ricevere il lusso.Tutti vogliono aprire a Roma. Le grandi catene alberghiere hanno fatto rotta sulla Capitale con una frenesia che non si vedeva da decenni. E il sindaco, Roberto Gualtieri, invece di creare una situazione favorevole a tali investimenti, riqualificando la città, continua perseguire un folle modello green a misura esclusivamente di auto elettriche. Le «opening» vedono coinvolti i grandi brand mondiali dell’hotellerie che puntano a intercettare la clientela di lusso internazionale. David Kelly, senior vice president Continental Europe di Hilton, in una recente intervista a Il Sole24Ore, pone Roma tra le città insieme a Milano, Firenze e Venezia che hanno grandi potenzialità di crescita. Marco Tilesi, co-fondatore di Century 21 Italia, il colosso immobiliare americano arrivato qui da un paio d’anni, sostiene che «Roma, dal punto di vista immobiliare vale più di quello che sembra. Ci sono tante strutture di pregio ma vecchie, che ristrutturate con criteri moderni possono offrire prospettive interessanti. Ed è per questo che la Capitale è entrata nel focus dei fondi di investimento e di grandi gruppi come Four seasons, Nobu e Orient express, attirati dalle ricadute economiche del Giubileo 2025 e dalla candidatura all’Expo del 2030. Non si era mai vista una tale movimentazione di capitali».È di un paio di mesi fa l’apertura dell’Hilton Rome Eur La Lama, nel cuore del quartiere Eur, a pochi passi dal centro congressi La Nuvola e dal Palazzo dei Congressi, una struttura dal design avveniristico e inedito per la Capitale, formata dall’archistar Massimilano Fuksas. Si aggiunge a una lunga lista: da Six senses, che ha aperto il 16 marzo, a Bulgari, in arrivo a giugno, al W Rome di Marriott, che già sta operando, al Nobu hotel & Nobu restaurant e al nuovo Rosewood, entrambi nella zona di via Veneto mentre Accor ha trasformato l’hotel la Minerva nel primo Orient express e Four seasons sbarca in piazza San Silvestro.Queste aperture, non solo alzano il livello del turismo posizionando la Capitale nel circuito di alta gamma ma spingono l’economia e rappresentano un’occasione per dare una nuova veste a edifici vuoti e riqualificare aree lasciate al degrado. Six senses, ad esempio, ha rilevato la vecchia sede dell’ex Banca di Roma in piazza San Marcello.Bulgari ha finanziato con 120.000 euro, il nuovo sistema di illuminazione del museo dell’Ara Pacis e ha donato migliaia di euro come contributo al restauro di alcuni monumenti, da Piazza di Spagna al sito archeologico di Largo di Torre Argentina. Inoltre Six senses intende finanziare progetti di riqualificazione dell’area in cui sorge, a partire dalla pulizia della facciata della chiesa di San Marcello al Corso.«È la testimonianza che gli investitori contribuiscono a dare valore aggiunto a quartieri di pregio un po’ calati nell’oblio per il turismo di lusso» spiega Tilesi. Questa pioggia di soldi però cade su una città che non è attrezzata per accogliere il turismo di lusso. Da un sondaggio di Acos, l’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici del Campidoglio, su oltre 600 turisti, emergono le carenze della Capitale: sporcizia, wifi inesistente e trasporti insufficienti.Roma vanta circa 15 milioni di presenze all’anno ma la maggior parte sono «mordi e fuggi» e portano più degrado che ricchezza.Un’amministrazione attenta si porrebbe il problema di cogliere al volo l’opportunità offerta da queste grandi catene alberghiere. Invece di avviare un importante piano di riqualificazione della città puntando sul turismo «alto spendente», il sindaco Roberto Gualtieri abbraccia la causa green e sul modello di Parigi e Londra, città molto diverse urbanisticamente, pensa che la qualità della vita cittadina si possa alzare dichiarando guerra alle auto. Dall’8 dicembre 2024, sarà attivata una «Pollution charge» un’area più ampia dell’attuale Ztl che si estenderà oltre il centro storico, accessibile solo a pagamento. Saranno interessati quartieri ad alta mobilità anche business, come Prati, Trionfale, Testaccio, San Giovanni, Ostiense, Monteverde, Gianicolense, Vaticano e Aurelio. Anche i residenti dovranno comprare un contrassegno di entrata. L’accesso libero sarà consentito solo alle auto elettriche. Intanto sono state intensificate le telecamere attorno alla fascia verde, quella dell’anello ferroviario urbano dove da ottobre prossimo scatteranno ulteriori restrizioni per i mezzi più datati, compresi auto e moto Euro4 diesel ed Euro3 a benzina. In compenso, il Campidoglio promette il potenziamento del trasporto pubblico e fasce gratuite per chi dovrà recarsi dalle periferie al centro. Fumo negli occhi e caos assicurato.